Utente:Giovadale: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Riga 20: Riga 20:
'''La scuola elementare'''
'''La scuola elementare'''


Per Giovadale la scuola elementare è un insieme di [[Stress|"serenità"]], alternata a [[Stress|noia]], [[Stress|malessere]], e [[Stress|panico]], fino ad arrivare all'[[Stress|euforia]].
Per Giovadale la scuola elementare è un insieme di [[Stress|"serenità"]], alternata a [[Stress|noia]], [[Stress|malessere]], e [[Stress|panico]], fino ad arrivare all'[[Stress|euforia]]. Come dimenticare, infatti, gli [[vandalismo|inspiegabili comportamenti]] con cui Giovadale passa quei tristi anni. Dalla [[Evasione|tentata fuga]] da scuola, alla [[Stupidità|pisciata nella pozzanghera]] nel giardino. Dal [[Stupidità|budino spiaccicato sulla parete della mensa]], alla [[Stupidità|rimozione di un tombino]], con seguente caduta nelle reti fognarie da parte di un compagno [[Anticappato|poco sveglio]].

Versione delle 14:06, 12 lug 2013

« Cioè, insomma,...è che...anche se...insomma,.....quello che sto cercando di dirti è che..........  »
(Giovadale tenta di confessare il proprio amore per una ragazza)
« Immaginate uno gnomo da giardino...con la R moscia! »
(Piero Angela su Giovadale)

Vita

Giovadale nasce in una sala d'ospedale, nel paese del prosciutto, nell'ormai lontano 1997. Appena nato dimostra subito una grande intelligenza, al posto di piangere infatti si stupisce della mancanza dell'ostetrica, e pretende di essere pulito da "tutta questa merda". Arrivato a casa, olia le ruote del passeggino e scappa via cantando a squarciagola Felicità, di Albano. Disperso, 2 giorni dopo viene ritrovato dalla madre che passava di lì per caso, ingolfato in un fosso a lato della strada, intento a cercare di far ripartire il mezzo di trasporto, mentre intona una nenia lugubre e minacciosa.

L'asilo è per lui un brutto periodo e, nonostante l'aiuto del migliore amico il cui hobby è collezionare bastoncini, costellato di brutti episodi, dalla cacca schizzata in faccia alla maestra, alla totale stitichezza, che Giovadale non riesce a nascondere.

« Maestra, mi fa male il culo! »
(Giovadale con voce strozzata)
« Si dice sederino! »
(La maestra, prima di voltarsi e andarsene)

Andando avanti con questi dialoghi insensati con la maestra e con i compagni per tutti e tre gli anni, Giovadale viene ammesso alla prima elementare, nonostante le numerose scampate bocciature.


La scuola elementare

Per Giovadale la scuola elementare è un insieme di "serenità", alternata a noia, malessere, e panico, fino ad arrivare all'euforia. Come dimenticare, infatti, gli inspiegabili comportamenti con cui Giovadale passa quei tristi anni. Dalla tentata fuga da scuola, alla pisciata nella pozzanghera nel giardino. Dal budino spiaccicato sulla parete della mensa, alla rimozione di un tombino, con seguente caduta nelle reti fognarie da parte di un compagno poco sveglio.