Stadio: differenze tra le versioni

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[[File:Rivolta.jpg|thumb|Una classica festa allo stadio.]]
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Versione delle 19:07, 31 mar 2010

Una classica festa allo stadio.

Lo stadio è una struttura architettonica in cui non vige alcuna legge.

Nato con l'intento di rappresentare eventi calcistici, successivamente è diventato un luogo in cui ogni domenica gruppi di ultrà entrano e decidono quello che cazzo gli pare, in barba alle leggi dello Stato Italiano. La situazione all'interno dello stadio la domenica è alla stregua di Guantanamo e Abu Ghraib.

Di stadio ce n'è almeno uno in ogni grande città, ma se ne trova uno anche nei centri più piccoli. Durante la settimana sono utilizzati dal comune per eventi sportivi o culturali, come i concerti, oltre che per nascondere le armi che serviranno la domenica. La domenica lo stadio viene invaso dai tifosi della squadra di calcio locale, contro cui le leggi dello stato nulla possono fare. All'interno i diversi gruppi di tifosi organizzano sagre, rave, vendita di sostanze stupefacenti, furti con scasso, rapine a mano armata, bombardamento con bombe al fosforo e molto altro. In alcune domeniche dell'anno c'è anche un mercatino delle armi usate.

Può sembrare assurdo ma la legislazione italiana non consente alcun tipo di intervento contro i reati che si perpetrano all'interno degli stadi. Non è un caso difatti che ogni domenica le tifoserie ritornano impunite a commettere rapine e omicidi: tanto sanno già che non succederà nulla. D'altronde lo stato non ha alzato un dito contro le tifoserie che assediarono le stazioni di polizia dopo l'omicidio di Gabriele Sandri, figurarsi se i poliziotti hanno la voglia di arrestare gente che dopo 5 minuti sta già fuori a lanciare petardi.

Lo stadio è inoltre considerato zona franca e non può essere invaso da un paese straniero, proprio come la Svizzera, né dalle forze dell'ordine.