Utente:Phantom Dusclops'92/Sandbox

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My Little Pony: Reflections

« Questa storia ha sempre meno senso ogni capitolo che passa, chi ha scritto sta roba? »
(Twilight dell'altro universo che commenta questa saga.)
« Un mirrorverse? Chissà quanti pony col carattere invertito vedremo! »
(Brony quando legge la trama a grandi linee di questa saga.)
« Che cavolo di fregatura è questa? »
(Lo stesso Brony di prima, dopo aver visto che la storia offre solo un riassunto di quello che si aspettava.)

My Little Pony: Reflections è una fanfiction di Fringe incastrata con forza dentro la continuity di My Little Pony: L'amicizia è magica, scritta da Katia Cuoco e illustrata da Andrea Prezzo.

Dopo una sfilza di storie di successo, il duo si lasciò prendere la mano e tirò fuori quella che prometteva essere una storia decente ed invece risultò una sfilza ininterrotta di prese per i fondelli rivolte ai lettori. Ma andiamo con ordine.

Riassunto in breve

Celestia va su Terra 2, dove Sauron è Edward Cullen. Il tutto contornato da spunti di quella che sarebbe stata una trama migliore.

La storia per intero, se volete farvi del male

Parte 1

La storia si apre con un Osservatore che arriva e dice la solita battuta sugli universi paralleli a Twilight.[1]

Princess Celestia va dentro ad uno specchio e per una settimana non si fa più vedere, quindi Luna[2] necessita che le Mane 6 vadano nella biblioteca di Star Swirl il Barbuto, il leggendario mago che educò Celestia in passato[3], per capirne di più su quello specchio.

Segue tavolata di citazioni nerd a caso.

In poche parole, Star Swirl costruì lo specchio per girare fra le dimensioni e così lui e Celestia si divertirono un mondo, poi Celestia trovò un mondo che le piaceva troppo. Quello specchio servì da prototipo per quell'altro specchio che Twilight ha usato quella volta con Sunset Shimmer, ci fa notare la storia[4]

Nel frattempo, Celestia torna a casa più morta che viva seguita da quello che parrebbe essere Sombra.[5]

Parte 2

A detta di Celestia, Sombra NON c'entra con i suoi danni e gli universi si stanno avvicinando troppo, ergo le nostre sei[6] eroine andare nell'altro universo per aggiustare tutto. Una volta arrivate vengono arrestate in quanto scambiate per le loro versioni malvagie, ma poi evadono.

Seguono due pagine di fanservice per fravalli su due truffatori, una maga da baraccone, una mangiamuffin e un colabrodo che nell'altro universo sono effettivamente i veri eroi al posto di Twilight e le altre.[7]

Infine le sei[8] amiche arrivano dal Sombra di questo universo, ovvero l'equino figo che ha ridotto la saggia regnante di Equestria in una bimbaminkia innamorata che scappa di casa per vedersi col fighetto.[9]. Ah, e le malvagie Celestia e Luna di questo universo, vera colpa dei danni riportati da Celestia alla fine del capitolo precedente.[10]

Parte 3

La copertina illude il lettore con la promessa di più personaggi dell'universo parallelo, e invece no.

Celestia e Luna cattive confabulano, e Luna fila ad origliare le nostre eroine, che stanno imparando come gira l'universo parallelo[11] da Sombra, che racconta come lui e Celestia si sono innamorati, come Star Swirl scoprì la caffeina e il fatto che Luna cattiva un tempo non era cattiva. I due si scambiarono tanti bacini, poi Star Swirl le chiuse il portale per evitare casini spaziotemporali. Ma lei lo riaprì per farsi il suo figo parallelo.[12]

Comunque Sombra e le Mane 6[13] pianificano di intrappolare Celestia e Luna cattive, se non che quest'ultima ha sentito tutto.

Parte 4

...non ce la faccio più. Meno male che è finita.

Comunque: bla bla, dialoghi, spiegone sul perché la Luna cattiva una volta era buona[14], duello fra le principesse dei due mondi, con conseguente Crisi sulle Equestrie Infinite con i camei di tutti quei personaggi che sarebbero potuti essere in questa storia e invece no[15], Sombra assorbe gli elementi delle nostre eroine per poter prendere dentro di sè il male dentro a Celestia e Luna, in modo da avere degli elementi identici tra i due universi e riequilibrarli[citazione necessaria], le nostre tornano al loro universo e rompono lo specchio per evitare che accada di nuovo.

Dopodichè decidono tutti insieme di far finta che questa saga non sia mai successa, facendo il gesto dell'ombrello ai fan.

E nell'altro universo, Pinkie Pie malvagia rompe la quarta parete sperando che i lettori non volessero vedere le Mane 6 malvagie in azione[16], a riprova che gli autori ci odiano.

Alla fine, quanto abbiamo visto dell'universo malvagio?

« La famiglia Apple è in affari con Cosa Nostra, Trixie è un alicorno, Discord è un supereroe e Cadance è una darkettona. »
(Tutto quello che ha da dirci il fumetto su come gira l'universo opposto, dopo averci fatto credere che avremo visto qualcosa di più in riguardo soggetti summenzionati.)

The Garfield Show

The Garfield Show è il cartone animato più amato e apprezzato dal mondo intero.

O meglio, questa è la versione distorta dei fatti che gli autori della serie ci vogliono dare.

Storia

Anno 2009. Il mondo si rende conto che non c'è abbastanza Garfield in questo mondo.

Così, si arrivò a chiedere ai francesi di tirare fuori un nuovo cartone sul classico canovaccio del gatto che ama le lasagne e odia il lunedì, ma qualcosa non andò esattamente bene: la serie risultava monotona e poco interessante.

