Utente:Zurpone/Sandbox

« Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? »

(Domande a cui un esodato non sa dare risposta.)

Sei over 50? Sei calvo? O brizzolato? O entrambe le cose? Hai la pancetta incipiente? La tua foto sulla patente mostra un giovane capellone che non ti assomiglia per niente? Da qualche mese hai un sacco di tempo libero che non sai come impiegare? Tua moglie te la nega più o meno dallo stesso periodo? Tuo figlio aspetta ancora a dicembre il regalo che gli hai promesso per i bei voti conseguiti a giugno?

Congratulazioni! Anche tu fai parte dell'elìte, ma che dico, della casta degli esodati. Siine fiero, non a tutti è consentito l'ingresso in tale esclusivo raggruppamento. In verità la gente è spesso incontentabile, e ha sempre da lamentarsi per qualcosa. A ciò non sfuggono nemmeno gli esodati. Ma noi non siamo qui per giudicare: siamo qui solo per esporre i fatti acriticamente e senza sputare sentenze, sine ira et studio, a nostro insindacabile giudizio, ed è quello che faremo.

Identikit di un esodato

Gli esodati sono, per definizione, lavoratori che sul filo di lana sono stati espulsi, per vari motivi, dal mercato dal lavoro e non ancora ammessi in pensione in conseguenza di un innalzamento dell'età o dei requisiti per accedere al trattamento pensionistico.

« Quindi sono dei semplici disoccupati! »

(Il coglione di turno intento a mettere i puntini sulle f.)

« No! Essi sono un dei disoccupati! »

(Siccome i coglioni viaggiano sempre in due...)

• Età: da 50 a 65 anni
• Sesso: maschile, femminile o soprammobile
  • Stato civile: coniugato, non per molto
  • Occupazione precedente: lavoratore dipendente
  • Occupazione attuale: fare concorrenza ai vecchietti che guardano i lavori in corso
  • Hobby ed interessi: tendenza al suicidio

  Origine del termine

  Gli esodati sono, a detta di eminenti antropologi, una razza in estinzione. Di identificazione alquanto recente, sono stati riconosciuti come gruppo etnico a sé stante nel 2012, durante un simposio giornalistico dal titolo: Le inaspettate prevaricazioni inflitte da un occhiello ad un elzeviro (Ma in fondo, che cazzo ce ne fotte?). Pare che il cronista free-lance Medoro Schincaglia, fervente cristiano praticante, abbia coniato il termine "esodati" per analogia con la Bibbia, per la precisione il libro dell'Esodo, dal quale non si separava mai in quanto inguaribile feticista.

  Questa teoria lascia un po' il tempo che trova, poiché ne esiste un'altra ben più accattivante. Il linotipista Gorgonio Strappalafava, che lavorava in una stamperia clandestina di biglietti da stadio per il bagarinaggio, rese al simposio di cui sopra la seguente dichiarazione spontanea:
  « Quelli là? Eh, so' 'ndati! »
  Anche se in seguito egli dichiarerà che si riferiva ai vigili urbani che multavano le automobili dei partecipanti al simposio, non agli attempati neo-disoccupati.
  

  Per evitare la confusione col termine "esondati" che, come forse qualcuno sa, significa tutt'altra cosa, fu decisa l'elisione (o meglio, la crasi) della "n", ed ecco spiegata l'etimologia della parola. Questa teoria ci piace molto e la sposiamo senza indugio.

  Peculiarità

  L'esodato ritiene di appartenere a una fascia sociale piuttosto debole, perché ha perso il lavoro a pochi centimetri dalla pensione, perché trovare un altro lavoro a quell'età è impossibile, perché è coniugato con prole, perché ha il mutuo da pagare... insomma, è una persona abbastanza nella media. Allora perchè si lamenta? Boh?

  Quanti sono

  Per i soliti comunisti faziosi sono almeno 637642, per la questura sono la metà, per Elsa Fornero erano dapprincipio 12, poi son diventati 235, poi 16423. Poi sono finiti i soldi. È notizia recentissima quella secondo cui bande armate di esodati si aggirano nelle campagne dove si trovano, isolate e indifese, le ville dei ricconi, allo scopo di perpetrare rapine e violenze in perfetto stile Arancia meccanica.

  Note