Gli svegli creatori della Pixar

La Pixar è un'azienda che fa cartoni animati, che poi vengono regalati alla Disney così che vengano spacciati per loro. La casa produttrice, essendo costituita da dei senzamani nerd, fa i propri film usando dei computer anzichè carta, penna, matita e sangue di capra come facevano i loro sfruttatori gentili padroni.

La Pixar è nota per aver creato tutti i film horror più adorati dai pimpini (basti pensare a Toy Story o Alla ricerca di Nemo) e dai genitori cresciuti con ben altri valori.

La Pixar è considerata responsabile di aver accelerato la crescita di tre quarti degli psicopatici assassini al mondo, visti i ricorrenti traumi infantili e morti immonde di buffi personaggi su schermo.

I geniali film

 
Attenzione, questa sezione contiene spoiler su traumi psicologici vissuti da bimbi in sala con sette chili di pop-corn in bocca.

Se non avete mai visto uno di questi film o non volete che si riaprano ferite mai cicatrizzate, è meglio che passiate di qua.

Qui sono elencate tutte le efficaci macchine da soldi della Pixar:

Toy Story

Il primo film narra la storia di Woody, giocattolo cowboy che prende vita dopo che il suo padrone Andy[1] fa un patto col diavolo. Woody, assieme alla sua cricca di amichetti/e posseduti/e, un giorno si trova a contendersi il titolo di giocattolo preferito con un altro gioco, Buzz Lightyear, che a differenza sua ha le lucine dell'albero di Natale installate sul culo e le ali.

Buzz è convinto di essere finito su un altro pianeta[2], e Woody sfrutta la cosa per bullizzarlo come faceva Homer Simpson nei confronti di Ned Flanders: prima lo lancia dalla finestra, poi lo fa finire nel giardino dei vicini psicopatici e infine lo fa legare ad un missile nucleare comprato su Amazon dal vicino di cui si parlava prima.

Buzz capisce che Woody è uno stronzo, ma la scoperta di essere un giocattolo gli sconvolge tanto il cervello da perdonare comunque il cowboy, che quindi capisce che non si legano gli amici a missili nucleari comprati sul sito dell'esercito nord-coreano[3]. Woody salva Buzz dall'esplosione atomica[4], e i due tornano da Andy...in tempo per scoprire che, dato che questo ha ora un cagnolino, i due saranno presto rottamati[5].

Toy Story 2

Il primo film ha inoltre un centinaio di sequel.

Questo film è praticamente un road movie dei primi anni di carriera di Spielberg, però a cartoni animati con CGI da incubo e trama copia incollata dal precedente. Stavolta, i cattivi sono il Pollo Gigante dei Griffin, ma stavolta non c'è Peter a menar le mani, e un vecchio giocattolo contadino con la barba, che all'apparenza sembra Babbo Natale.

A bug's life

 
Questo bug non avrà una vita molto lunga.

Il successo dei due film di prima hanno portato i creatori a dare vita ad uno spin-off dove Woody viene trasformato in una formica, e Buzz viene castrato in modo da diventare femmina[6].

Monsters and Co.

Per risolvere i problemi riguardo le bollette italiane, un azienda di mostri pelosi apre la propria centrale elettrica, ma dato che il nome "Emel" è troppo sospetto, si decide di usare il nome "Monsters and Company". Per generare energia elettrica, si usa un generatore che la ricava dalle urla dei bambini terrorizzati. Per spaventarli, trucidarli, stuprarli e perchè no al buio incatenarli, si usano porte magiche da sbattere per far rivoltare il sommo nella tomba.

I protagonisti sono Jake Sullivan, detto Jake Sully in onore dell'eroe del noto kolossal Avatar, e il ciclope alto come un bimbominkia Mike. I due sono fra i pochi dipendenti a non divertirsi con la pedofilia per far urlare i bimbi terrorizzati.

Entrambi lavorano nell'azienda, ma il loro posto sarà messo a rischio quando una bambina, divertita anzichè spaventata dal loro stalking attraverso la porta, li seguirà nel loro mondo. I due dovranno quindi nasconderla e difenderla per evitare il suo rapimento e le querele per pedofilia, il tutto mentre cominciano ad affezionarsi alla bimba genuinamente, attirandosi l'odio di una lucertola in CGI merdosa di nome Randall.

Alla ricerca di Nemo

In fondo al mar, bambini, un barracuda si mangia vivi una famigliuola dolce e coccolosa di pesci pagliaccio, figli compresi. Sopravvive solo il papà e uno dei figli, che nonostante fosse ancora un uovo al tempo, rimane traumatizzato e sviluppa la Sindrome Post-Traumatica da Stress crescendo. Ciò gli impedisce di formare frasi di senso compiuto, e questo non aiuta affatto, dato che un giorno viene pescato da un tizio a caso. Il papà dunque si allea con un'altra handicappata per ritrovarlo, prima che la figlia del pescatore se lo mangi vivo come faceva Gollum.

