Iginia Boccalandro: differenze tra le versioni
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affibbiandole inoltre l'affettuoso soprannome di ''la [[Foca]]'' per via dell'aspetto simile a un'[[otaria]] spiaggiata e del vezzo di mangiare il [[pesce]] direttamente dal secchio. Prima della gara si verifica inoltre un curioso siparietto al momento delle misurazioni ufficiali, alle quali la venezuelana risulta più alta di 7 cm e cinque [[chilogrammo|chili]] più leggera rispetto a Nagano, misure poi rettificate procedendo all'utilizzo di una [[pesa]] per [[autoarticolato|autoarticolati]] e al taglio delle [[unghia|unghie]] dei [[piedi]].
Nella discesa olimpica, a causa di un cedimento dei [[pattini]] dello slittino che la costringe a prender parte alla gara su una lastra di [[lamiera]] montata su [[cingoli]], la Boccalandro si rende protagonista di una partenza a [[razzo]]: alla prima curva, infatti, decolla verticalmente insieme al suo mezzo, che verrà ritrovato nei pressi dell'[[Area 51]] e interpretato come un segnale proveniente da una [[galassia]] lontana, cui la [[NASA]] risponde spedendo nello [[spazio]] un [[carrello]] della spesa. La venezuelana, invece, si schianta nel mezzo del [[Grand Canyon]] creando al suo posto una spianata dove oggi sorge una [[discarica]] di scorie [[radioattività|radioattive]] a lei intitolata.
==Le sue epiche gesta==
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