9 020
contributi
(Delirio...?) |
|||
Riga 85:
A Novembre 2016 si reca nuovamente alla Stazione Leopolda per prendere un treno per l'isola che non c'è, ma anche stavolta scopre che gli hanno fatto una festa a sorpresa; niente treno, pazienza, e vai di comizio ancora. In ogni caso, coglie l'occasione per chiarire, comunque andrà il referendum il governo non cadrà, perché è già moribondo per terra, quindi - a meno di qualche faglia che si apre coi terremoti - cadere più di così non si può. Per ultimo interviene alla convention-festa improvvisata anche Benigni, che indispettito per il successo riscosso dai comici prima di lui intervenuti sul palco, dichiara che per ripicca voterà Sì al referendum.
Dopo esser stato sonoramente trombato nel referendum costituzionale che poneva l'interrogativo "Ti fidi di Matteo Renzi?", il sindaco in permesso si prende diverse settimane di riflessione (durante le quali rischia di dar fuoco alla chioma per il vertiginoso aumento di flusso sanguigno sotto il cuoio capelluto), formulando poi repentinamente l'annuncio di voler tornare ad occuparsi del bene comune; dopo l'iniziale scoramento del popolo italiano - e pure di qualche immigrato - il consenso muta in suo favore quando chiarisce di volersi dedicare a risolvere il mistero delle [[scie chimiche]], avendo già pronta una proposta di legge che ne norma l'avvistamento anonimo e la pubblica visione.
Renzi procede come uno schiacciasassi, e non importa se qualcuno del suo partito lo abbandona puntando a diventare concorrenza, Matteo era uno [[scout]] e come tale aiuta gli altri in ogni circostanza: venuto a sapere che i fuoriusciti sono in difficoltà nella ricerca del nuovo nome per il nuovo partito da fondare, nome nel quale vorrebbero far comparire la parola "[[lavoro]]" per creare un legame evidente con le basi della [[1984|Costituzione Italiana]], Renzi porge l'altra guancia e suggerisce candidamente ''"[[Campo di concentramento e di sterminio|il lavoro rende liberi]]"'', ottenendo subito il meritato consenso e largo plauso dagli amici di un tempo, che quasi ci ripensano e vorrebbero tornare nel PD ma proprio non possono, soprattutto a questo punto: perché sprecare un nome così bello per il nuovo partito? Non soddisfatto della propria prova d'altruismo, Renzi suggerisce anche come motto ''"uniti verso un altro mondo"'', per poi salutare gli ex-compagni via Tritter con un cordiale "State sereni!".
|