Utente:Retorico/sandbox/1: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
 
(399 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{Cit2|L'hanno inventato loro, gli arghentini, in Plaffa Finco de Mayo: Un, dof, tref, chi no falta ef un inglef.|[[....]]}}
{{wikipedia}}


'''Federico''' Rodrigo Cayetano y Lopez y Martinez y Gonzales, detto '''Buffa''' è uno dei volti più noti di [[Sky]] insieme a Teobaldo Guignardini e Cornelio La Pappa. Potrebbe quasi essere considerato una persona normale, se improvvisamente non cambiasse tono di voce per esprimersi in spagnolo, portoghese, mandarino o [[salame|ungherese]].
{{Template:Conflitto
|nome del conflitto = La Grande Guerra
|immagine = [[Immagine:Carro armato contro edifici.jpg|220px]]
|didascalia = ''"Ehm, comandante! [[Parigi]] è da quella parte."''
|inizio = Era una notte buia e tempestosa del 1914
|fine = Un mattino radioso del 1918
|luogo = Caporetto e dintorni.
|esito = La [[Svizzera]] vince a sorpresa con una sneutralizzazione fulminante al 90° minuto
|casus = Panino con mortadella troppo caro.
|schieramento1 = [[File:Bandiera_nazista.jpg|30px]] Cattivi <br />[[File:Austria_bandiera.png|30px]] Cattivissimi<br />[[File:Bandiera_Nazista_pacifista.jpg|30px]] Pacifisti<br />[[File:Bandiera_Turchia.gif|30px]] Ottomani|schieramento2 = [[File:Bandiera_Stati_Umidi.PNG|30px]] [[USA]]<br />[[File:Bandiera_Repubblica_delle_banane.jpg|30px]] [[Italia]]<br />[[File:Bandiera_Francia.png|30px]] [[Francia|Franscia]]<br />[[File:Union_Jack.jpg|30px]] [[Inghilterra]]
|comandante1 = *Guglielmo di [[Germania]]
*Kriminal
*Francesco & Giuseppe
*Vittorio Agnoletto
*[[Che Guevara]]
*Remo Girone
|comandante2 = *[[George Bush|G.Y.Bush Supersayan]]
*Armando Cadorna
*[[Luigi Cadorna]]
*[[Armando Diaz]]
*Luigi Diaz
*Giangiorgio V
}}


Originario di [[Milano]], ha vissuto per decenni tra l'[[Uruguay|Uru-uai]], l'[[Argentina|Arg-h-entina]] e [[Chieti]] assorbendo in profondità usi, [[carnevale|costumi]], tradizioni, lingua e cattivi odori. O almeno così si sarebbe portati a credere sentendolo raccontare innumerevoli aneddoti relativi al Sudamerica.<br />
{{Cit2|Sei un porco! Un porco, maiale! Non farti rivedere mai più, tra noi è finita!|La [[Germania]] all'annuncio italiano della relazione con l'Intesa}}
{{Cit2|Non è come potrebbe sembrare, posso spiegarti!|Il Belpaese cercando di tenere il piede in due scarpe}}
{{Cit2|Abbiamo vinto!|[[Vittorio Emanuele III]] durante la commemorazione dei milioni di morti italiani.}}
{{cit2| Cittadini e soldati, siate un esercito solo! Ogni viltà è tradimento, ogni discordia è tradimento, ogni recriminazione è tradimento.|[[Vittorio Emanuele III]] cerca delle scuse per uccidere un po' di gente a caso}}


Il network televisivo concorrente Mediaset Premium, usando il Metodo Buffa (collegamento a Macchina del fango), insinua che non si sia mai mosso da Milano se non per avventurarsi a Rozzano e che lo spagnolo e il portoghese li abbia imparati la notte lungo i viali intorno alla Stazione Garibaldi. A sentire Mediaset Premium, anche i formidabili aneddoti di Buffa sarebbero inventati per un buon 90% …….

Gli esordi[modifica]
La '''Prima Guerra Mondiale''' ([[Sarajevo]] [[1914]] - [[Versailles]] [[1918]]) è stato uno degli eventi più catastrofici degli ultimi cento anni, secondo solo alla nomina di [[Minzolini]] alla direzione del [[TG1]]. <br />Scoppiata per futili motivi e conclusa per ragioni ancora più futili, fu una delusione per tutti gli spettatori che si aspettavano ben altro da un colossal del genere. <br />E il [[3D]] era fatto malissimo.
I primi passi nel mondo del giornalismo furono di basso profilo, come del resto anche i successivi. Ottenuta la laurea in Giurisprudenza con una tesi sull’Arte Della Bugia Dentro e Fuori dall’Aula del Tribunale, con grande coerenza si dedica al giornalismo sportivo sotto l’ala protettrice di un gigante della professione: Guido Bagatta.

