Mahatma Gandhi: differenze tra le versioni

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In [[India]] Gandhi è stato riconosciuto come [[padre]] del [[razzismo]], [[madre]] dell’odio fra i popoli e figlio di [[puttana|buona donna]] e il giorno della sua nascita è lutto nazionale.
 
Gandhi nasce a Puobastàr, una città sita al centro del deserto di Thar, dove la risorsa principale era la [[pesca]] ed il [[turismo]], quindi facevano tutti la [[fame]]. La sua [[famiglia]] apparteneva alla comunità dei pescatori (il nome Gandhi significa "pescivendolo") e il padre di Gandhi, Paolo Gandhi, si arrangiava a pescare nei tombini. Un giorno il padre, avvicinandosi col figlioletto ad una donna incinta, gli indicò il pancione e disse al figlio: ''Vedi? Lì dentro c’è tua moglie!''<br/>
 
E infatti dopo aver frequentato le [[scuola|scuole elementari]], Gandhi prende in sposa all'età di 13 anni con un [[matrimonio]] combinato (secondoMahsturba la tradizione [[indù]]) Masturba GandhiVajinah, di 6 anni più piccolopiccola di lui; Gandhi si lamenterà molto per questa usanza assurda dei matrimoni infantili ma rinuncerà alcambia dialogoidea quando sapràscopre che il [[padre]] aveva una relazione extraconiugale con un [[embrione]] di 5 mesi.<br/>
Su consiglio di un [[vecchio]] [[amico]] di famiglia Gandhi, che all'[[età]] di 17 anni aveva già figliato come una [[lontra]] del [[Borneo]], parte per studiare da [[avvocato]] presso la prestigiosa [[Oxford]] University di Cambridge. Considerata l'impossibilità di rispettare i precetti induisti in [[Inghilterra]] (la preghiera in [[moschea]], l’uso del [[turbante]], dormire su di un letto chiodato, camminare sui [[carboni ardenti]] dopo essersi spalmato d’aglio nelle notti di [[Luna|luna piena]], suonare il [[piffero]] per svegliare un crotalo in un cesto di paglia) la sua casta si oppone alla partenza. Gandhi decide di partire lo stesso, e per questo gli vengono tolti due punti dalla [[patente]] e viene giudicato un fuori [[casta]] dal capo della sua comunità, il [[Castoro]].<br/>
 
A [[Londra]] Gandhi si adatta perfettamente alle abitudini inglesi, vestendosi con bombetta e [[cappello]], mangiando nei [[fast-food]], [[rutto|ruttando]] e ubriacandosi di [[birra]] nel tardo pomeriggio.<br/>
Su consiglio di un [[vecchio]] [[amico]] di famiglia, Gandhi, che all'[[età]] di 17 anni aveva già figliato come una [[lontra]] del [[Borneo]], parte per studiare da [[avvocato]] presso la prestigiosa [[Oxford]] University di Cambridge. Considerata l'impossibilità di rispettare i precetti induisti in [[Inghilterra]] (la preghiera in [[moschea]], l’uso del [[turbante]], dormire su di un letto chiodato, camminare sui [[carboni ardenti]] dopo essersi spalmato d’aglio nelle notti di [[Luna|luna piena]], suonare il [[piffero]]) per svegliare un crotalo in un cesto di paglia) la sua casta si oppone alla partenza. Gandhi decide di partire lo stesso, e per questo gli vengono tolti due punti dalla [[patente]] e viene giudicato un fuori [[casta]] dal capo della sua comunità, il [[Castoro]].<br/>
Ritorna in India nel [[1925]] e una volta sbarcato a [[Bombay]] un comitato di benvenuto presenziato dal sindaco gli appende una corona di fiori al collo e gli dice che la [[madre]] è [[morte|morta]] di raffreddore tra atroci sofferenze; in effetti nell’India di allora le condizioni igieniche facevano addirittura più schifo di quelle di oggi e già nascere vivo era come sbancare al Totip. Il [[padre]] morirà due anni dopo per una sepsi dovuta ad una gamba in cancrena per colpa di un’[[unghia incarnita]]. Funestato da questi lutti e confortato solo dall’affetto del fratello Mandi Gandhi, noto [[viados]] dei quartieri ricchi di Bombay, il Mahatma inizia ad esercitare la professione di avvocato apprendendo il diritto incivile indiano.<br/>
A [[Londra]] Gandhi si adatta perfettamente alle abitudini inglesi, vestendosi con bombetta e [[cappello]], mangiando nei [[fast-food]], [[rutto|ruttando]] e ubriacandosi di [[birra]] nel tardo pomeriggio.<br/>
 
