Utente:KITT01/Sandbox

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Questo articolo tratta di

CINEMA ANNI '80

Cinema con la I maiuscola

Miyagi guarisce un povero peccatore dalla sua incapacità di dipingere steccati per ore e ore con il potere magico del massaggio
« Hay Daniel-San »
(La grammatica di Mr. Miyagi prevede che questa particella venga aggiunta all'inizio di ogni frase.)

Spostare questa cit. in un nuovo paragrafo

« "Karate Kid"? Quel film col ragazzino che impara il kung-fu? Con Jackie Chan? »
(Tizio che sta per essere raggiunto in faccia da un calcio della gru)

Per Vincere Domani - The Karate Kid è un lungometraggio [1] degli anni '80 privo di spalline accluse (quindi non vietato ai minori di 18 anni), diretto dal regista di altri film importanti che non stiamo qui a nominare perché non ce ne frega nulla. Nel film recitano il martoriato didietro di Ralph Macchio, Elisabeth Shue e il maestro Myiagi nel ruolo di sé stesso.

Trama

Daniel San mostra a tutti le sue doti nel dare la cera. O probabilmente sta facendo una danza propiziatoria

La storia del film ruota attorno alle mirabolanti avventure di un ragazzo la cui massima aspirazione nella vita è visitare i fossi in bicicletta, passione sviluppatasi negli anni di dura esperienza, con il fondamentale aiuto del bulletto di turno.

Il ragazzo si chiama Daniel LaRusso, viene dal New Jersey, ha una mamma iperprotettiva dall'imponente capigliatura settecentesca, è ovviamente italo-americano (come quasi tutti i ragazzi-sfigati-che-alla-fine-se-la-cavano-nei-film) e ama le patatine fritte, ma di questo non ce ne frega nulla, pertanto continuo con il racconto. Dopo l'ennesimo pestaggio da parte del clan dei caschetti biondi motorizzati e esperti di karate e taglio e cucito che porta il nome di Cobra Kai, Daniel viene salvato dal tuttofare nipponico Miyagi. Il quale, da buon membro della Yakuza, non rivela mai il suo nome per tutta la durata del film e dei suoi seguiti. Il furbacchione.

Il signor Miyagi decide quindi di aiutare Daniel ad imparare il karate e ad imparare a lavare le macchine, perché al limite ai biondini avrebbe potuto fare da inserviente senza troppi problemi. Sta di fatto che, dopo giorni di lavoro, Daniel apprende le pratiche del karate, forse grazie alla memoria muscolare, o forse (molto più probabilmente) grazie all'intervento fortuito di san Gennaro.

Iscritto al torneo di karate della zona[2], stravince contro i suoi aggressori perché essi avevano perso troppo tempo con il taglio e cucito invece che allenarsi. Di qua, l'ira del loro insegnate di karate e la felicità dell'insegnante di taglio e cucito, ma questa è un'altra storia.

- Daniel: “Quindi, se ho capito bene, devo lavare le macchine, mettere la cera, dipingere la staccionata, raschiare il pavimento, dipingere la casa, fare la spesa, pulire il terrazzo, pagare le bollette, lavare le vetrate, portare fuori il cane, spazzare il cortile, asfaltare il vialetto, costruire una navicella spaziale, mettere la cera pure a quella, e così imparerò il karate?”
Daniel e la sua faccia da vero asso del karate
- Miyagi: “Hay, Daniel-San”
- Daniel: “Ma ne è sicuro?”
- Miyagi: “Hay, Daniel-San”
- Daniel: “Sicuro sicuro sicuro?”
- Miyagi: “Hay, Daniel-San”
- Daniel: “Non è che mi sta dicendo una stronzata?”
- Miyagi: “Hay, Daniel-San”
- Daniel: “Ma mi sta ascoltando?”
- Miyagi: “Hay, Daniel-San”
- Daniel: “Sa dire solo "Hay, Daniel-San"?”
- Miyagi: “Hay, Daniel-San”

Produzione

Il film fu prodotto ed ideato e diretto e scritto ed interpretato e montato da Mr. Myiagi stesso, anzi, ha fatto fare tutto il montaggio a Daniel che così imparava qualche mossa di karate in più [3]. Sembra che l'insegnamento che il maestro volesse dare è quello che per farcela nella vita, bisogna lavorare. Se poi si lavora in una casa di legno evidentemente esentasse con giardino giapponese incluso e un parco macchine che nemmeno le scuderie della Ferrari, allora, beh, ce la farai senz'altro.

Per le scene di lotta sono stati ingaggiati dei feroci combattimenti fra macachi, che tanto non sarebbero interessate a nessuno. Le parti fondamentali del film sono sicuramente l'insegnamento che se ne può trarre e le scene che mostrano il duro allenamento. E il fondoschiena di Elisabeth Shue.

Ali compie un'azione risolutiva contro il Cobra Kai. Almeno lei.

