Milano: differenze tra le versioni

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Il tipico "accento da pianerottolo" che contraddistingue tutti i milanesi trova la sua massima celebrazione linguistica nel ''Eh, va beh...''; tale locuzione dovrebbe servire a esorcizzare tutto: dalle ammaccature sulle portiere alle convalescenze, fino alle morti più atroci e inimmaginabili.
[[File:Guido Nicheli 2.jpg|left|thumb|280px|[[Guido Nicheli]]: un esemplare di milanese di razza purissima (anche se è nato a [[Bergamo]] e questo fatto rappresenta un [[mistero]] della fede della milanesità).]]
La maggior parte degli abitanti è costituita da immigrati provenienti da Napoli, Reggio Calabria, Barletta, Trani e BarlettaBisceglie, da albanesi, [[Moldavia|moldavi]], andorresi, bulgari, rumeni, congolesi, fino a zairesi e zerbinigianesi, tutti insieme appassionatamente. Essi sono iperattivi perché sono a conoscenza del fatto che i trans locali di cui sono implacabili clienti in qualche modo vadano pagati: ecco spiegato dove finiscono i soldi degli evasori fiscali.
 
Il milanese è noto come instancabile lavoratore. I più attivi di tutti sono i noti [[Umberto Bossi]], celebre giocatore di [[briscola]] e in seguito politico da osteria, e [[Roberto Maroni]], instancabile suonatore di [[scoreggia|strumenti a fiato]]. Essi infatti iniziarono a lavorare assiduamente come leccatori di francobolli alla tenera età di soli 78 anni. Invidiosi del [[fancazzismo]] napoletano si diedero allora alla [[politica]] attiva raccogliendo al seguito la classe produttiva del Nord, Sud se partiamo da [[Palermo]], ovvero statali, evasori, politici falliti, razzisti e terroni rinnegati. Vale a dire gli odierni milanesi.
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