Si fa subito notare per la straordinaria fantasia, soprattutto per aver considerato Bagatta un giornalista.
== Contesto storico==
Viene spedito negli Stati Uniti a seguire i Campionati Universitari di Hockey su Acqua per Tele Cialtrone. Negli States perfeziona la conoscenza della lingua inglese, affina la tecnica della radiocronaca, penetra i segreti dello sport a stelle e strisce credendoli una bambola gonfiabile e rivela l’innata predisposizione per l’aneddotica raccontando la rava e la fava ai turisti di Times Square.
[[File:Pangea.gif|left|thumb|330px|Giugno 1914: ecco come si presentava il mondo prima che iniziassero i conflitti.]]
Con la bocca
Dopo il [[Congresso di Vienna]], che riportò gli equilibri europei allo {{citnec|e=senza fonte|status pre-napoleonico}}, l'Europa conobbe un secolo di pace interrotto solo da qualche decina di carneficine minori.<br />Nella <s>speranza</s> malaugurata e remota ipotesi di una nuova guerra e per divertirsi nei ritagli di tempo, molti paesi si unirono in coalizioni:
COLLEGAMENTO YOUTUBE INTERVISTA A LUIS ENRIQUE
*la Triplice Alleanza: [[Francia|Fvanscia]], [[Regno Unito]] e [[Russia|Regno Disunito]], ai quali si aggiunse in seguito l'[[Italia]] a tratti;
COLLEGAMENTO YOUTUBE FRAQUITO MAXI MORALES
*la Triplice Intesa (pour homme): [[Austria]], [[Germania]] e [[Prussia]] più Italia sporadicamente;
https://www.youtube.com/watch?v=fzKyOpJR3FE
*la Triplice Neutrale: [[Norvegia]], [[Benelux]] e [[Svizzera]] con tentativi di inserimento dell'Italia;
*la Triplice Indecisa: Italia, Italia e Italia più l'Italia di tanto in tanto.

== La causa del conflitto ==
La scintilla che fece scoppiare il conflitto fu, {{citnec|come detto}}, piuttosto futile: l'arcimegaduca Francesco Ferdinando d'Austria, in visita di cortesia a Sarajevo, venne truffato da un pizzicagnolo serbo che gli fece pagare due [[euro]] e cinquanta un panino con la [[mortadella]]. Il papà di F. Ferdinando, re d'Austria, imperatore d'[[Ungheria]] e [[zar]] di tutte le Russie, non ci vide più dalla rabbia e dichiarò guerra alla Serbia che peraltro nessuno sapeva esistesse.

== I primi focolai ==
[[File:Gif_animata_uccisione_Federico_Ferdinando.gif|right|thumb|300px|La scintilla.]]

Trovato un pretesto abbastanza valido e risolto il problema austriaco di capire dove diavolo fosse la [[Serbia]], le grandi potenze europee si unirono a casaccio ai due belligeranti adducendo i motivi più svariati.
{{quote|Signor professore, la prego voler giustificare l´entrata in guerra della Germania al fianco dell´Austria per motivi familiari|La mamma della Germania.}}
{{quote|Gentile signor Preside, le comunico che la Svizzera non parteciperà a codesta esimia Guerra per una fastidiosa influenza che ha contagiato un po´ tutti in famiglia.|Il papà della Svizzera.}}
{{quote|Onorevolissimo e Autorevolissimo Professore, si pregi di voler preventivamente scusare eventuali tentennamenti della mia adorata figlia particolarmente sensibile ai cambi di direzione del vento.|Suo devotissimo, il padre dell´Italia.}}
La Germania si alleò così l'Austria, i francesi e gli inglesi con la Serbia, il Congo belga e i [[Ricchi e Poveri]] con l'impero asburgico, mentre l'Italia fece finta di non aver capito e se ne andò fischiettando.
L'[[impero Ottomano]], al primo turno, si rinforzò con tre carrarmati e passò i dadi al generale tedesco Schiefflen, un maestro di tattica militare, che azzardò un attacco "Germania vs. Resto del mondo" pur sapendo che Beckembauer si era ritirato da un pezzo.

