Utente:Vomitoaspruzzo/Sandbox

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« Procede nella notte e al mattino

l'enorme e'l retto e'l robusto pene divino;

tra le tenebre egli avanza sicuro

e se non stai attento te lo ritrovi nel culo. »
(frammento 666, composto dal divino poeta Arnolfo lo Stronzo)


Falloforia

La falloforia, detta anche rito falloforico, processione falloforica o manipolo di individui che portano un grande cazzo fra i campi, è una controversa pratica religiosa che gli antichi greci celebravano sotto l'effetto di pesanti droghe, prodotte biologicamente dalle rinomate sorgenti colombiane. Tali manifestazioni religiose erano dedicate al Dio Priapo che oltre ad essere un noto vasaio era noto per la sua dote della lunghezza del pene e della vagina.

Il Dio Priapo nella sua posa migliore. Dietro, al posto del retto, aveva una vagina anale anch'essa molto lunga.


Etimologia

Il termine deriva dal greco ed è composto da due lemmi: φάλλος che significa pene e φόρος che significa foro[1]. Quindi letteralmente significa fallo al foro: infatti l'enorme fallo veniva sistemato al centro della piazza della città dove veniva ammirato dalla cittadinanza intera per ore ed ore.

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Breve Storia

Questa cerimonia religiosa venne festeggiata fin quando i cristiani, seguaci del vero Dio uno e trinomio, la considerarono turpe e blasfema. Passarono secoli, millenni e parecchi anni luce prima che questa festa religiosa fosse riesumata. E fu proprio il filantropo Cavalier Silvio Berlusconi che in un orgasmo accademico volle riportare alla luce un rito così tradizionale e caratteristico della cultura greca. Il dotto Silvio rivisitò la cerimonia mettendola in chiave moderna: infatti l'enorme fallo[2] veniva collocato non più nel foro ma nei fori di lascive donzellette lautamente pagate per i loro servigi. Tale manifestazione religiosa venne poi ribattezzata bunga-bunga in onore della Sibilla DelFica.






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Note

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  1. ^ ma quanto è facile il greco!
  2. ^ e poi non così grande