Utente:Maxped/Sandbox2

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Sette anni in bidet

Culo con mutande rosse e banconote infilate le mutande rosse portano fortuna

Ago gigante con ricco che entra nella cruna in groppa a un cammello

Paguro Bernarda


Manuali: Fare il finocchio col culo degli altri

« Armiamoci e partite! »
(Tipico esempio)
« È ora di stringere la cingia! »
(Mario Monti fa il finocchio col culo degli altri)
« La cinghia me la sono mangiata ieri »
(lLa risposta di un italiano medio)
« Il 740 l'avrò anche sbagliato io, ma l'evasore sei tu! »
(Il tuo commercialista ha fatto il finocchio col culo tuo.)

Ci fu un tempo in cui i grandi condottieri cavalcavano alla testa del loro esercito incuranti dei pericoli e sprezzanti della morte. Ora per fortuna non ce n'è più bisogno. Potrebbe sembrare una cosa facile, ma in realtà non è difficile fare il finocchio col culo dagli altri. Indubbiamente parte avvantaggiato chi è geneticamente predisposto. Chi nasce avvocato, politico, dittatore o prete ha diritto alla pole position. I comuni mortali si potranno comunque arrangiare studiando a fondo questo manuale.

Cosa significa fare il finocchio col culo degli altri

Questa colorita quanto geniale frase condensa in se, con pochi ma ponderati vocaboli, una sterminata quantità di informazioni, concetti filosofici e situazioni con i quali si potrebbe scrivere un libro. Di conseguenza per riassumerne e svelarne il significato bisogna paradossalmente usare frasi lunghissime.

« Immagina una situazione in cui tu, per raggiungere un tuo obbiettivo, sia costretto a compiere una azione stupida, vergonosa, repellente, pericolosa, lunga, umiliante, complicata, dispendiosa, degradante, faticosa, cattiva, o soprattutto tutte queste cose insieme. Come fare? Convinci qualcuno a farlo al posto tuo. »
(Cicerone)

Nozioni di base

Fare il finocchio col culo degli altri è un'arte, non ci sono dubbi. Bisogna studiare parecchio per ottenere risultati soddisfacenti, è necessario sviluppare una sopraffina tecnica da imbonitore, mischiarla con una notevole dose di arte oratoria fiuto per gli allocchi.

Ugola

L'ugola o velopendulo è quella strana escrescenza di carne che pende all'imbocco della gola che vediamo allo specchio mentre usiamo il filo interdentale. L'ugola o velopendulo sta li a penzolare tra le tonsille controllando minuziosamente ogni cosa che entra o esce dall'esofago sebbene questa non sia la sua funzione primaria lo fa per passione. Questa goccia di carne che non si stacca mai è indispensabile per la corretta fonazione di alcuni vocaboli difficili come: "Garrükãœndręljû" che non esiste, ma chissà forse un domani qualcuno lo inventa e bisogna essere pronti. Senza ugola è impossibile scatarrare, parlare francese ed eseguire correttamente un soffocone. Il velopendulo è anche un ottimo passatempo per la lingua e un'idea originale per un piercing.

Come è fatta

Come individuare l'ugola

Se ora vi mettete un dito in bocca, partendo dagli incisivi potrete sentire il palato duro. Verso la metà troverete il palato molle, dopodichè, seguendo sempre la linea di mezzeria inizierete ad avvertire un pò di nausea. Superato lo shock per l'orribile scenario dipinto da otturazioni, carie, ponti, tartaro e placca, guardando oltre lo strato batterico di colore giallastro sulla lingua noterete una grotta scura. Là in mezzo si delinea una stalattite carnosa la quale si può controllare in parte tramite due muscoletti posti ai lati chiamati Flic e Floc. I pochi che hanno il potere di toccarsi l'ugola si innamoreranno della sua consistenza ed elasticità. Un altro buon metodo per trovare l'ugola è mettersi davanti a uno specchio e spalancare la bocca.

Tra i disturbi di questo organo ricordiamo l'ugola bifida, una malformazione congenita che porta chi ne è affetto a parlare come Sandra Milo. L'incollosi linguale, ossia la fusione di lingua e ugola, si presenta solo durante episodi di secchezza delle fauci o di lingua felpata dovuta all'abuso di cannabinoidi o all'ingestione smodata di pane grattugiato o magnesite.

Reni

« ... è andato a letto con una tipa e si è svegliato due giorni dopo con due cicatrici nella schiena: gli aveva rubato i reni! »
(Mio cuggino su fatti realmente accaduti a suo cuggino.)
« ... gli ha fregato i reni poi si è preoccupata di ricucirlo? »
(Paradosso di mio cuggino.)

I reni (Dal latino: "Tony Renis") sono organi presenti in tutte le specie di mammiferi, papiferi, uccellacei e pescherecci. Sono simili a fagioli viola scuro di diverse dimensioni, quelli di megattera sono grossi, mentre quelli di colibrì sono piccoli. Siccome i reni sono consapevoli di essere organi molto importanti vivono in un cappottino di grasso che li tiene al calduccio anche duranti gli inverni più rigigdi... Sapeste come rosica il pancreas! I reni vanno sempre in coppia quindi non esiste il singolare, un "reni" da solo lavora male. I reni servono prevalentemente da filtro, ma è sconsigliato usarli per le canne. I reni sono famosi per fare un male cane, sia quando vengono picchiati sia quando si riempiono di sassolini, ma cosa cazzo bevete?