== Il Piano Schlieffen ==
[[Immagine:Metal Slug.jpg|thumb|300px|right|La battaglia sulla Marna in una disastrosa sequenza di viuleeeenza.]]
Il piano Schlieffen consisteva in una rapida mobilitazione al fronte, ai confini dell'[[Europa]], con manovre di tattica offensiva in Russia e in [[Francia]] e pausa merenda alle 15.00.
I primi attacchi avvennero sul fronte francese: Schlieffen aveva intenzione di conquistare l'Alsazia-Lorena e da lì l'Olanda, il [[Lussemburgo]] e l´[[Argentina]] se le sue reminescenze geografiche erano corrette. Già la prima battaglia fu una totale disfatta e Schlieffen, ritiratosi in una casupola di campagna tra lussi sfrenati e danzatrici Hawaiane, lasciò il comando dell'esercito al generale [[Milhouse|Milhouse Von Matke]].
Purtroppo a quel punto l'esercito si era ridotto a dodici tiratori scelti, sette bersaglieri, e una guardia pretoriana avanzata dalle [[guerre puniche]].
Nella prima battaglia sul Marna, anche Von Matke subì una grave sconfitta che lo costrinse a un'umiliante ritirata e al pagamento di duecento dobloni d'[[oro]] a [[Otto Von Tèttete]], con il quale aveva scommesso sulla vittoria dei tedeschi.

=== La battaglia della Marna ===
Come riportano le [[Le cronache di Narnia|cronache]], fu proprio sulla Marna che il fallimento del piano Schieffel fu definitivo.<br /> Gli scontri avvennero presso il fiume Marna, nella Marnia sud orientale, con gli eserciti schierati sulle sponde opposte. Si fronteggiarono in una sanguinosa battaglia a colpi di offese verbali poichè all'epoca non c'era alcun ponte che collegasse le due sponde.
La notte del [[12 settembre]] [[1914]], il generale Von Motke ebbe un'idea straordinaria e decise di costruire delle trincee dentro il fiume, scavando velocemente nell'acqua.
{{quote|Rakazzi, se sarete in krato di skafare più felocemente dell'akua ke si rikiute potremo naskonterci tentro il fiume e prenterli ti sorpresa!|Von Motke imitando la voce di Ratzinger.}}
I <s>soltati teteski</s> soldati tedeschi ce la misero tutta, ma erano ancora a metà del lavoro quando i nemici si svegliarono: presero tante di quelle randellate che gli scombinarono il [[DNA]] modificandoli [[genetica|geneticamente]]. Gli italiani ebbero la notizia della vittoria mentre si trovavano al bar e festeggiarono con un altro giro di bianchetti.
L'unico a salvarsi fra i tedeschi fu il comandante Von Motke, che ritornato in patria fu accolto a manganellate festose.

I tedeschi avevano perso una battaglia, {{falso|ma non la guerra!}}

==Il ruolo dell´Italia==
[[file:Pecora_soldato.jpg|thumb|300px|right|Soldato francese al fronte.]]
Prima dello scoppio della guerra, l´Italia aveva stretto forti legami con le nazioni della Triplice Alleanza e in particolare aveva assicurato tutte le [[automobile|automobili]] con la loro compagnia. Si era perfino impegnata, a fronte di uno sconto sul versante degli infortuni al conducente, di entrare in guerra a fianco dell´Austria qualora un pizzicagnolo serbo avesse truffato Francesco Ferdinando d´Austria. Però, anche i rapporti con i paesi dell´Intesa erano più che amichevoli, ed erano frequenti gli scambi commerciali con Francia (export di rane e import di profumi), Inghilterra (export di allenatori di calcio e import di mode stupide) e [[Russia]] (export di calze velate e import di mignotte).<br />Quando arrivò il momento, peraltro non richiesto, di schierarsi da una parte o dall´altra, l´Italia si trovò spaccata tra ''interventisti'', ''non interventisti'' e ''centralinisti''. Prevalsero i ''non interventisti'', almeno fino a che non prevalsero gli ''interventisti'' e l'Italia decise di entrare in guerra.<br />Il problema che si poneva a questo punto era con chi schierarsi, tutto sommato, sia da una parte che dall'altra c'erano degli amici. A risolvere la situazione ci pensò il [[re]] Vittorio Emanuele III con un'analisi che metteva insieme sagacia politica e lungimiranza sociale: l' ''[[ambarabacicicocò]]''. Dopo aver ripetuto la litanìa una sessantina di volte perchè si sbagliava sempre alle civette sul comò, alla fine spettò allearsi con l'Intesa e dichiarare guerra all'Austria che, ricevuta la dichiarazione dall'ambasciatore, rispose:
{{quote|Sticazzi!|}} e si mise in marcia verso l'Italia incazzata come una biscia.

===Caporetto===

{{foglio
|carattere= Comic Sans MS
|testo= Vostra Maestà Vittorio Emanuele III di Savoia re d'Italia,<br />mi Kongratulo per la felice scelta di skierarVi kontro la Nostra Gloriosa Austria, e Vi preko voler inviare un Vostro esercito domani all'alba a Kaporetto. <br /><br /><center>Kon kordialità</center><br /><center>Kuglielmo II di Sassonia, re d'Austria.</center>}}

{{foglio
|carattere= Comic Sans MS
|testo= Vostra Maestà Guglielmo II di Sassonia re d'Austria,<br />mi scuso per aver infine scelto di dichiare guerra alla Gloriosa nazione austriaca e al suo fiero popolo, ma nella vita non si sa mai e ci sto già ripensando: non vorrebbe per caso averci al Vostro fianco? Vabbè, poi ne riparliamo. Intanto, domani all'alba a Kaporetto manderò il generale Cadorna con un esercito agguerrito.<br /><center>Con affetto</center><br /><center>Vittoriuccio Emanuelino Terzino di Savoietta reuccio d'Italietta.</center>
}}

All'alba del 24 [[ottobre]] 1917, mentre tedeschi e austriaci era già schierati sul campo di Caporetto, il generale Cadorna e tutto il suo esercito erano ancora imbottigliati nel [[traffico]] di Udine pieni come otri di prosecco dalla notte prima. Il generale tentava invano di creare il panico fra gli automobilisti minacciando di portarli con sè al fronte o, in alternativa, di scrivere sui muri che le loro madri erano zoccole. <br />Non fosse bastato il traffico, anche il GPS smise di funzionare e per arrivare a Caporetto dovettero seguire un contadino che, a piedi, si recava da quelle parti.<br />Arrivarono alle due del pomeriggio.<br />Un milione di soldati italiani da una parte, un milione e uno austro-tedeschi dall'altra, arbitro il signor Paparesta di [[Bari]]. Questa disparità di forza fu fatale alle truppe tricolore e, nonostante il coraggio dimostrato in battaglia, morirono tutti. Tutti meno il generale Cadorna che poco prima del fischio d'inizio disse che si era dimenticato una cosa importante a casa, doveva andare a recuperarla, ma sarebbe tornato subito. I quattro morti che ci furono tra i nemici dimostrarono a imperitura memoria l'orgoglio col quale i nostri si batterono.
[[file:Panzerfiat.jpg|thumb|280px|right|Il generale Cadorna in rotta verso Caporetto.]]
===Il Piave e Vittorio Veneto===
<poem>''Il Piave mormorò''
''Non passa lo straniero!''
''Zan zan.''</poem>

Il generale Cadorna fu promosso caporale di giornata e sostituito a capo dell'[[esercito italiano|esercito]] dalla scuola [[Armando Diaz]] di [[Genova]].<br />I quattordici soldati rimasti si piazzarono orgogliosamente lungo le sponde del Piave, nei pressi di Pavia, decisi a non far passare [[nessuno]]. Peccato che la guerra fosse stata da tutt'altra parte, altrimenti sarebbe stata una bellissima vittoria.<br />La [[vittoria]] vera non tardò però ad arrivare, fu a Vittorio Veneto e segnò la fine della guerra sancendo il successo italiano. Gli avversari furono un reggimento di bambini austriaci in colonia estiva e furono fatti tutti prigionieri. A Diaz fu assegnata una medaglia d'oro, resi gli onori militari e regalato l'abbonamento per un anno al [[Corriere dei piccoli]].