Personaggi

  • Daniel LaRusso: protagonista del film, viene da una zona non precisata fra l'Italia e il New Jersey, quindi probabilmente in mezzo all'Atlantico. Il suo hobby preferito è prendere calci nel fondoschiena, altrimenti si allena a cadere dalla bicicletta [4] e innaffiare i bulletti che si rollano una canna in cesso. Figlio della signora LaRusso e della sua folta chioma alla Jimmy Page, rigorosamente appartenente ad una minoranza culturale, senza moto, senza soldi, residente nel posto più orribile della Valley, riesce comunque a far innamorare la ricca e bionda covergirl della scuola.[5] Ama girare con la sua bicicletta, rigorosamente una Myiagi Turbo per i bassifondi di Los Angeles, andando a vedere dojo di karate dalle violente aspirazioni e cespugli in fondo ai fossi. Il suo look tipico prevede jeans, magliettina, camicia o felpa e un occhio nero.
  • Mr. Miyagi: è anch'egli protagonista del film. Forse. Vabbè, comunque è il tuttofare proveniente da Okinawa ("Cina qui, Giappone qui, Okinawa... boh, qua sotto penso, dovrei rivedere la mappa"). Nell sua vita fa le riparazioni, insegna karate, insegna a lavare macchine, va a pesca, dipinge staccionate, raschia pavimenti e dice "Hay!". Una volta conosciuto Daniel, farà solo l'insegnante di karate e aggiungerà la particella "Daniel-San" al costrutto grammaticale "Hay". Nonostante faccia l'uomo delle riparazioni in un condominio in tanta malora, possiede una casa dotata di giardino giapponese di un vasto parco macchine. Ad ogni richiesta di spiegazione, risponde evasivamente e se gli si chiede da dove vengono le macchine, risponde "Detroit". Sintomi evidenti della vecchiaia.
  • Ali (con una l) Mills (con due l): la gnocca del protagonista. Rigorosamente bionda, rigorosamente carina, gentile, simpatica, rigorosamente ex-fidanzata di un bullo rigorosamente biondo e rigorosamente pericoloso. Innamorata di Daniel LaRusso perdutamente, lo tradirà in seguito con il maestro Myiagi[6]. Dal look sobrio e naturale, che prevede maglioncini, gonnelline e la parrucca dovuta alla frequentazione della parrucchiera di Farrah Fawcett, è l'unica persona con un briciolo di senso critico in tutto il film. Le sue amiche sono due truzze parecchio cesse che la frequentano solo per avere una chance con i tizi del Cobra Kai e soprattutto con i loro caschetti biondi.
  • Johnny Lawrence: teppistello motorizzato dalla frizzantissima chioma cinerea, Johnny è figlio di una tipa e di un tipo (presumibilmente il signor Lawrence) che vivono sulle colline. Adora pestare la gente che tocca gli stereo altrui e gettare i ciclisti nel fosso [7] Si dice appassionato di karate americano, nonostante sia una disciplina giapponese, di musica rock americana (nonostante sia un genere nato in Inghilterra), di birra americana (nonostante sia di invenzione sumera) e di ragazze americane (nonostante vengono comunque tutte dall'Europa) ed è un gran cosmopolita, anche senza saperlo. Dopo aver massacrato di botte il povero Daniel, arriva a chiedergli scusa consegnandogli di persona il trofeo, in testa.

Curiosità

Miyagi quando suonava in un gruppo J-Pop come batterista, i Banzai Boys
  • Daniel-san ha vinto il Guinnes World Record per la maggior quantità di calci in culo ottenuti gratuitamente.
  • C'è gente che pensa che il vero Karate Kid fosse Johnny. Sciocchi, lo sappiamo tutti che il vero Karate Kid era Ali. [8]
  • Il film è il primo ad aver parlato dei campi di prigionia giapponesi. E chissenefrega?
  • Hay Daniel-san!
  • Banzaiii!
  • I detti del maestro Myiagi sono stati raccolti e pubblicati nel volume: "Le più grandi stronzate da dire ai tuoi allievi se vuoi farli sgobbare al posto tuo", un best-seller.

Il reboot

Come tutti migliori film o serie tv, anche "Karate Kid" è stato colpito dalla disgrazia del re-boot[9], che sembra affliggere qualsiasi cosa sia stata pubblicata fra il 1970 e il 1990 senza un criterio logico.

Nello specifico, il nuovo film del franchise vede un ragazzino rapper che impara il karate ... no! Anche se il film si chiama "Karate Kid eccetera eccetera", il ragazzino apprende l'identica e confondibile arte marziale del Kung-Fu, che, come è noto, è giapponese come i panda. Ma agli occhi del pubblico americano restano tutti musi gialli, tant'è.

Premi vari

  • Oscar alla miglior bandana, vinto
  • Oscar al miglior montaggio di calci in culo, vinto
  • Oscar alle migliori pennellate di staccionate, vinto
  • Oscar ai migliori caschetti biondi, vinto da Johnny e dagli altri Cobra Kai
  • Razzie Award alla peggior capigliatura, vinto dalla mamma di Daniel
  • AVN Award al miglior film, [inspiegabilmente] perso

Note

  1. ^ Vocabolo forbito da enciclopedia che significa "Film" e che fa molto figo usare
  2. ^ Perché nella Los Angeles degli anni '80 ovviamente una disciplina di lotta giapponese che di per sé non prevede lanci di palline e pugni su un ring era straseguita
  3. ^ "Attacca la pellicola, stacca la pellicola!"
  4. ^ Senza, rigorosamente, farsi male alle mani, ricordiamolo
  5. ^ Questo ragazzo è proprio il pupillo di san Gennaro.
  6. ^ Come darle torto, almeno Miyagi non le prendeva
  7. ^ Quale vero automobilista non sogna di farlo?
  8. ^ Come dava schiaffi lei, nessuno
  9. ^ Che non ha nulla a che vedere con il ben più utile U-Boot