Comunione e Liberazione: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Separati_alla_nascita.jpg|left|thumb|200px|Dagoberto Giussani e Tinto Brass. Senza sigaro non li distingue nemmeno la madre.]]
 
Altro feticcio molto comune è la statuina da presepe del Jus. E’ completa di letto d’ospedale e di nerboruto infermiere gaudente con tanto di clistere da 1,5 litri di acqua santa mista a bava del Jus. Metterla nel presepe provoca palpitazioni e lacrime di sangue alla statuina della [[Madonna]], eiaculazione precoce a San [[Giuseppe]], terrore ed alopecia nel Bambin [[Gesù]], i Re Magi diventano bianchi e si fanno furbi andando a giocare Oro, Incenso e Mirra a Montecarlo in compagnia di tre puttane, le pecore perdono il vello e si mettono a inculare i pastorelli sardi all’urlo di “Yu-huu il contrappasso!”.
 
Per onor di verità, Don Giussani ha fatto un’azione degna di lode nella sua vita: è morto. A tale evento, tutti i più devoti Ciellini, (tra cui tutti i professori Ciellini di tutte le materie istituiti per distorcere in chiave cattolico-selvaggia le più discipline, per plagiare le menti e per fare più favoritismi possibile a tutti gli allievi affiliati) si sono trasferiti in massa a celebrare le esequie. Era l’occasione buona per buttare una grossa bomba in Piazza Duomo a [[Milano]] per fare un po’ di ordine, ma il Governo Svizzero se l’è fatta sfuggire. L’unica conseguenza dell’allegra scampagnata c’è stata per gli allievi dei suddetti Prof., lasciati nelle rispettive aule a non fare un cazzo. Sagace la battuta di uno di questi giovincelli: “Giussani dovrebbe morire tre volte la settimana”.
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