Scopino del cesso

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Lo scopino del cesso sta a Oriana Fallaci come lo scopino del cesso sta al cesso.


Origini

La nascita dello scopino del cesso vengono ricondotte al 478mila avanti Cristo, anno in cui Albert Einstein brevettò il cesso (l'invenzione, secondo alcuni, è invece più recente): subito dopo, si rese evidente l'esigenza di uno strumento per scrivere sulle pareti del cesso istesso. È noto infatti che le pitture rupestri sui muri delle latrine rappresentano la prima forma di espressione scritta del genere umano (per dire, a quei tempi le multe, ad esempio, non erano scritte bensì si incidevano su mp3).

La soluzione fu trovata dal giovane Maometto: egli si accorse che il cesso abbondava di un materiale malleabile, di colore bruno e consistenza morbida, che ben si prestava come tintura per dipingere sui muri. Grazie a questa intuizione, attingendo con le dita alla succitata vernice egli compose sul muro del bagno dell'autogrill tra Ferrara e Catanzaro quella che divenne la sua opera più celebre: una raccolta di annunci e numeri di telefono delle tante prostitute quarantenni di cui era protettore. Spesso la tintura a disposizione nel cesso si esauriva per cui Maometto era costretto ad infilarsi un dito in culo per intingervi (a causa di ciò l'opera venne ribattezzata Coll'ano).

Ma la tecnica di pittura col dito non soddisfaceva l'artista rinascimentale Michelello da Vinci detto il Caravaggianino che nel 666 senza Cristo ebbe l'idea di usare un pennello per spalmare il colore con più efficienza. In questo senso fu lui l'inventore dello scopino del cesso.

Merita menzione tuttavia la teoria dell'illustre antropologa Christina Aguilera secondo cui lo scopino del cesso rappresenta l'anello mancante dell'evoluzione da leghista ad essere umano. Tale ipotesi appare confortata dal ritrovamento su YouTube di fonti paleolitiche che testimoniano un antico uso dei bambini per pulire il cesso - usanza tuttora in voga nei villaggi rivieraschi e sui battelli da pesca della Val d'Aosta, nonché in tutto il mondo.

Valore simbolico

Nell'emblema della Repubblica Dittatoriale Fascistissima, sistema sociale immaginato dal Vate Germano Mosconi, sotto il pisciaturo figurano due scopini da cesso incrociati. Il significato di questo simbolo è controverso: per alcuni essi rappresentano l'alacrità del Mosconi nel ripulire i cessi, usando gli spazzolini due per volta; per altri, invece, essi indicano sempre l'alacrità del Mosconi come spazzolacessi, ma indicano che lo stesso li spazzola due per volta mediante una prodigiosa estensione delle sue braccia alquanto elastiche. Entrambe le due interpetrazioni sono erronee: questo nobilissimo strumento, in realtà, viene utilizzato dal Papa Mosconi per aspregere di urina i fedeli, tenendone uno per mano e, nel contempo, riempendo il pisciaturo in cui li intinge.

Classificazioni

Esistono 3 tipi di scopino del cesso

  • ritorto: è uno scopino di forma elicoidale che si utilizza per avvoltolare gli stronzi troppo lunghi.
  • a spatola: è usato per discrostare il cesso da merdi tenaci, ad alto contenuto colloidale.
  • scopino dei bagni pubblici: micidiale arma batteriologica bandita nel 123³ dC dal Congresso del Ginepro; si narra che uno di essi fu la causa dell'estinzione dei dinosauri in Umbria e dei cattolici in tutto il mondo.
  • Luca Giurato: (avevamo detto 3, ma Giurato non conta perché è un personaggio immaginario). Questo inserimento però ci obbliga a scusarci con lo scopino da cesso per l'indecoroso paragone.

Usi

Lo scopino del cesso presenta altre notevoli possibilità di utilizzazione, alcune addirittura singolari, altre classiche o artistiche:

  • per spazzolarsi i denti (mi raccomando, almeno tre volte al giorno)
  • per grattarsi la schiena; consigliato anche per la sua capacità di rimuovere le squame di pelle morta (ottime sulle orecchiette al ragù)
  • come arma da guerra per affrontare i draghi sputafuoco
  • come spiedo per arrostire la carne
  • come remo per attraversare l'Atlantico
  • come iPod
  • come responsabile del palinsesto di Italia Uno
  • come trastullo sessuale
  • come vaccino per l'AIDS
  • come cibo d'emergenza
  • come promemoria per ricordarsi del Bondius
  • come elemento decorativo nel salotto di casa (solo quelli fuori uso)
  • come schiaccia Puffo tiranno o Gente come te

Avvertenze

Non agitare prima dell'uso, e neppure dopo: ciò provoca l'effetto pioggia aromatica, non sempre apprezzato. In particolare gli schizzi di merda si dimostrano tenaci e di profumo molto intenso.

L'acqua della tinozzina in cui è riposto lo scopino potrebbe essere non più limpida, o quantomeno non zuccherata e, perquanto profumata, si consiglia di berla a temperatura ambiente.

Voci correlate