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{{Cit2|L'hanno inventato loro, gli arghentini, in Plaffa Finco de Mayo: Un, dof, tref, chi no falta ef un inglef.|[[....]]}}
{{Cit2|Nun me somiglia pe' gniente!|[[Guus Hiddink|Guus "Stecchino" Hiddink]] su Ancelotti}}
{{Cit2|Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin|Gimmi su Hiddink e Ancelotti}}


'''Federico''' Rodrigo Cayetano y Lopez y Martinez y Gonzales, detto '''Buffa''' è uno dei volti più noti di [[Sky]] insieme a Teobaldo Guignardini e Cornelio La Pappa. Potrebbe quasi essere considerato una persona normale, se improvvisamente non cambiasse tono di voce per esprimersi in spagnolo, portoghese, mandarino o [[salame|ungherese]].
[[File:Guus_Hiddink.jpg|right|thumb|290px|Carlo Ancelotti durante le semifinali di [[Champions League|Champions]] [[2004]]/[[2005]], quando strabiliò i tifosi esibendosi nel [[miracolo]] dell'ubiquità.]]


Originario di [[Milano]], ha vissuto per decenni tra l'[[Uruguay|Uru-uai]], l'[[Argentina|Arg-h-entina]] e [[Chieti]] assorbendo in profondità usi, [[carnevale|costumi]], tradizioni, lingua e cattivi odori. O almeno così si sarebbe portati a credere sentendolo raccontare innumerevoli aneddoti relativi al Sudamerica.<br />


Il network televisivo concorrente Mediaset Premium, usando il Metodo Buffa (collegamento a Macchina del fango), insinua che non si sia mai mosso da Milano se non per avventurarsi a Rozzano e che lo spagnolo e il portoghese li abbia imparati la notte lungo i viali intorno alla Stazione Garibaldi. A sentire Mediaset Premium, anche i formidabili aneddoti di Buffa sarebbero inventati per un buon 90% …….
'''Carlo Ancelotti''' è un salumiere della Bassa emiliana diventato allenatore di calcio per un errore dovuto alla somiglianza con Guus Hiddink che, da parte sua, deve la sua carriera alla somiglianza con '''Ancelotti'''.<br />Un tipico esempio del gioco delle ''Tre carte'' napoletano applicato al calcio. Al momento di scrivere [[questo articolo]] si sa che uno dei due allena il Chelsea ma non si capisce chi.
Gli esordi[modifica]

I primi passi nel mondo del giornalismo furono di basso profilo, come del resto anche i successivi. Ottenuta la laurea in Giurisprudenza con una tesi sull’Arte Della Bugia Dentro e Fuori dall’Aula del Tribunale, con grande coerenza si dedica al giornalismo sportivo sotto l’ala protettrice di un gigante della professione: Guido Bagatta.
== Nascita e carriera da calciatore, se così vogliamo dire ==
Si fa subito notare per la straordinaria fantasia, soprattutto per aver considerato Bagatta un giornalista.
Nasce a Reggiano, un [[paesino]] di campagna in provincia di Parmigiano, da un salumiere e una pizzicagnola. Già da piccolo denota una spiccata predisposizione per il ''calcio'' ingozzandosi con quantità industriali di formaggio.<br />Come tutti i bambini, ancora insicuro e timoroso dei misteri del mondo, ama dormire col suo pupazzetto preferito: ''Rovagnino'', un prosciutto di otto chili, che sbocconcella per farsi compagnia nelle notti insonni.<br />Se consideriamo il leggerissimo disordine alimentare col quale cresce, non facciamo fatica a capire come appena adolescente fosse difficile distinguerlo dai maiali che pascolavano attorno a casa.<br />Di costituzione [[grasso|più che robusta]], col pallone tra i piedi diviene leggiadro come una farfalla incrociata con un elefante.<br />Per qualche strano motivo è notato dai dirigenti della [[A.S. Roma|Roma]] che, soffrendo di una forma acuta di masochismo, lo ingaggiano per farlo addirittura giocare in [[serie A]].<br /> Il fatto che formasse la coppia di centrocampo con Negrisolo è tutto dire della volontà autolesionistica della [[Roma]].<br />Gli anni che '''Carlo''' trascorre nella capitale sono densi di vittorie {{censura|del [[Milan]]}}sia in [[Europa]] che in [[Italia]]. <br />Vista la supremazia indiscussa, la Federazione Internazionale impone al Milan di acquistare '''[[Gabibbo|Ancelotti]]''' per riequilibrare le forze in campo. Così avviene.<br /> Finalmente, libera dal peso morto, la Roma può vincere il suo scudetto e non essere ridicola quando si presenta in campo.<br />'''Carletto''', all'ombra della Madonnina e di fianco a campioni come Gullit, Van Basten e Rjikard, incrementa il suo tasso tecnico e fa schizzare quello glicemico con abbuffate memorabili.<br />Il Milan sopporta stoicamente le sue intemperanze alimentari fino a quando '''Ancelotti''' non viene beccato in sede nottetempo, intento a divorare la ''Coppa dei Campioni''.
Viene spedito negli Stati Uniti a seguire i Campionati Universitari di Hockey su Acqua per Tele Cialtrone. Negli States perfeziona la conoscenza della lingua inglese, affina la tecnica della radiocronaca, penetra i segreti dello sport a stelle e strisce credendoli una bambola gonfiabile e rivela l’innata predisposizione per l’aneddotica raccontando la rava e la fava ai turisti di Times Square.
{{quote|Cribbio! Va bene la mortadella, va bene il salame, ma la coppa no! Le avevo raccomandato di contenersi ma lei non si è contenuto, mi consenta ora di licenziarla|Berlusconi, costretto a usare buona parte del suo repertorio}}
Con la bocca