A quel punto, riguardando il cartone precedente sul personaggio, capirono cosa mancava: la quarta parete era troppo al sicuro.

Fino a quel momento, a parte parlare ogni tanto al pubblico come nei fumetti, Garfield non faceva molto, ma nella serie precedente si esagerava: intere puntate per rispondere alle critiche degli spettatori! Garfield che controlla il copione dell'episodio per vedere cosa si è perso mentre era fuori scena!

E così, per rimettere le cose come erano prima, i produttori ingaggiarono un nuovo promettente sceneggiatore, tale Wade Wilson.

Il risultato fu perfino più incasinato di prima: adesso non passava una singola puntata senza che Garfield ricordasse al pubblico che quello era un cartone, guardava la replica dell'episodio in corso per anticipare gli eventi[17], faceva partire manualmente i flashback ogniqualvolta un personaggio riappariva dopo un bel po' di tempo e spesso e volentieri affermava pure che quello era il cartone più bello del mondo.

A questo punto gli sceneggiatori capirono che forse si erano lasciati leggermente prendere la mano.

L'ultima stagione, per mancanza di idee, fu semplicemente una catena di musical in 5 parti cadauno.

Time Bokan

Le cosiddette Time Bokan (タイムボカン, Il patapumfete del tempo) sono una serie di serie anime composti da robottoni giganti, figa e gag stupide.

Storia in breve

Siamo nel 1975. Alla Tatsunoko erano stati sfornati da poco prodotti quali Tekkaman, Gatchaman e Hurricane Polymar, che furono sì di grande successo, ma la cosa fece comunque alzare in piedi un tale Hiroshi Sasagawa che disse "Che palle! Qua si fanno sempre o gli eroi seriosi o gli animaletti buffi! Possiamo cambiare un po'?"

Il direttore gli rispose tranquilamente con "E allora cambia te le cose, senti".

Il nostro Sasagawa allora rimase pieno di dubbi, indeciso se fare una serie di animaletti seriosi o una di eroi buffi. Per nostra fortuna scelse la seconda.[18]

Ma esattamente, cos'è una Time Bokan?

Si definisce Time Bokan una serie anime in cui succedono all'incirca le seguenti cose:

  • Un gruppo di criminali formato da una troia a caso, Waluigi e un cavernicolo viene incaricato di prendere una cosa che si trova in un punto dello spaziotempo indefinito.
  • Una coppia di fidanzatini finisce per venire a saperlo e decidono di diventare supereroi per fermarli.
  • Casualmente entrambi i gruppi possono permettersi dei robottoni dalle fattezze anormali con poteri superscemi per viaggiare nel tempo e picchiarsi a vicenda.
  • L'ultima puntata contiene un plot twist che rende tutta la serie pressoché inutile.

Elenco preciso di tutte le serie

La Macchina del Tempo

In questa prima serie un vecchio scienziato crea una macchina del tempo e se la fa rubare da un pappagallo di passaggio. Ma il pappagallo viene da un'era in cui i diamanti contengono nitroglicerina e (continua)

Note

  1. ^ Iniziamo qua un piccolo gioco di bevute: un bicchiere per ogni punto in comune fra questa storia e Fringe. Sbronza sicura.
  2. ^ Questa storia l'ha scritta Katie Cook, ricordate: tutto va a ricordarci che Luna è fighissima, Rainbow Dash è una deficente, Fluttershy è inutile, Twilight è una Mary Sue, Rarity è zoccola, Applejack è l'unica che serve a qualcosa e Pinkie Pie, così come Spike, serve solo a creare tormentoni a caso.
  3. ^ E che qui scopriamo essere in verità un demente. Avete mai visto La Spada nella Roccia della Disney? Immaginatevi quel Merlino in overdose di zuccheri.
  4. ^ *Inserire qui orda di Brony incazzati per il fatto che si osa - ommioddio - menzionare Equestria Girls, che Celestia ne scampi!*
  5. ^ "Ma non era morto?" direte voi. Aspettate, stolti!
  6. ^ "Sette!" Ah giusto, questo è il tormentone del giorno di Spike, che nessuno lo conta fra i protagonisti. Divertente la prima volta.
  7. ^ Tutto questo potrebbe farvi pensare ad un team-up in seguito... NO. Vi abbiamo presi per il naso. Cicca cicca cicca.
  8. ^ "SETTE!" Spike, il Dottor Culocane è in un fumetto diverso, prego vai là.
  9. ^ E qua tutti si indignano.
  10. ^ Pinkie e Spike cercano nomignoli per le due. Siete ancora dietro al drinking game di Fringe? Trincate!
  11. ^ Ovvero tipo quello di Fringe. TRINCA TRINCA!
  12. ^ Vedete che è una fanfic brutta?
  13. ^ "7!" Spike, hai rotto il cazzo.
  14. ^ Per riflesso della Luna regolare divenuta Nightmare Moon. Era ovvio, no?
  15. ^ Fra cui Walter e Olivia. Non state ancora bevendo?
  16. ^ CERTO CHE LO VOLEVAMO!
  17. ^ Come dite? Lo avevano già fatto in Balle Spaziali? Vabbè, al giorno d'oggi le idee originali non esistono quasi più.
  18. ^ La prima tuttavia non rimase inutilizzata, ma fu presa dagli europei portando sui teleschermi Le Avventure del Bosco Piccolo e traumatizzando generazioni di bambini con il suo continuo massacro che in confronto Il Trono di Spade pare Dora l'esploratrice.