Tomb Raider II: differenze tra le versioni

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Versione delle 17:25, 9 apr 2011

« eggghhh, prrrrr... »
(Winston, il maggiordomo ritardato petomane di Lara, in uno dei suoi discorsi più significativi.)
« Tu sei la mia guida, la mia chiave verso la prossima reincarnazione... »
(Un monaco Barkhang, nel vano tentativo di abbordare Lara.)

Tomb Raider II: Starring Lara Croft è il secondo capitolo della bicentenaria saga videoludica firmata Eidos, pubblicato nell'ormai lontano anno domini 1997, contemporaneamente all'ufficializzazione dell'esistenza dell'Area 51, e al quarto film su Alien, e vede nuovamente una ricca e viziata archeologa inglese alle prese con i suoi problemi di Disturbo di Accumulo di anticaglie ammuffite, e con la Mafia veneziana[1].

Trama

Ormai stanca di starsene tranquilla e buona a casa dopo aver rischiato di essere incenerita da una donna-pennuto all'interno di un vulcano brulicante di lava in un isola sconosciuta l'anno prima, Lara si interessa a una nuova[2] chincaglieria antiquata Made in China, il Punteruolo di Xian, e si fionda in Cina alla ricerca di questo pacchiano artefatto. Scalata qualche ripida collina quadrata e ucciso qualche tigre che ha avuto la sfiga di trovarsi nei paraggi, Lara si imbatte in un drappello di cloni di Tony Ciccione, e subito parte una sparatoria, dove Lara lì stecchisce tutti, per poi interrogarne uno mezzo ferito, che gli dà tutte le informazioni essenziali[3] di cui Lara ha bisogno e poi, intelligentemente, per non farle scoprire nulla, si avvelena e schiatta definitivamente. Con le informazioni ricavate senza fare praticamente nulla, Lara si dirige a Venezia in cerca di tale Marco Bartoli, boss mafioso anch'egli interessato al vecchio Punteruolo, e seguendo la direzione dei simboli del suo clan perfettamente in bella vista lungo tutto il Canal Grande[4], arriva fino al suo nascondiglio, un teatro fatiscente infestato da topi giganti idrofobi, dove trova, con una botta di culo allucinante, un disegnino accurato di tutti piani del mafioso, che tanto per rendere le cose ancora più difficili, scrive anche il punto esatto in cui sta svolgendo le ricerche, e lo lascia incustodito e sotto gli occhi di chiunque.

Lara non si fa scappare l'occasione un secondo di più, e si imbuca nel primo aereo appartenente al mafioso diretto sul luogo, ma viene colta in flagrante da due "dipendenti" di Bartoli, che gli danno ( solo ) una botta in testa e la scaricano su di una petroliera in alto mare, per mandarla a dormire con i pesci[5]. Inutile dire che la frigida tettona riesce a uscire dalla sua prigione come se nulla fosse, recuperare le sue armi, e sempre a gran botta di culo, farsi anche una chiacchierata con un monaco lì prigioniero per motivi ignoti, che mentre assiste, in esclusiva, allo strip tease di Lara, intenta ad infilarsi un'attillata muta da sub, gli rivela ulteriori informazioni riguardanti il Punteruolo e su come ottenerlo, ma sfortunatamente per il moanco, gli viene un colpo, di proiettile al cuore da parte di Bartoli, spuntato fuori da non si sa dove, che alquanto contrariato prende ad impallinare Lara, che tra giavolte, piroette e sparatorie, scappa e raggiunge un sottomarino giallo, con il quale esplora un relitto situato in fondo al mare, dove gli capita tra le mani una patacca cinese chiamata Serafo, che serve guarda caso ad aprire le porte di un luogo dove è custodito a sua volta un altra patacca di nome Talion, altro gingillo indispensabile per trovare il Punteruolo.

Su istruzioni del suddetto monaco, Lara si reca al monastero dei Barkhang, dei buddhisti addestrati per proteggere il Talion, ma totalmente incapaci di difendersi dalla loro stessa ombra, dove dovrebbe trovars il pataccone, ma essendo il monastero cinese, e quindi, fatto di materiale scadente dalla dubbia consistenza, il pavimento collassa, e Lara sprofonda per tipo quattro piani al di sotto della stanza, finendo in un labirinto senza fine.

Sopravvissuta Dio solo sa come a una simile caduta[6], Lara si fa strada tra claustrofobici cunicoli, mercenari, leopardi[7] ed improbabili yeti[8] dove tra trabocchetti, crepacci e meccanismi cervellotici, riesce a trovare, inciampandoci sopra casualmente, il suddetto pataccone, e ritorna alla Grande Muraglia, presso lo stesso portone dove si era ammazzato il mafioso, ci conficca sopra il Talion e lo apre[9]Template:Incostruzione

Personaggi

  • Lara Croft

Dopo qualche ( relativa ) miglioria al suo design tutto squadrato, che la rendeva molto simile a un Pinocchio con le tette piramidali, Lara se ne torna a zonzo per il mondo in cerca di vecchio ciarpame magico da buttare nello sgabuzzino di casa[10] sua.

