Trieste: differenze tra le versioni

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* Casa mia con la vista non-mare perchè è maledettamente girata verso la collina
* Casa mia con la vista non-mare perchè è maledettamente girata verso la collina


[[Immagine: Nane Bubez_maschera triestina.JPG|left|thumb|350px|''Nane Bubez''in persona: la maschera tradizionale della città di Trieste.]]
[[Immagine: Nane Bubez_maschera triestina.JPG|left|thumb|350px|''Nane Bubez'' in persona: la maschera tradizionale della città di Trieste.]]


==Personaggi celebri==
==Personaggi celebri==

Versione delle 12:41, 6 set 2007

Forse hanno trovato un modo di rimuovere Trieste?
« Com'è, là, con la Bora? »
(Qualcuno)
« Ma è vero che avete i manici per tenervi? »
(Qualcuno)
« Ma proprio Trieste-Trieste? »
(Trieste)
« Com'è bello far l'amore a Trieste, su e giù... »
(Raffaella Carrà)
« Viva là e pò bon »
(Trieste)
« No se pol! (Non si può!) »
(Trieste)

Trieste è una città del Nordest italiano, capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Per la precisione fa parte della Venezia Giulia, che è un microscopico territorio corrispondente alla Provincia di Trieste che viene sempre dimenticato da tutti. Tutti dimenticano la Venezia Giulia, che sta per cadere in depressione, diventare Emo e tagliarsi le vene. Trieste è molto vicina alla Slovenia e la città ed i suoi dintorni ospitano una considerevole minoranza slovena. Gli appartenenti alla minoranza sono garbatamente salutati dai pacifici ed assolutamente non razzisti triestini con insulti, lancio di oggetti contundenti, olio di ricino, incendio all'Hotel Balkan e fucilazioni. L'ideologia politica (nonché motto ufficiale) della città è il "No Se Pol", anche chaimato "Vecchismo", una mistura altamente tossica di fascismo, austroungarismo, razzismo, medicine scadute, vino, jota e sardoni andati a male. Trieste è la città con maggiore concentrazione di anziani in Italia. Figo, no?


Oddio, ma a Trieste non c'è nulla da fare!

Proprio così. L'età media dei residenti è 103 anni e quindi ogni iniziativa giovanile muore sul nascere. Ad esempio: la sera vuoi andare in qualche locale? Non ce ne sono, e se ce ne sono chiudono perché qualcuno si lamenta del casino. Ogni tanto MTV fa una capatina a Trieste, ma questo accontenta solo i tredicenni. I giovani si rifugiano quindi nel bere alcolici in osmizza (o spritz con l'aperol in città), nel satanismo o, se sono truzzi, vanno a ballare a Lignano e Sistiana, nota riva leggermente più nordica del centro di Trieste ove è stato situato un nuovo locale di tendenza, il Cantera. I truzzi vi si fiondano come api sul miele. Satanismo ed essere truzzo si equivalgono. Invece i vecchi se la spassano: i maschi comprano Viagra a tutto spiano (vi giuro che è vero) e le femmine di solito vanno a passeggiare al cimitero in compagnia a trovare gli amici (lo spirito gothic è forte in questa città) o danno da mangiare ai gatti randagi, che a loro volta vengono mangiati dai "cocai" (gabbiani assassini). D'estate è possibile osservarle occupare allo sfinimento gli autobus 6 e 36 e correre e litigare per trovare uno spazio libero sul lungomare di Barcola. O a star nudi sulla costa dei barbari coi vecchietti raggrinziti, e poi non si sa dove mettere l'asciugamano!

Storia

Trieste faceva parte dell'Impero Austriaco. Wow. Era il suo porto più grande. Ora che fa parte dell'Italia, però, conta molto di meno e i vecchi rimpiangono i Bei Tempi Andati ed ogni tanto scrivono al giornale ("Il Piccolo") per tornare sotto l'Austria. Durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, Trieste è stata italiana, tedesca, jugoslava ed angloamericana. Ciò si spiega perché Asse ed Alleati si contendevano tutti la bellezza delle mule ("ragazze"; singolare maschile mulo, "ragazzo") triestine; e perché avevano tutti la carta obiettivo del Risiko con su scritto "TRST". Dopo la Seconda Guerra Mondiale Trieste è stata divisa in zona A (Regno Capitalista Angloamericano) e zona B (Regno Comunista di Tito) con un procedimento denominato "tracciare linee a caso sulla cartina dopo avere bevuto troppo in osmizza". Un bel giorno del 1954, poi, la zona A è diventata definitivamente italiana.

« Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare »
(Dante Alighieri)
« Insomma, non chiedere altero su codest'argomento! »
(Dante Alighieri)

Attrattive turistiche

  • I vecchi.
  • La bora che spazza via cose, persone, animali...
  • Il lungomare di Barcola.
  • Le vecchiette che confabulano e si lamentano di tutto e tutti.
  • "Ciò, sempre sti muleti coi zaini sui autobus..."
  • I pazzi a piede libero.
  • Piazza Unità.
  • I truzzi di Piazza Oberdan.
  • ...dove sono finiti i punk di Piazza Oberdan?
  • ...e i metallari? Ah, non c'erano mai!
  • I razzisti che odiano gli sloveni del Carso.
  • Il castello di Miramare.
  • Il sentiero Rilke
  • Il castello di Duino
  • Il vino terrano
  • Le osmizze!
  • Il dialetto assai gentile
  • La gente sdraioni sull'asfalto a Barcola
  • Lo so io
  • Il frappè del Cremcaffè
  • Il fatto di essere una città di confine
  • Il mare (ma come, al nord si può andare al mare?!)
  • Il Carso
  • Le trincee del Carso
  • Le noghere (dove potreste rischiare di imbattervi in un ragazzo senza casco sun un Piaggio Bravo nero sgangherato armato di schioppo e buona volontà)
  • Le pastecreme
  • I panorami
  • I tramonti
  • L'aria che si respira (ma lontano dalla ferriera)
  • Zampolli a UneuroEVenti a Baleta!
  • Il Formaggino
  • Montegrisa (che da vicino fa cagare)
  • E Come dimenticarsi il Kuadrilatero (in motorino nei corridoi)
  • La Cava
  • La pista ciclabile della val rosandra che non si sa dove cominci realmente
  • Il Bire, dove la birra costa poco
  • Il molo Audace
  • La Galleria Sandrinelli e i "writers di smog"
  • Casa mia sfigata da cui non si vede il mare perchè c'è il castello di San Giusto davanti
  • La mia da cui non si vede il mare perché è in depressione rispetto ad esso (sono un'altro, non sono quello di sopra sofferente di schizofrenia)
  • Casa mia con la vista non-mare perchè è maledettamente girata verso la collina
Nane Bubez in persona: la maschera tradizionale della città di Trieste.

Personaggi celebri

  • Michete & Iachete: statue di bronzo che battono le ore sul campanon da almeno trenta secoli (immortali)
  • Umberto Saba: poeta undergrond dedito all'uso di droghe, molto popolare nella malfamata Via Cavana e sul lungomare (scomparso dopo un droga-party a Barcola)
  • Riccardo Illy: rampollo di una famiglia di industriali, gay e dedito - oltre che all'uso delle droghe e all'abuso di caffé - anche alla politica attiva (vivente, ma ancora per poco)
  • Luciano Bronzi: attore drammatico del Teatro Verdi, molto apprezzato dal pubblico colto e dalla critica asburgica (vivo e vegeto)
  • Italo Svevo (in arte Aron Hector Schmitz): rabbino ortodosso nella grande sinagoga di Via San Francesco, si dedicò in tarda età ai libri di cucina (defunto)
  • Angelo Cecchelin: il più grande attore comico dialettale di Trieste, noto per la frase "L'omo xe un vegetale perche' el vien zo dala simia, e la simia vien zo' del'albero" (morto prima della nascita)
  • Roberto Dipiazza: nato in Friuli ma triestino d'adozione fu un celebre cestista (era alto una scinca e un boton!), un ricco salumaio e, infine, sindaco di Trieste (defunto per un banale incidente domestico)
  • Willer Bordon detto Tex: anche se nato a Muggia, fu triestino d'adozione perché bazzicava sempre, da giovane, Piazza Oberdan assieme ai punk-bestia; in età matura si dette alla politica e arrivò in parlamento, diventando un famoso trasformista del sistema democratico (vivente per puro miracolo)
  • Pier Antonio Quarantotti Gambini: nato a Pisino d'Istria ma, anche lui, triestino d'adozione, fu apprezzato scrittore e poeta; famoso il romanzo L’onda dell’ incrociatore, che descriveva una grande battaglia navale - fra asburgici e cartaginesi - nel Golfo di Trieste (morto a Venezia, da cui il romanzo postumo del nostro La morte a Venezia)
  • Virgilio Giotti (in arte Virgilio Schönbek): viaggiatore di commercio - vendeva armi al terzo mondo - e poeta dialettale, noto per la raccolta La veciata sporcaciona la cagava soto 'l ponte (morto in un misterioso conflitto a fuoco in cità vecia)
  • Nane Bubez: maschera tradizionale triestina, il cui nome, in italiano, significa grossomodo stupido servo della gleba.

Curiosità

  • Famosa per la sua vita notturna in Slovenia, in Italia Trieste non combina una mazza.
  • I triestini sono tutti amicissimi dei friulani (se morti).
  • Viale XX Settembre è un covo fascista.
  • Il quartiere del Borgo Teresiano è in realtà un avamposto cinese.
  • Puoi scendere dal treno in stazione centrale e innamorarti, e sei fottuto.
  • E' noto che da anni ormai i piu importanti chirurghi del mondo si stano scervellando per trovare un modo per asportare questa pericolosa appendice dall'Itaglia prima che diventi peritonite.
  • Borgo San Sergio è il quartiere più degradato e pericoloso di Trieste, che tiene il posto del mitico South Bronx a New York.
  • La Jota è una tipica minestra triestina - fatta con i pregiatissimi capuzi garbi - dall'elevato contenuto calorico ed estremamente nutriente, che gli indigeni mangiano a mestolate.