Scoreggia

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« MAMMA! NONNO STA' CADENDO DALLA SEDIA! »
(Un bambino preoccupato)
« AHO' E ME FATE SCORREGGIA' IN PACE? »
(Anziano)


« Credevo che era una scoreggia, e invece mi sò cacato addosso. »
(Anziano)


La scorreggia, nelle parole di Salvador Dalì, è un apostrofo rosa tra una chiappa ed un'altra (per maggiori informazioni su CHIAPPE, vedi culo). Questa piacevole emissione altro non è che l'espressioni più alto dell'ego individuale, l'affermazione dell'io indiscusso. Prabilmente, se Leopardi avesse scoreggiato di più, non sarebbe divenuto gobbo.


La Storia

Per anni gli studiosi si sono dati battaglie circa la reale origine della scoreggia, date la presenza di contranstanti informazioni storico-geografiche.

Nel 1492 un gruppo di studio di Playboy individuò, con certezza quasi matematica, il luogo d'origine del fenomeno: Scoreggio Emilia, in Svervegia. Come tutte le grandi sco-perte, anche questa nacque per caso. Viveva ivi, infatti, il noto smanettone Archimede Pitagorico (trasferitosi di recente da Paperopoli nel 1606), il quale, un giorno, era immerso nella sua vasca da bagno intento a giocare con le paperelle (QuìProQuò, QuòVadis e QuàSsù). Durante un tentativo di immersione, la compressione del toracee del tordo generò un'improvvisa emissione flautolenta che giunse fino alla superficie dell'acqua, esplodendo in un turbine d'odore che pervase la stanza. "Eureka... che puzza!", fu l'unica frase che riuscì a pronuncia il fortunato studioso, poco prima di svenire.

Archimede Pitagorico non riuscì a rendersi conto della portata della sua scoperta (non ci si spiega infatti come abbia fatto a trascurare la scoreggia, dedicandosi a produzioni minore come le tabelline), probabilmente a causa dell'assenza del tipico rumore della scoreggia, attutito in quella circostanza dall'acqua.

File:T scoreggia 146.jpg
Un cartello di divieto di Scoreggiare, affisso in qualiasi locale pubblico, come stabilito dalla Convenzione di Ginevra
Un delinquente. Non fatelo!

Si deve a il primo reale approccio metodico all'uso della scureggia per l'umanità. Nel 1915, egli infatti tentò un'ardita applicazione della scureggia come carburante: l'idea era quella di infilarsi un tubo nel culo ed emettere direttamente potenti peti nel motore di gigantesche macchine, in modo da evitare i cattivi odori generati dal carbone.

L'esperimento fu un fallimento: alcuni amabili burloni, invece di scoreggiare, cacava direttamente nel tubo, intasando il meccanismo. Ma la causa principale della rinuncia a tale ambizioso progetto, fu l'esplosione di una centrale a scoreggia, che causò la morte immediata di ogni forma di vita nelle vicinanze (1916).

L'uso industriale della scoreggia e la sua manifestazione in luogo pubblico fu formalmente proibito dalla convenzione di Ginevra, la quale postulò il suo diniego totale in ogni luogo e tempo, temendo l'applicazione di questo potente mezzo alle armi di distruzione di massa.

E' questo il motivo per cui se scoreggiate in pubblico, o peggio in un ascensore, tutti vi guarderanno in cagnesco.


La scoreggia come aggregante

Simpatico umorista
Simpatico umorista

E' risaputo che la scoreggia è grande motivo d'aggregazione tra ragazzi, soprattutto tra i più giovani, i quali si dilettano in gare di scoreggie al fine di determinare il maschio dominante. Taluni, così come un leone mette in mostra i denti, così come un pavone mette in mostra la loro coda, avvicinano fiamme alle loro espressioni aerofaghe, permettendo così la generazione di notevoli effetti lumino-sonori.

Al contrario, i più anziani sono tipici artisti della scoreggia: la loro età avanzata gli permette, infatti, di escere fuori dai dettati della convenzione sopracitata. In svervegia si dice esistano persone che possono fare i cerchietti di puzza con le scoreggie, sfortunatamente visibili solo ai raggi infrarossi. La comune controinformazione sospetta che gli anziani, in realtà, non muoiono veramente, ma vengono semplicemente catturati dagli alieni comunisti (gestori della lobby dei cassamortarti), al semplice fine di utilizzare le loro capacità petomani raffinatesti nel tempo come mezzo di carburazione delle loro navi spaziali.