  • Winston Smith

Il solito maggiordomo bicentenario di Lara. Sfortunatamente per questo essere quì invece, a differenza della sua padrona, egli non subisce nessun sostanziale miglioramento, se ne starà sempre per la casa a perseguitare Lara, emettendo di continuo peti e grugniti.

  • Don Marco Bartoli

Probabilmente uno dei nemici più stupidi e inutili di tutta la storia della saga, dopo quella checca isterica francese di Dupont, Bartoli è un boss mafioso con la fissa per gli oggetti cinesi magici che hanno la peculiarità di essere potenziali armi di distruzione di massa, ma totalmente incapace di occultare le tracce dei suoi loschi affari[11]

Curiosità

  • Lara, pur non facendo nulla, a parte saltellare a destra e a manca come una celebrolesa, riesce a ottenere tutte le informazioni ei suggerimenti a lei indispensabili per ottenere il Punteruolo, ritrovandosele tra le mani per puro caso.
  • I capelli di Lara hanno una ricrescita fulminea. Nel primo episodio i capelli non superavano le spalle, ed erano legati da una specie di crocchia. Nel secondo invece, ambientato tipo un anno scarso dopo, appare una treccia lunga circa un metro.
  • In una caverna isolata e a diverse centinaia di metri al di sotto della superfice, potrete star certi che la connessione di un computer portatile prenderà alla perfezione, e vi farà accedere alle Pagine Gialle, dove sarà possibile reperire l'indirizzo di un boss mafioso.
  • Se un violento boss mafioso organizza una spedizione segreta, la discrezione e un basso profilo sono l'ultima cosa di cui preoccuparsi. Anzi. Lascerà per mezza Venezia simboli del suo clan sparsi dappertutto, e in punti strategici che indicano l'esatta ubicazione del suo nascondiglio, dove tiene, totalmente incustodite, tutte le informazioni circa i suoi piani e le sue mosse.
  • Camminando flebilmente su dei vetri rotti potete stare tranquilli. Se ci correte sopra correte il rischio di ferirvi gravemente. Inciampandoci sopra si può morire impalati da essi, anche se questi sono spessi all'incirca 0,5 cm.
  • I topi a Venezia sono grossi come gatti[12], e possono essere altamente pericolosi, soli o in coppia che essi siano.
  • In Tibet una donna con addosso un paio di pantaloncini, una giacca da motociclista e degli anfibi può tranquillamente sopravvivere a un clima ostile senza riportare nemmeno un raffreddore.
  • Nelle acque delle grotte tibetane ( che misurano tipo -20° Celsius ) ci sono gli squali.
  • Sempre nelle suddette acque, Lara può nuotare senza correre il rischio di morire assiderata.
  • Naturalmente, come nel precedente episodio, è estremamente relativo il concetto di ferite e mortalità: che tu cada da quattro metri di altezza, venga colpito in pieno da un proiettile, oppure sbranato da un mafioso-dragone idrofobo, basterà un banale kit medico per scongiurare una morte certa.
  • Una schiera di mafiosi armati e corazzati di tutto punto non possono niente contro una donna sola, con addosso solo uno strimizzito accappatoio blu e un paio di pistole semi-automatiche.


Note

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  1. ^ Che però parla in simil dialetto siciliano.
  2. ^ Si fa per dire.
  3. ^ Nome, cognome e indirizzo di chi la sta braccando, senza rivelare altro perché potrebbe mettere nei guai il suo don...
  4. ^ Fare un livello con sessioni investigative più impegnative o almeno palesemente più credibili costava troppo.
  5. ^ Due sono le ipotesi: o erano omosessuali, o erano semplicemente dei coglioni, per farsi sfuggire l'occasione di dare una ripassata a una ragazza maggiorata in pantaloncini e top priva di sensi.
  6. ^ Merito delle sue tette in kevlar ?
  7. ^ Sì, leopardi dentro a delle catacombe.
  8. ^ Molto più simili a materassi Eminflex ritagliati a sagoma.
  9. ^ Quando avrebbe potuto risolvere tutto fin dall'inizio dell'avventura, piazzandoci sopra una dozzina di cariche di C4.
  10. ^ Che equivale per dimensioni a mezzo quartiere flegreo, escluso il giardino, il perimetro di addestramento e labirinto.
  11. ^ E meno male che è un mafioso...
  12. ^ Nemmeno fossimo in Asia Minore