COLLEGAMENTO YOUTUBE INTERVISTA A LUIS ENRIQUE
==Carriere da allenatore==
COLLEGAMENTO YOUTUBE FRAQUITO MAXI MORALES
[[File:Carlo_Ancelotti.jpg|right|thumb|280px|Un euforico Carlo Ancelotti si avvia alla premiazione dopo la vittoria nel Mondiale per Club [[2007]].]]
https://www.youtube.com/watch?v=fzKyOpJR3FE
Trovatosi improvvisamente in mezzo a una strada, si propose come allenatore e qualche boccalone di presidente abboccò.<br />Gli arrivarono varie proposte che '''Carletto''' vagliò sulla base dei cibi tipici della città e sebbene fosse tentato dall'Udinese per via del San Daniele, non esitò a scegliere Parma per la maggior varietà di salumi e formaggi.<br />Dopo due anni di gozzoviglie parmigiane, assunte ormai le sembianza di un rotolo di colesterolo, sente {{citnec|la voglia di qualcosa di qualcosa di buono}} e si trasferisce a Torino, sponda [[Juventus]].<br />Qui riesce a confezionare ottime sconfitte, ma nonostante ciò viene cacciato [[calci in culo|a pedate]] e, disoccupato e affamato, si trova costretto a tornare <s>al porcile</s> all'ovile di Berlusconi che {{falso|dall'alto della sua magnanimità}} non gli chiude la porta in faccia e lo assume come figurante personale: è infatti Carlo ad andare in panchina, a rispondere alle interviste, ma stop così. La formazione, il mercato e tutte le questioni tecniche sono compito del Presidente che, nel contratto, pretende anche l'inserimento della ''clausola zerbino'': praticamente, dopo le partite di campionato o di coppa, '''Ancelotti''' è tenuto a farsi trattare a pesci in faccia dalla dirigenza senza mostrarsi seccato.<br />Carletto ci sta! E che gliene frega a lui, basta che se magna! Cassoela, panettone, stracotto d'asino, e chi sta meglio di lui?<br />Purtroppo però, non ha però fatto i conti con la perfidia di <s>zio Fester</s> [[Adriano Galliani]] che all'ultimo momento aggiunge un codicillo che regola la dieta dell'allenatore: "acqua, e verdurine bollite e scondite a pranzo e a cena per tutti i tre anni di contratto, con le seguenti possibili eccezioni:
*Vittoria della Coppa Italia - 12 pranzi luculliani in premio.
*Vittoria dello scudetto - 24 pranzi trimalcionici.
*Vittoria della Champions League - 36 pranzi pantagruelici.
*Tripletta di vittorie - Fornitura di insaccati a volontà per dieci anni.''

Galliani, che uno al solo guardarlo può pensare che sia uno scemo da competizione, aveva fatto centro: '''Carletto Ancelotti''', il ''perdente per antonomasia'', il ''primo degli ultimi'', cominciò a inanellare una vittoria via l'altra, un trofeo , una coppa, uno scudetto, un'altra coppa, e così via, fino a raggiungere tre risultati clamorosi:
*Diventare l'allenatore più titolato del mondo
*150 kg di peso di cui il 100% grasso
*La rovina economica della società rossonera che dovrà pagargli salumi a volontà (e la volontà a Carlo non manca proprio!) per i prossimi quattrocentocinquant'anni.

L'esonero, più che una necessità fu un obbligo.



