Mahatma Gandhi: differenze tra le versioni
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→Il viaggio attraverso l'India
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Nonostante questi piccoli inconvenienti Gandhi è oramai il leader indiscusso dell'India, il [[padre]] della Nazione, il "Mahatma", il quinto dei [[Beatles]], il dittatore sanguinario che tutti gli indiani volevano avere per sentirsi dire cosa dovevano fare.<br />
Nel 1938 al suono dello slogan ''"Mahatma Gandhi rulez"'', egli indice nella provincia di Bardoli la "disobbedienza totale", con l'obiettivo, in caso di successo, di estenderla successivamente a tutta l'India, arrivando fino al rifiuto di pagare le tasse, facendo dell’India una specie di paradiso fiscale, come [[Montecarlo]], [[Malta]] e [[Arcore]].
Inizia a scrivere la sua autobiografia ''"Se m’incazzo io...."'', il secondo libro più venduto di sempre dopo la biografia di [[Rocco Siffredi]]. Gandhi abbandona per un anno la scena politica e decide di passare l'intero anno in silenzio e raccoglimento. Viene visto però ballare la lambada su una piazzola di sosta nei pressi dell’autostrada per Bombay, ma non ci sono fonti ufficiali per quest’episodio solo una dichiarazione postuma di Gandhi che affermerà: ''sì, adoro il movimento di bacino''.<br />
Alla fine del suo viaggio attraverso l'India scriverà sul suo diario: ''non c’è nemmeno un Autogrill in questo cazzo di paese!''
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