La scoreggia ha inoltre fatto la fortuna di notevoli pellicole ed attori di altissimo livello. A titolo puramente esemplificativo portiamo questo esempio di teatrale. Il comico satirico Daniele Luttazzi elenca i 5 fatti poco noti sulle scoregge: 1) Forse non ci avete mai pensato, ma attenzione: le scorregge sono merda senza massa. 2) Esistono fondamentalmente 5 tipi di scorregge: a) Quella sonora e piena. b) Quella doppia. Prrrr Prrrrrrrrrrrrr. c) Quella sottile e compressa. d) Quella umida o autunnale. Che alla fine ti brucia anche un po’. e) Ed infine quella larga e soffice. Le donne producono di solito scoregge umide. E qui le donne ridono di meno. E lo so perché. Perché se ridono significa che è vero, se non ridono significa che le fanno di altro tipo. Quindi restano imbarazzate e non ridono. 3) Più silenziose sono, più puzzano. E questo chiunque abbia fatto un campeggio in vita sua, lo sa. Quello che forse non tutti sanno, è che questo fenomeno “più silenziose sono più puzzano” è confermato dal famoso esperimento di Carna. Esperimento di Carna: se si fa una scorreggia rumorosa in una stanza insonorizzata, puzza di più. 4) Attenzione, le scorregge degli altri fanno cattivo odore, le tue no? Puzzano sempre giuste? Tu fai una scoreggia, Prrr, l’annusi e dici: “Però, mica male” Prrrr “Hey si sente nella gola e anche nel naso!” Ma soprattutto.. 5) Le scorregge hanno un’identità. Ci avete mai fatto caso? Se due persone sono a letto e una delle due scorreggia… Tutti e due sanno chi è stato.


Scienza

E' stata studiata empirica per la valutazione scientifica dell'entità del peto.

Scala Tellurica Scoregge Indri/Mercalli:

  • 1° Grado: Impercettibile, minuscolo movimento di aria e inavvertibile contrazione dei muscoli dell'addome e del deretano.Di norma l'emittente è il solo ad accorgersene.
  • 2° Grado: Leggerissimo sibilo, durata di massimo un secondo, si accompagna ad un piccolo movimento del deretano, unito ad un leggero prurito in zona.Animali presenti nella stanza ( cani e gatti) guardano il soggetto con attenzione. Nessun odore.
  • 3° Grado: Percettibile anche se solo in prossimità dell'epicentro, sibilo avvertibile, tendente alle note medio alte. Odore tipo cibo avariato, non eccessivo.
  • 4° Grado: Peto forte, rumore inconfondibile e non mascherabile con un colpo di tosse. Contrazioni del deretano accompagnano il rumore che dura fino a 4 secondi coprendo una zona di circa 3 mq dall'epicentro e ammorbando l'aria per minimo 2 minuti.
  • 5° Grado: Rumore tonante, il soggetto che la emette diventa pallido in viso, si accompagna di solito ad altre manifestazioni di tipo eruttivo/sismico (tipo la classica cagata potente) durata tendente ai 6 secondi con a volte un doppio cambio di tonalita.
  • 6° Grado: Rumore basso e sordo, forti contrazioni dell'addome e del deretano, colore violaceo dell'emittente. Calore considerevole e forte odore di zolfo che si propaga fino a 5 metri di raggio dall'epicentro. Vari cambi di tonalità, tipo "allegro andante in mi bemolle" di Vivaldi, gli astanti si allonatanano, prime crepe nelle mutande.
  • 7° Grado: Peto fortissimo, almeno 15 secondi di durata, accompagnata all'emissione di ceneri e lapilli di merda, forti spasmi dell'addome, temperatura elevatissima,le mutande si gonfiano come delle vele di Luna Rossa,il soggetto non riesce a compiere alcun movimento durante il fenomeno, scene di panico tra gli astanti.
  • 8° Grado : Peto aventi caratteristiche di evento catastrofico: Rumore simile a quello di un martello pneumatico, con ripetute scariche, durata fino a 30 secondi. Il soggetto cade in uno stato di paralisi e va tenuto fermo affinchè non si muova come un palloncino bucato. Alcuni dei presenti sono colti da malore e svengono. Le mutande, anche se resistenti, sono divelte. Fino a 10 cambi di tonalità diversi, emissione di ultrasuoni, calore inaudito e odore che ricorda i lazzaretti del Manzoni. Coliche del soggetto unite ad un geiser di escrementi e organi interni.
  • 9° Grado: Scoreggia da 5 megatoni: (Rombo di tuono) il soggetto cade in trance.Fenomeni di levitazione. Spostamento degli organi interni, collasso del sistema cardio circolatorio. Temperatura del deretano prossima al calor bianco. Mutande polverizzate, rumore tipo fonderia e odore di zolfo, stagno e molibdeno. I presenti decedono all'istante per lo shock o per le radiazioni UVA emesse dal soggetto. L'ano del soggetto diventa come l'ugello di scarico di un F14 Tomcat in decollo da una portaerei con il postbruciatore inserito. Oggetti anche molto pesanti vengono scagliati a kilometri di distanza.
  • 10° Grado: Scoreggia apocalittica: Decesso istantaneo del soggetto e di tutti i presenti fino ad un diametro di 3 kilometri, mutamento del clima nella zona del disastro.Ritrovamento di effetti personali del soggetto in orbita geostazionaria fino a 300 km di altezza. Impossibilità di accesso alla zona colpita per alcuni anni. Proclamazione mondiale dello stato di calamità, manifestazione di eventi connessi alla scissione dell'atomo. Resurrezioni.


