Utente:Rum e pera/Sandbox5: differenze tra le versioni

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Massimo Troisi, figlio unico di cinque fratelli, nasce a San Giorgio a Cremano, [[città]] famosa per non essere famosa. Suo padre, disoccupato, sua madre, disoccupata, il suo [[cane]], disoccupato, con le loro difficoltà ed angustie ispireranno in futuro Massimo Troisi, che più volte ripete di aver preso spunto per i suoi film dalle vicende familiari. Si diploma all'istituto tecnico commerciale, senza saperlo. Non trovando lavoro, sceglie di diventare [[attore]], restando di fatto disoccupato ma con un nome più bello: ''"attore"''. Gli inizi non sono incoraggianti, e l'unico ad assistere ai suoi spettacoli era un [[procione]], tralaltro morto. I primi insuccessi non scoraggiano Troisi, che tenta il suicidio annegandosi in un piatto di minestra. Invita quindi ad unirsi al gruppo alcuni suoi amici, tra cui Lello Arena e Massimo Troisi, e in poco tempo affittano un garage dove si esibiranno, chiamato prima ''"Centro Teatro Spazio"'', chiamato poi ''"Donne Nude 24h"'', per attrarre il maggior numero di persone possibile, con [[Vincenzo Decaro]] stripteaser. Nel [[1972]] ha problemi di cuore, sorti dopo la tragica rottura con la sua prima fidanzata, e nel [[1976]] si dovrà operare negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], con un mental coach che tenterà di fargli dimenticare la [[Manuali:Vivere una storia d'amore|vecchia storia d'amore]].<br />
Massimo Troisi, figlio unico di cinque fratelli, nasce a San Giorgio a Cremano, [[città]] famosa per non essere famosa. Suo padre, disoccupato, sua madre, disoccupata, il suo [[cane]], disoccupato, con le loro difficoltà ed angustie ispireranno in futuro Massimo Troisi, che più volte ripete di aver preso spunto per i suoi film dalle vicende familiari. Si diploma all'istituto tecnico commerciale, senza saperlo. Non trovando lavoro, sceglie di diventare [[attore]], restando di fatto disoccupato ma con un nome più bello: ''"attore"''. Gli inizi non sono incoraggianti, e l'unico ad assistere ai suoi spettacoli era un [[procione]], tralaltro morto. I primi insuccessi non scoraggiano Troisi, che tenta il suicidio annegandosi in un piatto di minestra. Invita quindi ad unirsi al gruppo alcuni suoi amici, tra cui Lello Arena e Massimo Troisi, e in poco tempo affittano un garage dove si esibiranno, chiamato prima ''"Centro Teatro Spazio"'', chiamato poi ''"Donne Nude 24h"'', per attrarre il maggior numero di persone possibile, con [[Vincenzo Decaro]] stripteaser. Nel [[1972]] ha problemi di cuore, sorti dopo la tragica rottura con la sua prima fidanzata, e nel [[1976]] si dovrà operare negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], con un mental coach che tenterà di fargli dimenticare la [[Manuali:Vivere una storia d'amore|vecchia storia d'amore]].<br />
Tornato dagli USA, Troisi invita gentilmente i suoi amici ad andarsene a [[fanculo]]. Forma allora con Lello Arena e Vincenzo Decaro il gruppo ''"La Smorfia"'', chiamato così in onore dei volti stipsici di chi guardava i loro spettacoli. In breve i tre vengono invitati a molti eventi, per ridere di loro ed insultarli.
Tornato dagli USA, Troisi invita gentilmente i suoi amici ad andarsene a [[fanculo]]. Forma allora con Lello Arena e Vincenzo Decaro il gruppo ''"La Smorfia"'', chiamato così in onore dei volti stipsici di chi guardava i loro spettacoli. In breve i tre vengono invitati a molti eventi, per ridere di loro ed insultarli.

=== Il cinema ===
Dopo aver sciolto il gruppo, nell'acido, Troisi entra nel mondo del cinema, senza che nessuno glielo avesse chiesto. Il primo a contattarlo fu Mauro Berardi, che gli propose un film biografico celebrativo nei confronti di [[Francesco II Di Borbone]], in cui il re è artefice di alcuni miracoli cui restituire la vista ai ciechi e il buonsenso agli elettori del [[PDL]]. Massimo Troisi rifiuta, forse perché aborrisce la disinformazione, forse perché nel film non erano previsti buffet gratis a tutte le ore. Sceglie quindi di fare il film ''Ricomincio da Tre'', un film drammatico che narra la storia drammatica di un ragazzo timido che, stanco di tariffe alte e messaggi costosi, sceglie la compagnia telefonica Tre; il film resterà 600 giorni al cinema, perché nessuno si era accorto che era in proiezione. E che esistesse.<br />
La critica fu molto favorevole al film, reputandolo superiore persino a quel video di [[Bruno Vespa]] in cui si fa esplodere un brufolo. Anche Lello Arena ottiene alcuni riconoscimenti, quali il Premio David di Donatello come ''miglior sconosciuto ripreso per caso'' e il Premio [[Moscardelli]]] come ''miglior barba''. L'anno seguente recita in ''"Morto Troisi, viva Troisi"'', in cui l'attore napoletano è morto. Nel [[1982]] recita in ''No grazie, il caffè mi rende nervoso'', in cui l'attore napoletano muore. L'ultimo film in cui muore sarà nel [[1994]], talmente realistico che tutti credono sia davvero morto. Nel [[1983]] è la volta di ''Scusate il ritardo'', in cui Troisi è un capostazione di Trenitalia, e si deve scusare con i viaggiatori, a suon di pugni e scuse. L'anno seguente recita in ''Non ci resta che piangere'', con Roberto Benigni, in cui i due attori ricevono una lettera da parte dell'Equitalia e iniziano a piangere, intuendo il malefico contenuto della missiva.