Cars

Ratatouille

Un topo di nome Remì aspira a diventare uno chef stellato, e se ne sbatte i coglioni di chi gli dice che è come se un maiale volesse diventare un aviatore. Un giorno, scopre che un ristorante francese è in decadimento dopo che il locale ha partecipato a Cucine da Incubo. Così, decide di infilarsi nel cranio di un cuoco del posto, un tale Alfredo L'Inguine, e scuoiargli le cervella a suon di morsi. Una volta finito il lavoro, gli impianta un pad della Playstation 2 al suo posto, e inizia a divertirsi a manovrare il suo corpo nel tentativo di creare qualcosa di vagamente commestibile.

Alla fine, quando una chef del locale lo manda a quel paese, si incazza così tanto che cucina un piatto con le budella di L'Inguine, e aggiungendo sette chili di lassativi li serve agli chef e ai clienti, causando un sovraffollamento dei bagni, vomito copioso e morti per dissenteria.

La scena finale è stata poi citata nei Simpson, togliendo però i lassativi perchè più horror delle budella di Alfredo.

WALL-E

    La stessa cosa ma di più: WALL-E.

Il mandato della Raggi non ha dato i risultati sperati, e Roma è diventata una discarica di proporzioni bibliche. Tra i rifiuti ci lavora il robot pervertito Wall-E, che è riuscito a recuperare delle videocassette di alcuni film porno per ammazzare il tempo fra una pulizia e l'altra. Tutto cambia però quando una seconda robottina ninfomane giunge a Roma.

UP

 
Carl tenta il suicidio già sulla locandina

È la storia di un vecchio vedovo di nome Carl, che dopo aver fatto deflagrare il cranio di un netturbino per strada viene indirizzato in casa di riposo, visto che non esistono più i manicomi. Il vecchio però decide di attaccare un sacco di palloncini alla sua casa per fuggire[7], e durante la partenza fa un sonoro dito medio al mondo intero.

Tutto cambia però quando, in nome della moglie morta, decide di invertire la rotta e di dirigersi alle Cascate Paradiso, luogo tropicale dove non ci sono meduse, ragazzi che sono lì per scopare o bimbi rompipalle nudi che corrono in acqua desideranti di annegare.

Sul posto incontra un anziano esploratore che cerca uno struzzo parecchio stronzo che vale milioni di dollari, che per una buffa coincidenza viene trovato proprio da Carl e da un piccolo scout spawnato non si sa da dove. Inizia così lo "scontro" fra i due ultra ottantenni, con Carl che vuole solo godersi gli ultimi attimi di vita ricordando le ambizioni passate e l'altro che è armato di UN PERICOLOSISSIMO deambulatore.

È il film che ha causato più pianti e urla straziate in sala anche solo per la sequenza iniziale. È anche un fenomeno di massa, visto che è l'unico film in grado di far godere come ricci i vecchi nostalgici di bei vecchi tempi.

Toy Story 3

Dopo i primi 10 blockbuster traumatizzanti, la Pixar finì velocemente le idee, ma piuttosto che darlo a vedere si optò per un altro film di Toy Story. Stavolta si scopre che i giocattoli sono ebrei e che Andy è un bastardo nazista, visto che li chiuderà tutti in uno scatolo diretto ad Auschwitz. Dato che però la Disney è taccagna, il campo di concentramento verrà sommerso di pittura rosa e spacciato per un asilo.

Lì, la crew di Woody incontra Winnie the Pooh, che dopo i numerosi stupri subiti da delle Barbie assatanate e pervertite, è diventato rosa sbrilluccicoso e si è rinominato Lotzo. Questo gli dirà che i nazi sono cattivi e stronzi, e che li hanno portati lì per metterli in un forno per la pizza. I giocattoli sono sconvolti dopo aver capito che Andy è uno di loro, ma decideranno di pensare prima alla fuga.

Lotzo all'inizio li aiuta, ma dopo ha crisi d'identità a caso e li tradisce, convertendosi pure lui ai merdosi nazi e mandando i nostri al forno. La crew però si salva grazie a delle comparse e spedisce Lotzo a bruciare vivo.

Tornati a casa, affogano Andy nel sonno per vendetta. Poi, decidono di lasciare anche un bigliettino scritto in codice Morse accanto al corpo, dove annunciano il trasloco in casa di un'altra bambina, così da poterla stalkerare come i mostri di Monsters and Co.

Le freebootate Quelli dopo

 
Uno dei nuovi film Pixar non sembra essere per tutti, ma sarà comunque un insuccesso

La Pixar ha in seguito avuto un completo vuoto, e con l'addio del Padrino dell'azienda, si è pian piano caduti nell'imbarazzo. I film hanno cominciato a essere classificati come PER TUTTI e far sempre meno paura, tanto da diventare comici e con una morale di fondo. L'unico da cui si ricava qualcosa è Toy Story, di cui hanno annunciato il 5 e lo spin-off su Mr. Potato.

Tutt'oggi si attende un nuovo horror in grado di salvare l'azienda.

Note

  1. ^ Un bimbominkia con una particella di sodio al posto del cervello.
  2. ^ Quando è la sua testa a essere finita altrove.
  3. ^ Capito pimpini? Non si fa! Cattivo Woody! Birbante!
  4. ^ Dopo che capisce che ci sarebbe schiattato pure lui, altrimenti era ancora seduto coi popcorn in mano.
  5. ^ Questo sì che è un lieto fine.
  6. ^ Venendo anche lui tramutato in formica.
  7. ^ Dato che preferisce andare a farsi esplodere sul Sole piuttosto che avere una badante.