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Drago: differenze tra le versioni
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[[File:Paolo Uccello San Giorgio e il drago.jpg|right|thumb|250px|Un cavaliere qualsiasi, una donzella e un drago che sta per vomitare.]]
Tracce dei draghi si riscontrano già ai tempi di [[greci]] e [[latini]]. Il [[Plinio|Vecchio]], durante il suo [[safari]] in [[Africa]], li descriveva come dei serpentoni mangiatori di elefanti.
Nel [[Medioevo]] i draghi erano creature assai comuni; questo causava gravi problemi alle povere persone, che ritrovavano incendiati i tetti di paglia delle loro case a causa del fiato [[Eufemismo|non proprio fresco]] di questi ultimi. Inoltre tendevano a causare smog da flatulenze e a sommergere interi campi coltivati con i loro escrementi. Nonostante questo fenomeno risultasse utile per la concimazione, non si trovava un luogo adatto in cui stendere i panni, la gente era infastidita dall'odore terrificante che le feci sprigionavano e qualche bambino tenero e paffuto era stato disperso nei boschi dalla potente ventata causata dal drago.▼
▲Nel [[Medioevo]] i draghi
Purtroppo un giorno alcuni cavalieri [[San Benedetto|benedettini]], in ritorno dalle [[crociate]], decisero di spacciarsi per [[Santi]] e liberare le città sommerse dal letame di drago. Anche se, in verità, non fecero altro che depredare i draghi di tutti i loro tesori e portarli a [[Papa|Sua Emminenza]]. Spesso accadeva di dover liberare anche una principessa, a patto che non fosse già stata divorata dal drago o nella peggiore delle ipotesi struprata in malo modo. Così il numero dei draghi si ridusse drasticamente. I pochi rimasti decisero di sparire dalla circolazione.
Nonostante tutto i draghi oggi dominano il mondo dei media. E' praticamente impossibile finire un videogioco senza uccidere un drago o giungere alla fine di un film senza che vi sia qualche riferimento esplicito a un rettile sputafuoco.
[[File:Drago2.jpg|right|thumb|200px|Un drago in tutta la sua ferocissima potenza selvaggia]]
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