Portale:Geografia/Popolo: differenze tra le versioni

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[[File:Rana Francese.jpg|left|100px]]
[[File:Ciccione_americano_su_scooter_per_disabili.png|left|200px]]
L''''americano medio''' (nell'etimologia originale ''average Americunt'') è una buffa specie appartenente all'ordine del ''white trash'' ovvero tutta la spazzatura bianca gettata dall'[[Europa]] in un secchio dell'umido chiamato da tutti [[America]], intesa come unica nazione su tutto il continente.<br />
I '''francesi''' sono gli abitanti della [[Francia]], popolo conosciuto per il famoso placcaggio a rugby, la Francesina, e nell'antichità come Galli, appellativo dato loro dai romani per la loro somiglianza ai polli. Il poPollo francese si contraddistingue dagli altri per un paradossale uso di un linguaggio rano-fono gutturale, caratterizzato da una costante [[erre moscia]], e per aver perso ai rigori contro l'[[Italia]] il mondiale di calcio del 2006 tenutosi in [[Germania]], a causa di una [[checca moscia]].<br />
Questa specie discende da un gruppo di umanoidi definiti [[Padri pellegrini]] che dovevano scampare alle persecuzioni religiose arrecategli. Furono segnati molto da quelle persecuzioni e da quelle discriminazioni e le tradussero in realtà: perseguitarono gli indiani e li rinchiusero in riserve e, non avendo più manodopera a disposizione, importarono e schiavizzarono i [[neri]] dall'[[Africa]].
Importante sottospecie è il [[redneck]], adattatosi al clima caldo-umido del sud ovest, vive riproducendosi tramite incesti e nutrendosi prevalentemente di cotone, rum contrabbandato e distillato in un motore [[NASCAR]] del 1956 e, in caso di penuria dei precedenti, dei pochi schiavi neri ancora sopravvissuti.


'''[[Francesi|Leggi la voce...]]'''
'''[[Americano medio|Leggi la voce...]]'''
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[[File:Data di fine del mondo su un display.jpg|left|200px]]
I '''Maya''' sono una popolazione di portasfiga vissuta più di mille anni fa.<br />
[[File:Statua maya in spiaggia.jpg|300px|left|thumb|Un Maya a cui si è seccata la [[pelle]] per aver preso troppo sole.]]
Le prime apparizioni dei Maya risalgono al 1500 [[a.C.]] in [[Guatemala]]. Allora erano una tribù di [[nomadi]] che praticavano il [[reggaeton]] e coltivavano zucchine da rivendere a [[Eva Angelina]]. I vecchi Maya non avevano tempo per le profezie, dividevano la loro quotidianità tra il lavoro e gli allenamenti di [[marcialonga]], mentre, nel frattempo, i figli non ricevevano le dovute attenzioni. I giovani virgulti, intossicati dalla [[PlayStation]], crebbero viziati e abituati alla [[nullafacenza]] e si ritrovarono, da adulti, a dover intraprendere delle carriere per la quale ogni genitore si suiciderebbe per la delusione: gli artisti. L'[[arte]], a quei tempi, era rappresentata dai [[tarocchi]] e dai sacrifici umani. Coloro che scelsero la strada del tarocco, atteggiandosi a indovini, cominciarono a prevedere la [[morte]] dei novantenni ammalati, a [[prevedere il passato]] e a prevedere le battute dei [[film muti]] che davano nelle sale.

'''[[Maya|Leggi la voce...]]'''
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[[File:Uomini in costume sardo.jpg|left|200px]]
La razza del '''biddaio''' ('''bronzetto''' in gergo biddaio, '''biddinculu''' in [[Sassari|nordico]] e [[Cagliari|sudicio]] o '''gabillo''' per i cretini miscredenti) è, per definizione, quella che abita le ''bidde'' dell'entroterra [[Sardegna|sardo]]. Sconosciuta ai più, questa curiosa, pericolosa e piuttosto primitiva specie di sub[[umani]] è l'[[etnia]] principale locale.<br />
Avventurarsi nell'entroterra sardo è il metodo più sicuro per incrociare un qualche ''biddaio'', e quindi anche il più pericoloso. Una squadra di [[ricercatori]] isolani, guidata da un certo [[Marcello Fois]], ha tentato una spedizione per sapere di più sugli insoliti [[mammiferi]]. Qui di seguito sono esposti i risultati dei lunghi osservamenti.<br />
I ''biddai'' si raggruppano in isolate comunità montane, chiamate appunto ''bidde'', preferibilmente situate nel centro-[[Sardegna]] e comunque prevalentemente attorno a [[Nuoro]], e cioè nella Barbagia: la ''Vera Sardegna'', secondo essi. Esse sono costituite perlopiù da [[nuraghe]]. Questo per opporre una resistenza più agguerrita nel caso eventuali [[italiani|continentali]] dovessero attaccarli. La popolazione di tali ''bidde'' non superano mai i 2.000 abitanti anche se, per correttezza, va detto che le [[pecore]] non sono mai meno di 34.000. È di gran moda costruirsi la casa abusivamente per poi lasciarla coi mattoncini scoperti, senza passarci nemmeno una mano di intonaco, perché fa molto ''agros''.

'''[[Biddaio|Leggi la voce...]]'''
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Versione delle 18:39, 30 giu 2014

La razza del biddaio (bronzetto in gergo biddaio, biddinculu in nordico e sudicio o gabillo per i cretini miscredenti) è, per definizione, quella che abita le bidde dell'entroterra sardo. Sconosciuta ai più, questa curiosa, pericolosa e piuttosto primitiva specie di subumani è l'etnia principale locale.
Avventurarsi nell'entroterra sardo è il metodo più sicuro per incrociare un qualche biddaio, e quindi anche il più pericoloso. Una squadra di ricercatori isolani, guidata da un certo Marcello Fois, ha tentato una spedizione per sapere di più sugli insoliti mammiferi. Qui di seguito sono esposti i risultati dei lunghi osservamenti.
I biddai si raggruppano in isolate comunità montane, chiamate appunto bidde, preferibilmente situate nel centro-Sardegna e comunque prevalentemente attorno a Nuoro, e cioè nella Barbagia: la Vera Sardegna, secondo essi. Esse sono costituite perlopiù da nuraghe. Questo per opporre una resistenza più agguerrita nel caso eventuali continentali dovessero attaccarli. La popolazione di tali bidde non superano mai i 2.000 abitanti anche se, per correttezza, va detto che le pecore non sono mai meno di 34.000. È di gran moda costruirsi la casa abusivamente per poi lasciarla coi mattoncini scoperti, senza passarci nemmeno una mano di intonaco, perché fa molto agros.

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