Gianfranco Fini: differenze tra le versioni

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Alla morte del suo benefattore - l'indimenticabile fascistissimo Almirante - lui pensò: " vabbè la tradizione, ma qui non si acchiappa un centesimo!". Allora abbassò la fiamma del simbolo, ci mise sopra un coperchio azzurrò e fuggì di nascosto con Berlusconi, mettendo le corna a Pino Rauti che si separò da lui e riaccese la fiamma, anche se il gas era poco e la fiamma rischiava di spegnersi.
 
 
==Scoop!==
La madre naturale di Gianfranco Fini, Desolina Bersani, aveva un fratello onesto lavoratore, che se ne andò a vivere altrove scandalizzato dalla dissolutezza della sorella e dalla fama che la circondava.
[[Immagine:Finibob.jpg|left|thumb|200px|Un inedito Gianfranco Fini.]]
 
Il fratello della Bersani, fra le altre cose, ebbe un figlio molto dotato(?), [[Pier Luigi Bersani]], che fece una folgorante carriera politica nei D.S. (apostati dichiarati del [[Comunismo]]) e che divenne il potente ed inflessibile Ministro delle Sviluppo Economico del secondo governo di [[Romano Prodi]].
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