Ritorna in India nel [[1925]] e una volta sbarcato a [[Bombay]] un comitato di benvenuto presenziato dal sindaco gli appende una corona di fiori al collo e gli dice che la [[madre]] è [[morte|morta]] di raffreddore tra atroci sofferenze; in effetti nell’India di allora le condizioni igieniche facevano addirittura più schifo di quelle di oggi e già nascere vivo era come sbancare al Totip. Il [[padre]] morirà due anni dopo per una sepsi dovuta ad una gamba in cancrena per colpa di un’[[unghia incarnita]]. Funestato da questi lutti e confortato solo dall’affetto del fratello Mandi Gandhi, noto [[viados]] dei quartieri ricchi di Bombay, il Mahatma inizia ad esercitare la professione di avvocato apprendendo il diritto incivile indiano.<br/>
 
[[File:Gandhi-Hitler.jpg|thumb|250px|Gandhi e [[Adolf Hitler|Hitler]].]]
Viaggia molto: [[Nepal]], [[Birmania]], [[Pakistan]], [[Las Vegas]]. In [[Sudafrica]] si fa promotore dell'''[[apartheid]]'' picchiando a [[sangue]] diverse minoranze di colore. A tal proposito ci sono diversi aneddoti: un giorno in un tribunale di ''Durbans'', la capitale del [[dentifricio]] mentolato, un magistrato di colore chiede a Gandhi di togliersi il turbante. Gandhi, per tutta risposta, aggredisce il [[giudice]] a colpi di stampella. Si fa anche espellere da un [[treno]] a ''Pietzemerditzburg'', per molestie e frasi oscene ad una [[suora]] di 66 anni. Nei successivi 5 anni Gandhi viene espulso anche:
 
*dal circolo degli avvocati, per aver proposto ad una sua cliente pagamenti in natura.
*dalla moschea di ''Fahmmoc’ Ammammth'', per detenzionespaccio di materiale [[pornografia|pornografico]] durante l’ora della [[preghiera]].
*dal [[mercato]] di ''AccattatevilleAkkattateville'', per aver rubato una scatoletta di [[tonno]] e 2 pacchi di Cipster.
*dall’[[aereoporto]] di ''Sperdiparthìr'', dove viene trovato in possesso di cinque grammi di [[marijuana]], un [[Kalashnikov]] e un [[deodorante]] spray al [[cocco]]. In seguito gli venne concesso di partire solo dopo aver consegnato il deodorante.
Nel frattempo Gandhi passa da un lavoro all’altro: [[barman]], [[dj]], pilota nelle corse clandestine, ballerino di [[lap-dance]], [[paracadutista]], [[ragioniere]]. Ma da ogni lavoro riesce a farsi licenziare, a causa del suo comportamento violento e della sue idee xenofobe.<br/>
 
Trovatosi da un giorno all’altro in mezzo a una strada Gandhi vive di piccoli furti e rapine. Nel [[1928]] si compra anche una [[Vespa]] per poter far gli [[scippo|scippi]] e nel [[1930]] fonda il ''Partito Nazionalsocialista fondamentalista indiano'' (Forza India) in cui si inneggiava alla superiorità della razza indiana sulle altre razze: il simbolo del partito era [[Shiva]] che schiaccia un dissidente con uno dei suoi tanti [[piedi]].<br />
In quello stesso anno conosce [[Adolf Hitler]] e stringe con la [[Germania]] un patto di non belligeranza, ''l’Asse Bombay-Berlino'', in cui le due potenze si impegnavano a scendere in [[guerra]] come alleate in caso di necessità e a prestarsi i giochi per la [[Wii]] almeno due volte a settimana.
 
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==Le prime provocazioni==
[[File:Gandhi foto segnaletica.jpg|left|thumb|250px|Gandhi in una foto segnaletica della [[polizia]] di Bombay.]]
Nel [[1931]] il Congresso Indiano sfida per la prima volta l'Impero inglese con un boicottaggio di tutte le merci britanniche, proposto dall’amico ''Bandjerja Suppherilculoh'', e Gandhi vi aderisce. L'anno successivo si arruola volontario come barelliere nella guerra contro gli [[zulu]]: al suo ritorno dalla guerra promulga una nuova legge, di chiaro stampo [[razzista]], che obbliga i negri residenti in India ad essere schedati.<br />
È l’inizio delle [[razzismo|persecuzioni razziali]] in India.<br/>
 
Fedele alla sua teoria della ''satyagraha'' (la discriminazione violenta), all'''Empire Theatre'' di Giovannesburg Gandhi effettua una delle sue famose spedizioni punitive andando a spruzzare del disinfettante sulle famiglie di colore.<br/>
Nel [[1932]], durante la sua prima prigionia, Gandhi legge il libro ''Disobbedienza incivile'' di Henry David Thoreau, i saggi di [[Joseph Goebbels|Goebbels]], e 5 numeri di [[Topolino]] e fa diversi [[puzzle]]. L'anno successivo inizia una corrispondenza con [[Lev Tolstoj]] che durerà finché Tolstoj non si romperà il [[cazzo]] di rispondergli, togliendolo perfino dai contatti del [[messenger]].
 
==La marcia del sale==
Nella sua protesta contro [[tutto]] e [[tutti]] Gandhi incita il popolo indiano a non pagare la [[tasse|tassa]] sul [[sale]] e il [[canone RAI]]. Dopo aver messo in valigia [[calzini]], [[mutande]], [[giarrettiera]], un [[kimono]] e la sua preziosa collezione di incudini d’epoca, il Mahatma si mette in viaggio verso le saline, alla testa di una fiumana di gente che lo seguiva, chi per avere il sale, chi perché lo aveva scambiato per una [[guida turistica]]. Le saline erano sorvegliate da due militari armati di mitraglia e da un agente della Cattolica assicurazioni, ma ciò nonostante Gandhi riesce a penetrare all’interno delle saline e a condire alcuni cibi precotti che si era portato da casa.<br />
La famosa marcia sul sale diede poi il via ad una lunga serie di boicottaggi:
 
*la marcia del [[pepe]]
*la marcia dello [[zenzero]]
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==L’indipendenza violenta dell’India e la marcia su Delhi==
 
Nel [[1933]], di ritorno da Las Vegas con 2 prostitute minorenni, Gandhi pronuncia un sentito discorso al popolo indiano sulla necessità di liberare l’India dal dominio britannico:
 
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Il discorso si conclude con Gandhi che visibilmente esaltato dalla folla spacca la sua [[chitarra elettrica]] contro gli amplificatori.
Il [[22 aprile]] dello stesso anno, appena uscito dal [[barbiere]] sotto casa, Gandhi annuncia la ripresa della campagna antisemita. Inizia così la celebre Marcia su Delhi che partìparte da ''Duephàll'' edcon era direttaarrivo a Nuova Delhi. Però siccome Gandhi era talmente cagionevole che quando andava in [[campeggio]] dormiva nella tenda a ossigeno, egli si fermò nei pressi di ''Fhatigaat'', raggiungendo poi il resto del corteo in [[taxi]].<br/>
 
Questa campagna, una delle più ridicole della storia dell'indipendenza violenta dell'India, ebbe un tentativo di resistenza da parte del governo indiano, che, però, essendo povero, poteva contare solo su 10.000 soldati armati di armi biologiche: avevano tutti la tubercolosi; quando i rivoltosi li attaccavano, loro si difendevano [[sputo|sputando]]. Dopo un’accanita battaglia a colpi di secrezioni infette, le truppe di Gandhi ebbero la meglio perché meglio malate. Conquistata la capitale, il sanguinario leader degli indiani pronunciò un accalorato discorso sulla necessità di perseguitare le minoranze etniche e religiose, ree di minare la continuità della pura razza indiana. Poi aggiunse: <br/>
{{quote|Ho conquistato la capitale dell’India: voglio vedere se adesso mi fanno fare ancora la fila alle poste!}}<br/>
 
{{quote|Ho conquistato la capitale dell’India: voglio vedere se adesso mi fanno fare ancora la fila alle poste!}}<br/>
 
In realtà la marcia su Delhi rappresentò un momento molto significativo per il dittatore indiano, che scriverà frasi dense di profondi significati sul suo [[diario]]. Ecco le più importanti:
 
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