Conversazione: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Riga 126:
==Alcune frasi tipiche di una conversazione==
Ed ora alcune frasi tipiche di ogni conversazione anonima che si rispetti con i loro veri significati. Paragrafo dedicato a tutti quelli che ancora credono che quando uno gli chiede come sta gli interessi davvero saperlo.
*Ti trovo bene: Cosa doveva dirvi, “sei da ricovero immediato”? Ecco una tipica frase di rito per allungare il brodo. Per fare la controprova provate a dire voi la stessa frase al vostro interlocutore e guardate come ci rimane male.
*Che stai facendo?: classica domanda da ex collega o ex compagno di scuola. In realtà non gliene frega nulla di sapere davvero che lavoro fate Vuole solo sapere se avete fatto più carriera di lui.
*Mi ha fatto assai piacere: è la frase di rito per troncare una conversazione sul nascere. Voi state parlando dei vostri duroni ai piedi e il vostro interlocutore si è rotto le palle di starvi a sentire ma finge di essere contento almeno dell’incontro per uscirne col minimo sindacale dello stile.
*Hai saputo di …?: classica introduzione d chi si appresta a sparlare con voi di terzi non presenti alla conversazione, di solito è qualche ex che ha ancora il dente avvelenato.
 
*'''Ti trovo bene:''' Cosa doveva dirvi, “sei“sembra dati ricoverosia immediato”venuto addosso un tir”? Ecco una tipica frase di rito per allungare il [[brodo]]. Per fare la controprova provate a dire voi la stessa frase al vostro interlocutore e guardate come ci rimane male.
*Non ti ho detto cosa mi è successo l’altro giorno…: ahi, brutto segno. Quando cominciano così hanno intenzione di tirarla a lungo e vi sarà molto difficile fermarli. Questo tipo di conversazioni sono ad alto rischio perché se avete un appuntamento, oppure siete per strada e sta venendo a piovere nemmeno l’uragano Matilde fermerà il vostro interlocutore che deve tassativamente arrivare alla conclusione del suo racconto, costi quel che costi. L’unico modo ad oggi conosciuto per evitare questo genere di conversazioni è simulare un infarto. Una volta dentro l’ambulanza date una mancia ai portantini e fatevi scaricare nel luogo dove eravate diretti così avrete ottenuto due piccioni con una fava: un passaggio in ambulanza e vi sarete liberati del tizio.
 
*'''Che stai facendo?:''' classica domanda da ex collega o ex compagno di scuola. In realtà non gliene frega [[nulla]] di sapere davvero che lavoro fate, Vuolevuole solo sapere se avete fatto più carriera di lui.
 
*'''Mi ha fatto assai piacere:''' è la frase di rito per troncare una conversazione sul nascere. Voi state parlando dei vostri duroni ai piedi e il vostro interlocutore si è rotto le [[palle]] di starvi a sentire ma finge di essere contento almeno dell’incontro per uscirne col minimo sindacale dello stile.
 
*'''Hai saputo di...?:''' classica introduzione d chi si appresta a sparlare con voi di terzi non presenti alla conversazione, di solito è qualche ex che ha ancora il dente avvelenato.
 
*'''Non ti ho detto cosa mi è successo l’altro giorno…giorno...:''' ahi, brutto segno. Quando cominciano così hanno intenzione di tirarla a lungo e vi sarà molto difficile fermarli. Questo tipo di conversazioni sono ad alto rischio perché se avete un appuntamento, oppure siete per strada e sta venendo a piovere nemmeno l’uragano Matilde fermerà il vostro interlocutore che deve tassativamente arrivare alla conclusione del suo racconto, costi quel che costi. L’unico modo ad oggi conosciuto per evitare questo genere di conversazioni è simulare un infarto. Una volta dentro l’ambulanzal’[[ambulanza]] date una mancia ai portantini e fatevi scaricare nel luogo dove eravate diretti così avrete ottenuto due piccioni con una fava: un passaggio in ambulanza e vi sarete liberati del tizio.
0

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione