Utente:Maxped/Sandbox2

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Lazzaro Spallanzani

Lazzaro Spallanzani nasce a Scandiano in provincia di Reggio Emilia il 12 Gennaio1729, muore il 9 Febbraio 1799, risorge il giorno dopo e muore definitivamente l'11 febbraio dello stesso anno. Spallanzani fu un importante naturalista e Gesuita a tempo perso. Se oggi sappiamo che le mosche non nascono dalla merda per intervento di Belzebù è solo grazie a lui.

Durante la sua vita rischiò seriamente di diventare uno dei più grandi scienziati della storia, raggiunse traguardi che sarebbero stati eguagliati cent'anni dopo ma non se ne rese mai conto. Spallanzani è anche considerato il padre della fecondazione artificiale, ragion per cui il Santo Padre ancora non lo vede di buon occhio. Tantomeno gli animalisti per via dei suoi esperimenti sui pipistrelli, le rane e i pioppi.

Lo Spallanzani intraprese lunghi viaggi per il mondo, Asia, Africa, Europa, ovunque, ma non andò mai a Chioggia. I suoi viaggi lo arricchirono interiormente e stimolarono la sua passione verso la natura e le cinesi con la testa a pera.

La giovinezza

Lazzaro nacque primo di dieci figli perciò fu cacciato in convento all'istante, mica si potevano sfamare quelle bocche tutte insieme! Dopo trent'anni da chierico decise di diventare prete poichè gli amici lo canzonavano spesso quando lo trovavano a carponi nei campi a caccia di insetti o monetine smarrite. Lo Spallanzani faceva finta di niente, poi di nascosto spiaccicava vermi, cavallette e altre schifezze nell'astuccio o nel calamaio dei compagni che lo avevano offeso, infine fotteva loro i pennini. In questo periodo si delinearono i tratti salienti del suo carattere: amante della natura morta, piuttosto tirchio e vendicativo, magari anche un po' ladro. L'acume e la curiosità che lo contraddistinsero d'altro canto gli permisero di elevarsi per alcuni istanti sull'oceano di ignoranza del suo tempo.

Il gesuita già insegnante di filosofia e budellogia (l'odierna medicina forense) si divertiva a smerdare i colleghi e a confutare le loro ridicole teorie. Era talmente avanti che durante un viaggio verso Costantinopoli, i marinai sentendolo parlare delle sue scoperte lo gettarono a mare credendolo uno stregone. Spallanzani si salvò solo grazie alla suo tappeto volante. Si vendicò in seguito di tutti i marinai servendosi di alcuni simulacri di cera. Mentre era in viaggio alcuni colleghi, tra i quali Alessandro Volta lo accusarono di aver rubato dal museo di Pavia un'intera collezione di succhi gastrici in vasetto. Spallanzani fu completamente assolto e si vendicò di tutti, uno alla volta, tranne Volta. Per lui aveva in serbo la sorpresa migliore. Collegò una delle sue pile più potenti alla sua sedia in ferro battuto. Involontariamente Spallanzani inventò anche la sedia elettrica. Spallanzani non trascurò, durante i suoi studi, nemmeno un aspetto della natura. Purtroppo la sua visione cattolica del mondo gli impedì di comprendere la portata delle sue stesse scoperte. Durante le osservazioni di sperma al microscopio fu il primo a individuare alcune strane palline con la coda contenute al suo interno ma dato per scontato che i bambini nascono sotto i cavoli li classificò come parassiti. Il gesuita fu il primo a compiere un'inseminazione artificiale su di una rana ma si spaventò moltissimo quando riconobbe alcuni dei suoi tratti somatici nel volto dei girini. Ci provò poi con un cane usando quella volta saggiamente sperma canino. L'esperamento fallì ma Sallanzani ne trasse un grande insegnamento

« Forse era meglio usare una cagna! »


La sperimentazione

Se tralasciamo Ravi Shankar e un altro centinaio di musicisti il nostro Ryuichi fu il primo a fondere la musica etnica con l'elettronica. Successe quando distrattamente lasciò acceso il preamplificatore sopra il pianoforte a coda: l'aggeggio andò in corto e si fuse appunto, con le corde del piano producendo un rumore fastidioso che Sakamoto tradusse in un celebre pezzo House che spopolò in tutte le discoteche del pianeta per almeno due giorni.

Il successo lo spinse asperimentare nuovi mix di dubbio gusto: il foxtrot con la musica barocca, il reggaeton con la mazurca, il rock con i cori delle mondine. Un paio di pezzi ebbero stranamente un notevole seguito in Inghilterra dove era conosciuto come quel tipo uguale a Andy Warhol, pettinato come Andy Warhol, con gli occhiali alla Warhol, idee del cazzo alla Warhol ma col colore di Homer Simpson e gli occhi gonfi come Aldo Fabrizi.

Mancano 11 anni, 4 mesi e 29 giorni alla fine del mondo!