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Da qui anche la denominazione di un'altra specie: la tartaruga greca armena, ''[[T.graeca armeniaca]]''
Da qui anche la denominazione di un'altra specie: la tartaruga greca armena, ''[[T.graeca armeniaca]]''


[[Occhiali]] sfoggiati da una [[attrice]] del [[cinema]] tra le due guerre, Avv3lenata del Tronto , che doveva la sua [[fama]] più all'essere l'[[amante]] di un famoso [[pittore]] che alle sue interpretazioni.
[[Occhiali]] sfoggiati da una [[scrittrice]] rinomata tra le due guerre, Avv3lenata del Tronto , che doveva la sua [[fama]] più all'essere l'[[amante]] di un famoso [[pittore]] che alle sue pubblicazioni.
[[Attrice]] che amava circondarsi di questi bizzarri animaletti.
[[Scrittrice]] che amava circondarsi di questi bizzarri animaletti.


==Anedottica==
==Anedottica==

Versione delle 12:07, 10 gen 2007

Tartaruga

Forma simbiotica sviluppatasi tra una sottospecie di rospo smeraldino ed un mollusco bivalve del genere Carapax volgarmente chiamato carapace.

Dallo studio di alcuni reperti fossilizzati si suppone che questi batraci, per non rimanere schiacciati dai cingoli dei panzer durante le esercitazioni della Wehrmacht nelle paludi del basso Reno, impararono a rifuggiarsi nella corazza di questo robusto mollusco che aderendo al corpo dell’anfibio con una ventosa ne assicurava adeguata difesa ricevendo in cambio la possibilità di spostarsi in località più amene e solatie al costo di un enorme dispendio di energie da parte dell’anfibio. Da qui l’andamento greve e lento.

L’etimologia di Carapax è molto dibattuta ma i più la fanno risalire alla tranquillità ottenuta con tale protezione dal rospo a spesa di molta fatica, quindi presumibilmente da cara pax, cara pace.

Tuttora in tedesco la tartaruga è chiamata Landschildkröten, letteralmente “Rospo di Terra con Scudo”. In italiano il nome deriva da un tipo di occhiali che ricordano la colorazione del carapace, gli occhiali di Tartaruga, rinomata stilista di origine greco-armena, Constantina Tartaroughis.

Da qui anche la denominazione di un'altra specie: la tartaruga greca armena, T.graeca armeniaca

Occhiali sfoggiati da una scrittrice rinomata tra le due guerre, Avv3lenata del Tronto , che doveva la sua fama più all'essere l'amante di un famoso pittore che alle sue pubblicazioni. Scrittrice che amava circondarsi di questi bizzarri animaletti.

Anedottica

Ai riguardi delle curiosa denominazione scientifica della tartaruga di Hermann, la T. hermanni hermanni c’è da riportare un aneddoto.

Quando la comunità scientifica tedesca prese atto delle importanti scoperta dello zoologo dott. Hermann, venne il momento di registrare la denominazione scientifica della forma simbiotica.

L’università di Lipsia , luogo deputato a tale compito, aveva come addetto a tale funzione un omino con gravi lesioni all’udito causate dal fragore dei bombardamenti Alleati sulla città. Quando il dott.Hermann dettò il nome che doveva dargli imperitura fama, il sordastro comprese da prima Harmann, poi Haltmann, indi Hendmann, finché lo scienziato spazientito e reso pavido dal suono delle sirene di un allarme antiaereo gridò a squarciagola << HERMMANNI!! HERMANNI!!>>.

Il solerte impiegato registrò con teutonica precisione quanto udì e da lì questo strano nome ripetuto.

Diffusione della specie

Quando i fanti delle Sturmtruppen si avvidero che la forma del carapace ricordava il loro caratteristico elmetto adottarono le tartarughe a loro mascotte portandole seco come portafortuna. A ciò si deve l'enorme diffusione avuta dalla specie durante la Seconda Guerra Mondiale nei territori invasi dalle orde germaniche.