Amedeo Modigliani: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Amedeo Modigliani, Ritratto di Leopold Zborowski.jpg|thumb|''Ritratto di Leopold Zborowski'', [[cagno]] di [[whisky]] su tela, collezione privata.]]
Modigliani nacque nel [[1884]] a Livorno in un ambiente intellettualmente vivace: la madre si occupava di traduzioni e critica letteraria; il padre era un appassionato cultore della filmografia di [[Jenna Jameson]].<br />Fin dall'adolescenza fu afflitto da gravi problemi di salute, tanto che in famiglia presero la simpatica abitudine di scommettere su quando avrebbe tirato le cuoia. A quattordici anni si ammalò di [[tubercolosi]], restando per mesi tra la vita e la morte. In questo periodo maturò una grande passione per il disegno, suscitando l'ammirazione di amici e parenti. In realtà i suoi disegni facevano cagare a spruzzo, ma non era cosa da dire a un ragazzino [[tisi|tisico]]. Negli anni seguenti contrasse:
 
*il [[tifo]], diventando [[Ultras|capoultrà]] delle Brigate AutononeAutonome Livornesi;
*il [[vaiolo]];
*la [[varicella]];
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Dopo una breve militanza nei [[Macchiaioli]], un gruppo di artisti che dipingeva le proprie tele per mezzo di [[polluzione notturna|polluzioni notturne]], Modigliani andò a studiare a [[Venezia]], dove ottenne soltanto di farsi cacciare dall'[[Heineken Jammin' Festival]] per condotta indecorosa.<br />Nel [[1906]] si trasferì a Parigi, dove si guadagnò da vivere disegnando ritratti per i turisti e picchiando quelli che non volevano comprarli.
 
Influenzato dai [[cubismo|cubisti]] e soprattutto dalle [[cubista|cubiste]] che affollavano [[Montmartre]], Modigliani sviluppò uno stile pittorico innovativo e originalissimo, fatto di volti stilizzati, tonalità vellutate e di [[monte di Venere|monti di Venere]] schiaffati in faccia all'osservatore. Nel [[1917]] Modigliani tenne la sua prima mostra personale. Il capo della polizia di Parigi rimase scandalizzato per l'immoralità delle opere e per il fatto che nel [[buffet]] mancassero le tartine al [[salmone]], e condannò Modigliani a sedici ore di lavori socialmente utili, ossia urlare: "''Zozzoni!''" alle coppiette che si appartavano al [[Bois de Boulogne]].
[[File:Ubriaca.JPG|thumb|left|250px|Jeanne Hébuterne in posa per Modì.]]
Nello stesso anno Modigliani conobbe l'amore della sua vita:, [[Jeanne Hébuterne]], pittrice e modella, che posò per lui in decine di ritratti e in un video [[softcore]] oggi reperibile su [[Youjizz]]. I due ebbero una figlia, che chiamarono Gianfilippo (Modigliani non era molto bravo a capire il [[sesso]] dei neonati).
Alle goiegioie familiari faceva però da contraltare l'insuccesso lavorativo. Modigliani continuava a proporre nuovi dipinti, ma il pubblico lo snobbava e i giornali si occupavano di lui solo per le sue vicende giudiziarie: arrestato cinque volte per [[atti osceni in luogo pubblico]], si giustificò in fase di processo dicendo: "''È stato un venerdì impegnativo.''"<br />Non essendo riuscito ad affogare la [[suocera]] nel [[bidet]], cercò allora di affogare i dispiaceri nelle droghe. È comprovata la sua dipendenza dall'[[eroina]], dall'[[LSD]] e dalle [[musicassetta|musicassette]] di [[Alizée]]. Per dimenticare i suoi fallimenti, intensificò la sua attività di [[alcolista]]. La terapia funzionò: una mattina si svegliò e si rese conto di non ricordare niente.<br />Fu così che scoprì di avere l'[[morbo di Alzheimer|Alzheimer]].
 
Modigliani morì a soli trentacinque anni schiacciato dal basculante del proprio [[garage]], durante un maldestro tentativo di ballare il [[limbo]]. Cinque minuti dopo la sua morte venne innalzato a genio dell'arte mondiale e i suoi calzini sporchi vennero battuti all'asta per circa 200 milioni di [[dollari]].
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[[File:Testa femminile di Modigliani.jpg|thumb|Testa femminile di Modigliani, vincitrice nel [[1916]] della prima edizione del premio ''Ero capace anch'io''!]]
*Sette paia di stivali.
*Lo scheletro di un tifoso del [[Associazione Calcio Pisa 1909|Pisa]].
*Un'[[Alfa Romeo Alfasud|Alfasud]] 4 porte.
*La confessione scritta di [[Pietro Pacciani]].
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