Versione delle 20:55, 10 set 2013

Massimo Troisi

Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 - Roma, qualche anno dopo) è stato un uomo famoso per somigliare in modo straordinario al famoso Massimo Troisi. I suoi mestieri spaziano dall'attore al badante, in quest'ultimo caso aiutando l'amico sfortunato Lello Arena. Nel 1994 viene candidato alla notte degli Oscar, nella categoria di Miglior Attore di nome Massimo Troisi.

Muore a quarantadue anni, non raggiungendo drammaticamente i quarantatré anni, purtroppo.

Carriera

Massimo Troisi, figlio unico di cinque fratelli, nasce a San Giorgio a Cremano, città famosa per non essere famosa. Suo padre, disoccupato, sua madre, disoccupata, il suo cane, disoccupato, con le loro difficoltà ed angustie ispireranno in futuro Massimo Troisi, che più volte ripete di aver preso spunto per i suoi film dalle vicende familiari. Si diploma all'istituto tecnico commerciale, senza saperlo. Non trovando lavoro, sceglie di diventare attore, restando di fatto disoccupato ma con un nome più bello: "attore". Gli inizi non sono incoraggianti, e l'unico ad assistere ai suoi spettacoli era un procione, tralaltro morto. I primi insuccessi non scoraggiano Troisi, che tenta il suicidio annegandosi in un piatto di minestra. Invita quindi ad unirsi al gruppo alcuni suoi amici, tra cui Lello Arena e Massimo Troisi, e in poco tempo affittano un garage dove si esibiranno, chiamato prima "Centro Teatro Spazio", chiamato poi "Donne Nude 24h", per attrarre il maggior numero di persone possibile, con Vincenzo Decaro stripteaser. Nel 1972 ha problemi di cuore, sorti dopo la tragica rottura con la sua prima fidanzata, e nel 1976 si dovrà operare negli Stati Uniti, con un mental coach che tenterà di fargli dimenticare la vecchia storia d'amore.
Tornato dagli USA, Troisi invita gentilmente i suoi amici ad andarsene a fanculo. Forma allora con Lello Arena e Vincenzo Decaro il gruppo "La Smorfia", chiamato così in onore dei volti stipsici di chi guardava i loro spettacoli. In breve i tre vengono invitati a molti eventi, per ridere di loro ed insultarli.

Il cinema

Dopo aver sciolto il gruppo, nell'acido, Troisi entra nel mondo del cinema, senza che nessuno glielo avesse chiesto. Il primo a contattarlo fu Mauro Berardi, che gli propose un film biografico celebrativo nei confronti di Francesco II Di Borbone, in cui il re è artefice di alcuni miracoli cui restituire la vista ai ciechi e il buonsenso agli elettori del PDL. Massimo Troisi rifiuta, forse perché aborrisce la disinformazione, forse perché nel film non erano previsti buffet gratis a tutte le ore. Sceglie quindi di fare il film Ricomincio da Tre, un film drammatico che narra la storia drammatica di un ragazzo timido che, stanco di tariffe alte e messaggi costosi, sceglie la compagnia telefonica Tre; il film resterà 600 giorni al cinema, perché nessuno si era accorto che era in proiezione. E che esistesse.
La critica fu molto favorevole al film, reputandolo superiore persino a quel video di Bruno Vespa in cui si fa esplodere un brufolo. Anche Lello Arena ottiene alcuni riconoscimenti, quali il Premio David di Donatello come miglior sconosciuto ripreso per caso e il Premio Moscardelli] come miglior barba. L'anno seguente recita in "Morto Troisi, viva Troisi", in cui l'attore napoletano è morto. Nel 1982 recita in No grazie, il caffè mi rende nervoso, in cui l'attore napoletano muore. L'ultimo film in cui muore sarà nel 1994, talmente realistico che tutti credono sia davvero morto. Nel 1983 è la volta di Scusate il ritardo, in cui Troisi è un capostazione di Trenitalia, e si deve scusare con i viaggiatori, a suon di pugni e scuse. L'anno seguente recita in Non ci resta che piangere, con Roberto Benigni, in cui i due attori ricevono una lettera da parte dell'Equitalia e iniziano a piangere, intuendo il malefico contenuto della missiva.