== Curiosità ==
{{Curiosità}}
*Ancelotti ha recentemente scritto un libro: "Volevo la Coppa", confessando la sua bulimia per gli insaccati.
*Sta preparando un altro libro "Ho avuto culatello" sull'importanza della fortuna nel calcio, specie se in premio per le vittorie ti danno dei salumi


== Voci Correlate ==
*[[Calcio]]
*[[Milan]]
*[[Guus Hiddink]]

{{Calcio}}

[[Categoria:Calcio]]
[[Categoria:Allenatori]]{{Cit2|Nun me somiglia pe' gniente!|[[Guus Hiddink|Guus "Stecchino" Hiddink]] su Ancelotti}}
{{Cit2|Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin|Gimmi su Hiddink e Ancelotti}}

[[File:Guus_Hiddink.jpg|right|thumb|290px|Carlo Ancelotti durante le semifinali di [[Champions League|Champions]] [[2004]]/[[2005]], quando strabiliò i tifosi esibendosi nel [[miracolo]] dell'ubiquità.]]


'''Carlo Ancelotti''' è un salumiere della Bassa emiliana diventato allenatore di calcio per un errore dovuto alla somiglianza con Guus Hiddink che, da parte sua, deve la sua carriera alla somiglianza con '''Ancelotti'''.<br />Un tipico esempio del gioco delle ''Tre carte'' napoletano applicato al calcio. Al momento di scrivere [[questo articolo]] si sa che uno dei due allena il Chelsea ma non si capisce chi.

== Nascita e carriera da calciatore, se così vogliamo dire ==
Nasce a Reggiano, un [[paesino]] di campagna in provincia di Parmigiano, da un salumiere e una pizzicagnola. Già da piccolo denota una spiccata predisposizione per il ''calcio'' ingozzandosi con quantità industriali di formaggio.<br />Come tutti i bambini, ancora insicuro e timoroso dei misteri del mondo, ama dormire col suo pupazzetto preferito: ''Rovagnino'', un prosciutto di otto chili, che sbocconcella per farsi compagnia nelle notti insonni.<br />Se consideriamo il leggerissimo disordine alimentare col quale cresce, non facciamo fatica a capire come appena adolescente fosse difficile distinguerlo dai maiali che pascolavano attorno a casa.<br />Di costituzione [[grasso|più che robusta]], col pallone tra i piedi diviene leggiadro come una farfalla incrociata con un elefante.<br />Per qualche strano motivo è notato dai dirigenti della [[A.S. Roma|Roma]] che, soffrendo di una forma acuta di masochismo, lo ingaggiano per farlo addirittura giocare in [[serie A]].<br /> Il fatto che formasse la coppia di centrocampo con Negrisolo è tutto dire della volontà autolesionistica della [[Roma]].<br />Gli anni che '''Carlo''' trascorre nella capitale sono densi di vittorie {{censura|del [[Milan]]}}sia in [[Europa]] che in [[Italia]]. <br />Vista la supremazia indiscussa, la Federazione Internazionale impone al Milan di acquistare '''[[Gabibbo|Ancelotti]]''' per riequilibrare le forze in campo. Così avviene.<br /> Finalmente, libera dal peso morto, la Roma può vincere il suo scudetto e non essere ridicola quando si presenta in campo.<br />'''Carletto''', all'ombra della Madonnina e di fianco a campioni come Gullit, Van Basten e Rjikard, incrementa il suo tasso tecnico e fa schizzare quello glicemico con abbuffate memorabili.<br />Il Milan sopporta stoicamente le sue intemperanze alimentari fino a quando '''Ancelotti''' non viene beccato in sede nottetempo, intento a divorare la ''Coppa dei Campioni''.
{{quote|Cribbio! Va bene la mortadella, va bene il salame, ma la coppa no! Le avevo raccomandato di contenersi ma lei non si è contenuto, mi consenta ora di licenziarla|Berlusconi, costretto a usare buona parte del suo repertorio}}

==Carriere da allenatore==
[[File:Carlo_Ancelotti.jpg|right|thumb|280px|Un euforico Carlo Ancelotti si avvia alla premiazione dopo la vittoria nel Mondiale per Club [[2007]].]]
Trovatosi improvvisamente in mezzo a una strada, si propose come allenatore e qualche boccalone di presidente abboccò.<br />Gli arrivarono varie proposte che '''Carletto''' vagliò sulla base dei cibi tipici della città e sebbene fosse tentato dall'Udinese per via del San Daniele, non esitò a scegliere Parma per la maggior varietà di salumi e formaggi.<br />Dopo due anni di gozzoviglie parmigiane, assunte ormai le sembianza di un rotolo di colesterolo, sente {{citnec|la voglia di qualcosa di qualcosa di buono}} e si trasferisce a Torino, sponda [[Juventus]].<br />Qui riesce a confezionare ottime sconfitte, ma nonostante ciò viene cacciato [[calci in culo|a pedate]] e, disoccupato e affamato, si trova costretto a tornare <s>al porcile</s> all'ovile di Berlusconi che {{falso|dall'alto della sua magnanimità}} non gli chiude la porta in faccia e lo assume come figurante personale: è infatti Carlo ad andare in panchina, a rispondere alle interviste, ma stop così. La formazione, il mercato e tutte le questioni tecniche sono compito del Presidente che, nel contratto, pretende anche l'inserimento della ''clausola zerbino'': praticamente, dopo le partite di campionato o di coppa, '''Ancelotti''' è tenuto a farsi trattare a pesci in faccia dalla dirigenza senza mostrarsi seccato.<br />Carletto ci sta! E che gliene frega a lui, basta che se magna! Cassoela, panettone, stracotto d'asino, e chi sta meglio di lui?<br />Purtroppo però, non ha però fatto i conti con la perfidia di <s>zio Fester</s> [[Adriano Galliani]] che all'ultimo momento aggiunge un codicillo che regola la dieta dell'allenatore: "acqua, e verdurine bollite e scondite a pranzo e a cena per tutti i tre anni di contratto, con le seguenti possibili eccezioni:
*Vittoria della Coppa Italia - 12 pranzi luculliani in premio.
*Vittoria dello scudetto - 24 pranzi trimalcionici.
*Vittoria della Champions League - 36 pranzi pantagruelici.
*Tripletta di vittorie - Fornitura di insaccati a volontà per dieci anni.''

