Utente:Lanciacoriandoli/Sandbox: differenze tra le versioni

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===Il grande ritorno===
Alla fine, dopo vent’anni di mondiali, una casalinga romena si rende conto, facendo zapping in televisione<ref>Pur essendoci in realtà un solo canale in tv.</ref>, inciampa nella partita [[Belgio]]-[[El Salvador]], e si domanda che cosa fosse quella cosa che stavano trasmettendo sulla televisione nazionale. Dopo ricerche approfondite, si scopre che si trattava di calcio, e scavando un po’ più in profondità le autorità romene scoprono che si trattava del Mondiale in [[Messico]] del [[1970]]<ref>Non c’è da meravigliarsi della lentezza delle indagini, un romeno che si rispetti trascorre almeno la metà dell’anno tra sbornie e dopo sbornia.</ref>. {{S|Il Dittatore Massimo}} presidente della repubblica [[Nicolae Ceausescu]], avvisato della scoperta, incarica il ministro per la propaganda e glorificazione del leader, Anton Cipollescu, di indire una campagna incaricata di magnificare le capacità balistiche dei calciatori romeni. In una dichiarazione del 1970 Ceausescu dichiarò:
 
{{Cit2|Possiamo vincere il torneo, farci un bel burrito, mettere le strisce pedonali, ed essere a casa prima della sagra della cipolla a Bucarest.|Ceausescu su mondiale in [[Messico]] nel [[1970]]}}
 
Quello che Ceausescu non aveva considerato però è che durante la grande crisi una nazionale di calcio romena non era più esistita. Dunque si affaccia alla finestra, e spedisce in [[Messico]] i primi 23 tizi che gli capitano sotto gli occhi. L’esperienza al mondiale, sorprendentemente, non si rivela affatto un successo, con i tricolori che non riuscirono a superare un girone comunque ostico, composto da [[Marocco]], [[Israele]] e Nazionale Magistrati. Per la vergogna, il Padre della Nazione, fece spezzare le gambine ai 23 malcapitati, che non avevano mai dato un calcio al pallone in vita loro, e decise di smantellare la Nazionale.
 
===La generazione d’oro===
Fortunatamente quel porta sfiga di [[Ceausescu]] è stato fatto fuori, a [[Natale]] peraltro, in pieno spirito natalizio, nel [[1989]], e subito la Nazionale di calcio della Romania ricomincia a sognare, qualificandosi alle fasi finali del [[Mondiali di calcio Italia 1990]], in Italia, mondiale entrato nella storia per essere l’unico nel quale a prevalere non è stato il paese ospitante<ref>Sudafrica 2010 non fa testo</ref>. Si tratta questa della cosiddetta generazione d’oro della Romania, termine questo che sbeffeggia i limiti evidenti che pure questa generazione di {{citnec|campioni}} ha. Di seguito sarà riportata la formazione tipo della Romania [[1990]]-[[1994]]:
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