Logorrea: differenze tra le versioni

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===Le discipline: Oratoria===
L'oratoria fonda le sue radici nella [[Grecia|Grecia antica]], l'abbiamo già abbondantemente detto nevvero, nell'ambito della Sofistica (dal [[greco]] Σοφός: saggiezza), grazie all'intelligenza di Trasimaco di Calcedonia e Gorgia da Leontini. Per Gorgia, retore del V secolo a.C., era importante l'elaborazione pomposità del discorso: la parola, per lui, ha infatti la capacità di far fare alla gente ciò che normalmente non si sognerebbe di fare neanche se minacciati con un [[pollo con la carrucola alin centromezzo]]. In epoca classica si affermarono ad [[Atene]] tre grandi politici ed oratori: Lisia, Demostene ed Isocrate.
 
Lisia fu un logografo, ossia un retore che scriveva, a pagamento, orazioni giudiziarie, in poche parole un [[avvocato]] dell'epoca, sebbene tale professione non esistesse ancora, dato questo mi sembra modestamente e francamente poco utile parlarne; scrisse in dialetto attico nudo e crudo come il pesce di quel piatto esotico quale è il [[sushi]], senza [[figura retorica|figure retoriche]]. Sostenne l'importanza dell'etopea, cioè della [[immedesimazione|capacità di vedersi nel carattere del personaggio che difendeva a spada tratta ''senza se e sanza ma''™]] e divenne un modello per gli atticisti.
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Gli stili maggiori di oratoria che andarono formandosi nell'antica Grecia furono l'atticismo e l'asianesimo
 
===Retorica===
===Poetica===
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