Galliani, che uno al solo guardarlo può pensare che sia uno scemo da competizione, aveva fatto centro: '''Carletto Ancelotti''', il ''perdente per antonomasia'', il ''primo degli ultimi'', cominciò a inanellare una vittoria via l'altra, un trofeo , una coppa, uno scudetto, un'altra coppa, e così via, fino a raggiungere tre risultati clamorosi:
*Diventare l'allenatore più titolato del mondo
*150 kg di peso di cui il 100% grasso
*La rovina economica della società rossonera che dovrà pagargli salumi a volontà (e la volontà a Carlo non manca proprio!) per i prossimi quattrocentocinquant'anni.

L'esonero, più che una necessità fu un obbligo.



== Curiosità ==
{{Curiosità}}
*Ancelotti ha recentemente scritto un libro: "Volevo la Coppa", confessando la sua bulimia per gli insaccati.
*Sta preparando un altro libro "Ho avuto culatello" sull'importanza della fortuna nel calcio, specie se in premio per le vittorie ti danno dei salumi


== Voci Correlate ==
*[[Calcio]]
*[[Milan]]
*[[Guus Hiddink]]

{{Calcio}}

[[Categoria:Calcio]]
[[Categoria:Allenatori]]

Versione attuale delle 18:06, 18 dic 2014

« L'hanno inventato loro, gli arghentini, in Plaffa Finco de Mayo: Un, dof, tref, chi no falta ef un inglef. »

Federico Rodrigo Cayetano y Lopez y Martinez y Gonzales, detto Buffa è uno dei volti più noti di Sky insieme a Teobaldo Guignardini e Cornelio La Pappa. Potrebbe quasi essere considerato una persona normale, se improvvisamente non cambiasse tono di voce per esprimersi in spagnolo, portoghese, mandarino o ungherese.

Originario di Milano, ha vissuto per decenni tra l'Uru-uai, l'Arg-h-entina e Chieti assorbendo in profondità usi, costumi, tradizioni, lingua e cattivi odori. O almeno così si sarebbe portati a credere sentendolo raccontare innumerevoli aneddoti relativi al Sudamerica.

Il network televisivo concorrente Mediaset Premium, usando il Metodo Buffa (collegamento a Macchina del fango), insinua che non si sia mai mosso da Milano se non per avventurarsi a Rozzano e che lo spagnolo e il portoghese li abbia imparati la notte lungo i viali intorno alla Stazione Garibaldi. A sentire Mediaset Premium, anche i formidabili aneddoti di Buffa sarebbero inventati per un buon 90% ……. Gli esordi[modifica] I primi passi nel mondo del giornalismo furono di basso profilo, come del resto anche i successivi. Ottenuta la laurea in Giurisprudenza con una tesi sull’Arte Della Bugia Dentro e Fuori dall’Aula del Tribunale, con grande coerenza si dedica al giornalismo sportivo sotto l’ala protettrice di un gigante della professione: Guido Bagatta. Si fa subito notare per la straordinaria fantasia, soprattutto per aver considerato Bagatta un giornalista. Viene spedito negli Stati Uniti a seguire i Campionati Universitari di Hockey su Acqua per Tele Cialtrone. Negli States perfeziona la conoscenza della lingua inglese, affina la tecnica della radiocronaca, penetra i segreti dello sport a stelle e strisce credendoli una bambola gonfiabile e rivela l’innata predisposizione per l’aneddotica raccontando la rava e la fava ai turisti di Times Square. Con la bocca COLLEGAMENTO YOUTUBE INTERVISTA A LUIS ENRIQUE COLLEGAMENTO YOUTUBE FRAQUITO MAXI MORALES https://www.youtube.com/watch?v=fzKyOpJR3FE