Philip Roth: differenze tra le versioni

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== Dove è nato ==
 
Nato in New Jersey, ha parlato per tutta la vita di un tizio del New Jersey (che di solito si chiama Renato Manidizucchero) alla costante e spasmodica ricerca del modo per fare ritorno dove è nato, che non è dove pensate voi o dove pensava il suo vicino newyorkese e [[cugino]] di [[bibbia|Scritture]] [[Woody Allen]] bensì la casa d’infanzia di Elizabeth, in New Jersey, e precisamente in camera da letto, esattamente lì, tra le calde cosce di Elizabeth.
 
== Cosa ha scritto ==
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== Cos’altro ha scritto ==
 
I suoi romanzi seguono un filo conduttore mai coitointerrotto il cui aspetto più notevole è senza dubbio l’elasticità e che fa di Roth uno degli autori più coerenti del [[letteratura americana|panorama americano]] e al tempo stesso uno dei più penetranti a livello inguinale, nonché intellettuale. Tra le uniche deviazioni e fuoriuscite da tale canale tematico si possono citare la [[sesso anale|capillare esplorazione analitica]] della figura femminile e la sua [[pompino|profonda espressività orale]], che ne hanno fatto un’indimenticabile protagonista della letteratura iperrealista e di costume moderna, senza tuttavia scordarne la figa.
 
{{Cit2|Spegni la luce e poi spegni la luce|Traslato rothiano su come strangolare la moglie}}
 
L’aspetto forse più interessante e caratterizzante della pagina di Roth è il suo esemplare approccio “clinico”, vale a dire focalizzato sui suoi problemi di salute in evoluzione e sui suoi mali di stagione, intesi qui nella particolare declinazione vascolare-coronarica e [[sifilide|venerea]], e sulla lucida, circostanziata, pallosa susseguente descrizione della professione di un personaggio qualsiasi del racconto, che può essere quella di orologiaio, guantaio o burattinaio, che, al pari delle opere di altri narratori ebreo-americani e a differenza per esempio di quelle di un [[Bukowski]], ne fa dei romanzi trasudanti una lirica e realistica indagine dell’uomo – essenzialmente l’uomo borghese, e nello specifico l’uomol’[[ebreo|uomo borghese ebreo]] – nei suoi [[pene|aspetti più intimi e intrinsecamente esistenziali]] e che non danno assolutamente l’impressione di essere libri in cui si parla invece di figa.
 
{{Cit2|Fottuti bastardi! Musoni figli di puttana! Stronzi colpevolizzatori!|Roth ai figli avuti dalla prima moglie}}
 
A questo proposito, è curioso notare come la filogenesi narrativa di Roth si sia appunto modificata nel corso dei decenni, per cui ai lavori della giovinezza come “Lamento di Pornoy”, dove i genitali femminili compaiono già alla dodicesima pagina, dopo la sintetica digressione su un [[raffreddore]] e la sommaria illustrazione del [[rabbino|mestiere di suo padre]], si contrappongono le opere della maturità quali ad esempio “More sheath for everyman”, dove invece bisogna aspettare settantaquattro pagine per vedere una figa.
 
{{Cit2|La gente è infallibile: prima sceglie quello che ti manca e poi non te lo dà|Roth in riferimento alle donne}}
Come i più arguti, informati e maliziosi avranno notato, il numero delle pagine di attesa corrisponde all’incirca all’età di Roth al tempo della scritturastesura del libro. Pertanto, se Phil sopravvivrà al quattordicesimo intervento cardio-vasco-gastrico e al settimo [[bypass]] uretrale e avrà ancora il fegato per scrivere, ci dobbiamo aspettare almeno un’ottantina di pagine di attesa, la prossima volta, e se purtroppo non sarà più in grado di arrivare a opere di tali dimensioni ci dovremo accontentare di un’introduzione sull’ultima operazione a cuore aperto e a stomaco vuoto, di una pesantissima descrizione del lavoro forse di un calzolaio e basta. Quindi, se volete invece leggerne subito, andate in libreria e chiedete alla [[commessa]] una vecchia ristampa dei quaderni dell’asilo di Roth, dove già in prima pagina compaia una figa.
 
{{Cit2|La morte pesa un bel paio di tonnellate|Roth, ormai anziano, si sente oppresso da qualcosa}}
 
== Traccia di un intreccio rothiano tipo ==
 
Un tipo del New Jersey, solitamente un [[intellettuale]]/[[artista]]/[[cabarettista]] di strada ebreo di mezza età che non fa un cacchio tutto il giorno, dopo aver chiarito di che colore è il [[vomito]] che ogni mattina scarica nel lavandino e dopo aver spiegato come suo [[nonno]] cuciva i calzini in pelle di daino dall’interno senza rovesciarli – e qui siamo mediamente a pagina trentacinque – si scopa all’improvviso una [[baby-sitter]] ventiquattrenne studentessa di letteratura armena sul tavolo della cucina mentre nella sua cameretta il figlio di suo fratello, un [[bambino]] di cinque anni, sta giocando con i [[soldatini]]. Il libro finisce quando viene sbattuto fuori di casa (il bambino).
 
È altresì degno di attenzione come i protagonisti dei libri di Roth siano inclini ad avere relazioni con ragazze sempre più giovani man mano che la loro età narrativa avanza.
 
{{dialogo2|Roth|Mi sono accorto che più invecchio più sono giovani le donne che mi porto a letto|Il suo agente|Di questo passo a ottant’anni ti scoperai uno spermatozoo}}
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Americani]]
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