==L´intervento americano==
Con la guerra concentrata in Europa e nessuno che se li filava, gli [[Stati Uniti]] decisero che era ora di esportare un po' di [[democrazia]] da qualche parte. Il [[presidente]] George Bush super senior (nonno di George e padre di George senior), citando un rapporto di [[Duffy Duck]], accusò l'Austria di possedere armi batteriologiche e la Germania di non possederne, e si apprestò a bombardarle entrambe.<br />Non fu però facile, per gli strateghi americani, scoprire dove si nascondessero quegli ''stati canaglia''. Gli toccò bombardare il Sudamerica, il [[Portogallo]] e la Namibia, prima di scovarli proprio al centro dell'Europa, dove [[nessuno]] pensava potessero essersi mimetizzati.

== Epilogo ==
La guerra si concluse con la sconfitta della Germania, dell'impero Austro-Ungarico e di [[Wyl Coyote]] ancora una volta beffato da [[Beep Beep]]. Alla Germania furono imposte condizioni durissime quali il pagamento dei danni di guerra e la garianzia che avrebbero recitato la parte dei cattivi anche nella [[Seconda guerra mondiale]].

==Elenco morti==
[[File:Scheletri.jpg|thumb|300px|right|Nella prima guerra mondiale morirono ben due persone.]]
[[File:Lista di nomi che scorrono.gif]]

{{cronologia|[[La guerra della pasta|Guerra della pasta]]|[[1914]] - [[1918]]|[[Seconda guerra mondiale]]}}



== Voci correlate ==
* [[Seconda guerra mondiale]]
* [[Terza guerra mondiale]]
* [[Quarta guerra mondiale]]
* [[Quinta guerra mondiale]]
* [[Pace]]
* [[Caporetto]]

== Note ==
{{legginote}}
{{Note|2}}

[[cs:První světová válka]]
[[de:Erster Weltkrieg]]
[[en:World War I]]
[[es:Primera Guerra Mundial]]
[[fi:Ensimmäinen maailmansota]]
[[ja:第一次世界大戦]]
[[pl:I wojna światowa]]
[[pt:Primeira Guerra Mundial]]

Versione attuale delle 18:06, 18 dic 2014

« L'hanno inventato loro, gli arghentini, in Plaffa Finco de Mayo: Un, dof, tref, chi no falta ef un inglef. »

Federico Rodrigo Cayetano y Lopez y Martinez y Gonzales, detto Buffa è uno dei volti più noti di Sky insieme a Teobaldo Guignardini e Cornelio La Pappa. Potrebbe quasi essere considerato una persona normale, se improvvisamente non cambiasse tono di voce per esprimersi in spagnolo, portoghese, mandarino o ungherese.

Originario di Milano, ha vissuto per decenni tra l'Uru-uai, l'Arg-h-entina e Chieti assorbendo in profondità usi, costumi, tradizioni, lingua e cattivi odori. O almeno così si sarebbe portati a credere sentendolo raccontare innumerevoli aneddoti relativi al Sudamerica.

Il network televisivo concorrente Mediaset Premium, usando il Metodo Buffa (collegamento a Macchina del fango), insinua che non si sia mai mosso da Milano se non per avventurarsi a Rozzano e che lo spagnolo e il portoghese li abbia imparati la notte lungo i viali intorno alla Stazione Garibaldi. A sentire Mediaset Premium, anche i formidabili aneddoti di Buffa sarebbero inventati per un buon 90% ……. Gli esordi[modifica] I primi passi nel mondo del giornalismo furono di basso profilo, come del resto anche i successivi. Ottenuta la laurea in Giurisprudenza con una tesi sull’Arte Della Bugia Dentro e Fuori dall’Aula del Tribunale, con grande coerenza si dedica al giornalismo sportivo sotto l’ala protettrice di un gigante della professione: Guido Bagatta. Si fa subito notare per la straordinaria fantasia, soprattutto per aver considerato Bagatta un giornalista. Viene spedito negli Stati Uniti a seguire i Campionati Universitari di Hockey su Acqua per Tele Cialtrone. Negli States perfeziona la conoscenza della lingua inglese, affina la tecnica della radiocronaca, penetra i segreti dello sport a stelle e strisce credendoli una bambola gonfiabile e rivela l’innata predisposizione per l’aneddotica raccontando la rava e la fava ai turisti di Times Square. Con la bocca COLLEGAMENTO YOUTUBE INTERVISTA A LUIS ENRIQUE COLLEGAMENTO YOUTUBE FRAQUITO MAXI MORALES https://www.youtube.com/watch?v=fzKyOpJR3FE