A cosa servono i reni?

Rene Magritte: Tavola sul Reno.

I reni svolgono varie e importanti funzioni: si arrabattano a filtrare tutte le sozzerie che ingolliamo, sono un bersaglio perfetto per far crollare un rompicoglioni con un solo cazzotto, ma fondamentalmente possiamo venderceli a prezzi notevoli in periodi di crisi. I reni filtrano circa un litro di sangue al minuto e un quartino di Tavernello ogni tre. I reni sono ottimi con le cipolle che ne accentuano il retrogusto di piscio.

Oggi le coliche

Sembra che le coliche renali siano la seconda cosa più dolorosa al mondo, seconde solo alle coliche renali con cistite. Esiste una predisposizione nei soggetti che amano mangiare cozze o vongole non spurgate, cibo macrobiotico o direttamente sabbia al naturale. Tutta questa sabbia si deposita nei reni calcificandosi in piccoli sassi in grado di disporsi a falange e impedire al malato di centrare la tazza del cesso durante la minzione deviando imprevedibilmente il flusso delle urine. Inoltre fanno un male atroce, ciò ha indotto i nefrologi a pensare che i reni siano dotati di cattiveria. Fortunatamente esiste una cura, l'odierna tecnologia può vantare uno strumento veloce e indolore che sbriciola i sassolini con precisione chirurgica, un bicchiere di Viakal.


Barca a reni Rene Claire

I Quindici

« Non appena entrò in possesso di quei libri lo vidi cambiare, a volte assumeva un atteggiamento morbosamente feticista... »
(Lovecraft su "I Quindici". Una storia vera.)

I Quindici sono un oggetto di culto di incalcolabile valore storico. I Quindici furono considerati da almeno due generazioni di mocciosi ritardati la fonte del sapere assoluto e venerati a tal punto da divenire testi sacri di una religione monoteistica che contò negli anni '70 milioni di adepti. I Quindici è di fatto un'enciclopedia, una mistica collana composta da Quindici volumi, quattordici dei quali non sono mai stati aperti da essere umano. Ne furono stampate tre versioni, la più diffusa era la collana "arcobaleno", ogni libro di un diverso colore. Si possono facilmente reperire i quattordici libri che mai nessuno ha osato aprire praticamente ovunque e in perfetto stato di conservazione. Risulta praticamente introvabile il N° il libro che tutti possono leggere, scarabocchiare e bruciare, distrutto da ogni possessore. C'era poi la collana "oro", pare ne esista ancora una copia conservata nella biblioteca Vaticana. Infine fu stampata la collana "Nera" o I Maledetti Quindici, narra la leggenda che i pochi che ne entrarono in possesso finirono i loro giorni negli abissi della perdizione.

La leggenda

È necessario sapere che in passato ogni prodotto statunitense veniva riciclato ridistribuito sul mercato italiano dopo quarant'anni per venire incontro alle limitate capacità di un popolo che viveva ancora secondo lo stile del Sacro Romano Impero. Fu così che negli anni '30 negli stati uniti alcuni alchimisti inventarono la ..., ma a quanto pare non se la cagò nessuno. Quarant'anni più tardi i managers della ... ormai ottantenni fecero stampare la versione in lingua italiana senza nemmeno preoccuparsi di aggiornarla. Sguinzagliarono abili predicatori porta a porta lungo le strade dello stivale e in breve divennero miliardari. I bambini italiani, che fino ad allora al massimo potevano aspirare al Corriere dei piccoli per odiare almeno una volta al mese quel fortunato bastardo del Signor Bonaventura si videro apparire davanti all'uscio la fonte di ogni sapere tutta colorata e sbirluccicosa ad un prezzo che la mamma non avrebbe potuto rifiutare. Nel giro di pochissimi mesi ogni casa potè vantare una copia della famigerata enciclopedia.

La Fonte del Sapere

I ricercatori di Nonciclopedia, in esclusiva mondiale, svelano finalmente il contenuto dell'enciclopedia più famosa. Ecco come si presentavano i Quindici nell'edizione italiana: illustrazioni stile Art Nuveau, fotografie colorate a mano ma soprattutto informazioni non particolarmente aggiornate.

  • Volume 1: Poesie e rime: Questo libro, una sorta di Necronomicon per bambini, conteneva formule magiche per evocare demoni malvagi come Pierino il porcospino, un punkabbestiasporco e macilento, o Tombolo Dondolo, un uovo sodo che vive sui muri.
  • Volume 2: Racconti e fiabe: L'unico libro che i bambini aprivano
  • Volume 3: Il mondo e lo spazio:
  • Volume 4: La vita intorno a noi:
  • Volume 5: Feste e costumi:
  • Volume 6: Come le cose cambiano:
  • Volume 7: Come si fanno le cose:
  • Volume 8: Come funzionano le cose:
  • Volume 9: Fare e costruire:
  • Volume 10: Cosa fanno gli uomini:
  • Volume 11: Scienziati e inventori:
  • Volume12: Pionieri e patrioti:
  • Volume 13: Personaggi da conoscere:
  • Volume 14: Luoghi da conoscere:
  • Volume 15: Voi e il vostro bambino: