Utente:LadySword: differenze tra le versioni

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== Io sono ==
== Io sono ==

Versione delle 14:10, 27 set 2015

Io sono

Lady Sword col suo aspetto migliore perché l'amica ci ha messo la faccia

Prima persona presente del verbo essere, nonché un povero gonzo prolisso che si diletta nello scrivere tante parole, cercando di dar loro un senso comico ma anche no.

La storia

Tanto tempo fa, in una terra lontana lontana, laggiù oltre il Carso, il Casso e... a voi libera immaginazione. Oltre pianure e boschi, dopo le ripide discese dei convessi monti Gluteiani, nel ducato di Culandia Citeriore, c'era una volta una forgia, costruita nei pressi di un alto vulcano ricolmo di lava bollente e fagioli borlotti. Qui, viveva un fabbro cieco e zoppo, vestito come il diavolo e terribilmente, tragicamente solo.

Così, in un giorno di tempesta, in cui la pioggia infuriava acqua straripando i fiumi, in cui il vento ululava come un lupo ingrossando i mari e spaventando le pecore, in cui lo stesso vulcano aveva deciso di

ruttare lapilli e fumi di zolfo, il fabbro cieco e zoppo decise di dare vita a un vecchio ferro rugginoso.

Quando questo venì alla luce[1], il fabbro cieco e zoppo decise di dargli il nome di Lady Sword: Lady, perchè desiderava che fosse una femmina[2], Sword perché era una spada.

La piccola Lady Sword crebbe, felice, alle pendici di quel focoso vulcano. Imparò a leggere, scrivere, saltellare[3] e combattere. Stava bene in quel luogo, origine dei suoi natali, ma il suo più grande desiderio era scoprire il mondo e compiere le più ardue imprese, affinché queste potessero essere narrate come leggende dal sommo poeta Chrétien de Troyes. L'opportunità di andarsene di casa si presentò[4] a

lei in una calda mattina di gennaio: il fabbro cieco e zoppo, suo padre, morì.

Con estremo dolore per la perdita del genitore, Lady Sword decise di abbandonare per sempre la sua dimora, scoprendo, così, che a gennaio fa freddo nell'emisfero boreale.

La giovane vagò a lungo, in cerca di una nuova casa[5] e di avventure ancora da compiersi e da narrarsi.

Dopo estenuanti ricerche, cadute da altopiani, salite di grattacieli e incontri poco raccomandabili, Lady Sword approdò in una terra libera da ogni vincolo e da ogni qual genere di pudore: Nonciclopedia.

E così, eccol

a qui, a scriversi una biografia degna del sommo poeta sovra citato.

Una biografia della quale, a te, non frega un carso[6].


Pagine da me bulinate

Note

  1. ^ anche se era buio, perché c'era tempesta
  2. ^ però era un maschio
  3. ^ perché le spade non camminano
  4. ^ buongiorno, sono opportunità, tu come ti chiami?
  5. ^ tutt'ora dorme sotto un ponte con Wi-Fi gratuito
  6. ^ ehm... mi sa che ho sbagliato di nuovo termine...