Utente:Manjusri/I tre regni (Romanzo) (visualizza wikitesto)
Versione delle 03:33, 12 dic 2010
, 13 anni fanessun oggetto della modifica
Manjusri (rosica | curriculum) Nessun oggetto della modifica |
Manjusri (rosica | curriculum) Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 23:
Nel frattempo, l'esercito imperiale si trovava in serie [[difficoltà]] di fronte a così tanti manifestanti. I [[soldato|soldati]] erano divenuti pigri e deboli a causa degli anni trascorsi unicamente a portare le valigiette [[rosa]] shocking che gli eunuchi usavano per fare [[shopping]]. La corte iniziò a reclutare armate di volontari al grido di "''Salvate gli Han''" e "''Rialzati, Cina''". Approfittando della situazione, personaggi quali '''Sun Jian''' e '''Cao Cao''' si fecero un nome massacrando con le loro armate [[centinaia]] di poveri manifestanti, i quali non avevano ancora capito contro chi stessero protestando. I tre fratelli, animati da un imperituro spirito di [[giustizia]], decisero a loro volta di unirsi alla lotta contro i Turbanti Gialli per salvare l'Impero. Grazie alle varie armate autofinanziate, lo sciopero venne sedato in fretta. A forza di mazzate. Zhang Jiao venne arrestato; il suo [[processo]] è tutt'ora in corso. La piccola armata di Liu Bei ottenne diversi successi in battaglia, grazie ai quali l'ex-nobile squattrinato riuscì finalmente ad ottenere un posto come [[sindaco]] di [[Mongolia]].
===
Sedata la rivolta, per riportare l'impero degli Han al loro splendore, non restava che togliere di mezzo gli eunuchi. Ad accollarsi il [[compito]] fu il generalissimo ''He Jin'', fratello dell'[[imperatrice madre]] ed ennesima prova che i [[raccomandato|raccomandati]] esistono da sempre. He Jin decise di ordinare ad uno dei suoi generali di frontiera, ''Dong Zhuo'', di marciare sulla capitale al comando di millemila soldati. Alcuni tra i suoi sottoposti però non la ritennero una grande idea:
{{dialogo|Un Generale|Dong Zhuo non è esattamente affidabile, signore. A parte il fatto che a momenti si faceva ammazzare dai Turbanti Gialli e che se non fosse stato per i tre fratellini giurati a quest'ora sarebbe cibo per [[vermi]], ci sono voci non proprio assicuranti su di lui.|Un altro Generale|È vero signore! L'ho visto rubare dalle offerte dalla chiesa!|L'ennesimo Generale|Io l'ho visto scaricare immagini [[lolicon]]!|He Jin|Piantatela. Dong Zhuo è efficiente e spietato. Saprà tagliare le palle a quei maledetti eunuchi.|Un Generale|Signore, non credo ci sia molto da tagliare...|Un altro generale|Ma è assurdo! Mandare Dong Zhuo con un esercito sulla capitale è come mandare [[Michael Jackson]] a dirigere un [[asilo nido]]!}}
He Jin però non volle sentire ragioni ed ordinò a Dong Zhuo di iniziare la sua marcia. Gli Eunuchi, nel frattempo, avevano organizzato una [[trappola]]; invitarono He Jin a recarsi in piena notte nel palazzo della regina madre, sostenendo che avevano organizzato un [[rave]] a base di [[spogliarellista|spogliarelliste]] ed [[erba gatta]] in suo onore. He Jin, ottimista come un agnello a [[Pasqua]], si diresse spedito e da solo nel palazzo. Dopo venti minuti qualcuno lanciò oltre le mura del palazzo la [[testa]] del povero <s>pirla</s> He Jin ai soldati che lo aspettavano fuori, assieme ad un foglietto con su scritto "''
Nel frattempo arrivò Dong Zhuo col suo esercito; approfittando del casino creato dagli eunuchi e dai Turbanti Gialli accalappiò l'imperatore, costringendolo ad abdicare in nome del fratellino minore, che si era innamorato a prima vista di lui dopo averlo scambiato per [[Babbo Natale]]. Il generale divenne così il nuovo <s>dittatore</s> [[Presidente del Consiglio dei Ministri]] dell'impero Cinese.
=== Il
Nel palazzo imperiale, sotto il comando di Dong Zhuo, era una continua festa. Le [[Escort]]... pardon, volevo dire le concubine giocavano felici libere dall'ingombro degli indumenti e l'[[alcool]] scorreva a fiumi a casa di quel simpatico porcello del Dong. Nel frattempo, fuori dal palazzo, la gente pativa la fame ed i nobili fedeli agli Han sembravano capaci soltanto di piangere ripensando ai tempi in cui la dinastia era potente, l'impero funzionava ed i treni arrivavano in [[orario]]. Il [[popolo]] soffriva e, dato che a quell'epoca non esistevano [[telegiornali]] o [[quotidiani]] che potessero dare tutta la [[colpa della sinistra|colpa alla sinistra]] o alla [[stampa estera]], il malcontento nei confronti della tirannia di Dong Zhuo cresceva.
Quei pochi che avevano avuto le palle di prendere in mano una [[lancia]], una [[spada]], un [[forcone]] o un [[mattarello]] e combattere il tiranno si dovettero scontrare con un enorme ostacolo: Lu Bu, l'uomo più forte della storia del Celeste Impero,
Eppure, i dissensi non tardarono ad arrivare: Durante uno dei suoi festini ''Yuan Shao'', il raccomandato di prima, litigò con Dong Zhuo al termine d'una feroce partita a [[Go]] e se ne andò dal palazzo sbattendo la porta, ma non prima di promettere che avrebbe creato un suo esercito, con [[blackjack]] e squillo di lusso. Anzi, senza blackjack. E senza esercito.
===
=== Il Picco Rosso ===
|