Rutger Hauer: differenze tra le versioni

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=== Blade Runner ===
 
Nel [[1982]] Hauer azzecca la parte che lo consacra come alienato mentale agli occhi del mondo. [[Ridley Scott]] lo vuole in ''[[Blade Runner]]'' nel delicato ruolo di inserviente della mensa; Hauer minaccia di schiacciargli gli occhi con i pollici e ottiene la parte di Roy Batty, l'ambiguo [[replicante]] che uccide il suo creatore perché gli ha dato una vita di breve durata ma ricca di [[mestruazioni]]. È sua la famosa [[supercazzola]]:
 
{{quote|Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.|}}
 
Hauer la improvvisa completamente sbronzo di vov, e con un'ingombrante [[batteria]] da auto conficcata nel culo per meglio entrare nella parte.<br />''Blade Runner'' ha avuto un enorme successo tra i [[nerd]], totalizzando un incasso globale di oltre 25 [[euro]] (si sa che i nerd scaricano i film da internet) e ottenendo diversi premi, tra cui un [[Saturn Award]] per la Miglior Faccia da Cazzo a Rutger Hauer e un [[Premio Oscar]] per la Miglior Imitazione di [[Indiana Jones]] a [[Harrison Ford]].
 
Il film è stato più volte rimaneggiato e tagliato in alcune sue parti; la versione finale uscita nel [[2007]] è convertita in digitale ed è l'unica a mostrare alcuni dietro le quinte, tra cui la scena in cui Hauer brucia le ragadi anali di Harrison Ford con un sigaro.
 
=== Ladyhakwe ===
 
Hauer si cimenta anche nel genere cappa e spada in ''Ladyhawke'', con [[Matthew Broderick]] nella parte del Topo e [[Michelle Pfeiffer]] in quello della topa. È la contrastata storia d'amore tra una principessa e un cavaliere, trasformati a causa di un sortilegio in una donna falco e in un uomo zerbino.<br />''Ladyhawke'' ha il grande pregio di non strizzare l'occhio allo spettatore con il solito lieto fine telefonato: il film si chiude con Hauer e la Pfeiffer, finalmente riuniti, che si dirigono verso un futuro sereno cavalcando a pelo Matthew Broderick.<br />Purtroppo Matthew Broderick si spezza una zampa e i due sono costretti a sopprimerlo soffocandolo con un sacchetto di plastica.
 
=== The Hitcher - La lunga strada della paura ===
 
Dopo anni di ruoli sopra le righe Hauer decide di ritagliarsi una prestazione sobria e misurata in ''The Hitcher'', dove è chiamato a dar vita a John Ryder, un [[autostop|autostoppista]] che trucida metà popolazione della [[California]] e stupra l'altra metà. [[Enrico Ghezzi]] ha definito John Ryder:
Il film è al 13° posto nella classifica dei migliori [[horror]] di tutti i tempi e al 1° posto nella classifica dei peggiori documentari turistici sulla [[California]] occidentale.
 
{{quote|Un personaggio disturbante, aberrante come un rigore di [[Stam]] e letale come un tackle di [[De Jong]].|I Ghezzi Vostri}}
 
[[C. Thomas Howell]], il giovane attore coprotagonista, è terrorizzato da Hauer: ha un blocco della crescita e per anni va in cura presso tre psicologi, due dei quali immaginari. Ancor oggi quando qualcuno sente pronunciare il nome di Rutger Hauer va in iperventilazione e si mangia i capelli.<br />Il film è al 13° posto nella classifica dei migliori [[horror]] di tutti i tempi e al 1° posto nella classifica dei peggiori documentari turistici sulla [[Route 66]].
Da ''The Hitcher'' è stato tratto un sequel per quattordicenni che è stato presentato in anteprima al Festival di [[Toronto]]. Rutger Hauer si è presentato in sala e ha manifestato il suo dissenso da quella che ha definito "una pura trovata commerciale" tagliando la gola da un orecchio all'altro a ogni singolo spettatore presente.
 
=== La leggenda del santo bevitore ===
 
Rutger cambia genere e prende parte a ''La leggenda del santo bevitore'', un film biografia su [[San Giovese]].<br />Basandosi sul libro ''Vita dei santi cool'' di [[Attanasio]] e sulle testimonianze di [[Lele Mora]], amico di ogni personaggio pubblico dal Pleistocene a oggi, il regista Ermanno Olmi ripercorre le tappe salienti della vita del santo: l'infanzia, la vocazione religiosa, i primi amori, le cruente sfide dialettico-degustative col rivale [[San Crispino]], il martirio per cirrosi epatica dopo aver rifiutato di abiurare il suo amato Dio color rubino.<br />La collaborazione con Olmi permette a Hauer di evidenziare l'aspetto più delicato, mistico e spirituale della propria personalità;, durantetanto leche ripreseinvece nondi manda in rianimazione nessun membro della troupe,firmare eautografi siai limitafan aprende investirel'abitudine undi posteggiatore.flagellarli Duecol voltecilicio.
 
=== Barbarossa ===
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