Questa scala è una rielaborazione più moderna di una vecchia incisione scoperta nel 1800 circa ad Ostia, la quale, in latino, recitata:

scoreggia Vulgaris scoreggia per ogni occasione, non particolarmente puzzolente, particolarmente adatta per le passeggiate, non bisogna mollarla con grande rabbia o enfasi perchè può ingannare: da condividere con amici e parenti più stretti.

scoreggia salonis phoetida (pettaccio humilis) tipica in ambienti chiusi, motivata dalla assenza di desiderio di alzarsi e uscire per sganciarla da qualche altra parte:basta assumere un aria ingenua, alzare poco la gamba e guardare gli antestanti con malcelato disgusto in modo da deviare da sè i sospetti.

scoreggia cum tusse dissimulatae

scoreggia dissimulata con colpi di tosse:rientra tra le pericolose in quanto neccessita di appropriata spinta e buona coordinazione. Tipica negli uffici, bar, cinema, insomma ambienti affollati dove anche l'odore viene in fretta assimilato: un respiro a testa e la si fa fuori.

scoreggia humidis maculatae

Una delle peggiori: prende il nome dalle caratteristiche macchie che lascia sulle mutande. Complica terribilmente la vita in quanto bisogna cercare con urgenza un bidè per togliere le eccedenze e lavare i miseri resti. Rimane comunque mimetizzata sulle mutande molto scure.

scoreggia matutinis albae

Quale modo migliore per cominciare una giornata se non tirando una bella scoreggia al caldo delle lenzuola appena apriamo gli occhi? Vedrete con gioia il/la vostro/a compagno/a schizzare fuori dal letto con rapidità e agilità inaspettate per uno/a appena sveglio.Chiamato anche pettaccio egoistico perchè non c'è nessuno che lo voglia condividere con voi.

scoreggia humidae alonata

tipico nelle scuole, uffici, ambienti dove il deretano e costretto al costante contatto con la sedia.Lascia un alone nelle mutande, tanto più grande quanto più morbida è la sedia.

scoreggia deflagrantae vulcanica

Probabilmente la più temuta e odiata.Nel tirarla si prova una sensazione simile alla depilazione: è come se ci strapassero i peli del culo con la ceretta.Ascoltala e chiamala pure come ti pare.

Data l'impossibilità di riprodurre adeguatamente la serie di scoregge silenziose ne riassumiamo brevemente le caratteristiche:

Scoreggiae silenti tossicae

Si dividono in tre categorie: -Luffa- ancora percepibile se pur vagamente dall'orecchio umano è fortemente percepita dalle narici.Detta anche scoreggia del diavolo sia per l'odore dello zolfo che per la domanda: cosa diavolo hai mangiato? -Loffa- completamente silente suscita una vivace ondata di sdegnate proteste.Ideale sui tram, autobus, treni, metrò molto affollati.Ne bastano due per trovare posto a sedere. -Caloffa- silenziosissima e estremamente calda all'uscita, cosa che ne favorisce la rapida diffusione. Gli effetti sono terribili.Spesso neanche l'autore riesce a sopportarla.


Curiosità

  • lu primu che la sende, da lu culu ie pende
  • quelle silenziose sò le più pericolose
  • questa è una scora che puzza e che accora