Portale:Geografia/Popolo: differenze tra le versioni

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[[File:Data di fine del mondo su un display.jpg|left|200px]]
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I '''Maya''' sono una popolazione di portasfiga vissuta più di mille anni fa.<br />
I '''Maya''' sono una popolazione di portasfiga vissuta più di mille anni fa.<br />
[[File:Statua maya in spiaggia.jpg|300px|left|thumb|Un Maya a cui si è seccata la [[pelle]] per aver preso troppo sole.]]
Le prime apparizioni dei Maya risalgono al 1500 [[a.C.]] in [[Guatemala]]. Allora erano una tribù di [[nomadi]] che praticavano il [[reggaeton]] e coltivavano zucchine da rivendere a [[Eva Angelina]]. I vecchi Maya non avevano tempo per le profezie, dividevano la loro quotidianità tra il lavoro e gli allenamenti di [[marcialonga]], mentre, nel frattempo, i figli non ricevevano le dovute attenzioni. I giovani virgulti, intossicati dalla [[PlayStation]], crebbero viziati e abituati alla [[nullafacenza]] e si ritrovarono, da adulti, a dover intraprendere delle carriere per la quale ogni genitore si suiciderebbe per la delusione: gli artisti. L'[[arte]], a quei tempi, era rappresentata dai [[tarocchi]] e dai sacrifici umani. Coloro che scelsero la strada del tarocco, atteggiandosi a indovini, cominciarono a prevedere la [[morte]] dei novantenni ammalati, a [[prevedere il passato]] e a prevedere le battute dei [[film muti]] che davano nelle sale.
Le prime apparizioni dei Maya risalgono al 1500 [[a.C.]] in [[Guatemala]]. Allora erano una tribù di [[nomadi]] che praticavano il [[reggaeton]] e coltivavano zucchine da rivendere a [[Eva Angelina]]. I vecchi Maya non avevano tempo per le profezie, dividevano la loro quotidianità tra il lavoro e gli allenamenti di [[marcialonga]], mentre, nel frattempo, i figli non ricevevano le dovute attenzioni. I giovani virgulti, intossicati dalla [[PlayStation]], crebbero viziati e abituati alla [[nullafacenza]] e si ritrovarono, da adulti, a dover intraprendere delle carriere per la quale ogni genitore si suiciderebbe per la delusione: gli artisti. L'[[arte]], a quei tempi, era rappresentata dai [[tarocchi]] e dai sacrifici umani. Coloro che scelsero la strada del tarocco, atteggiandosi a indovini, cominciarono a prevedere la [[morte]] dei novantenni ammalati, a [[prevedere il passato]] e a prevedere le battute dei [[film muti]] che davano nelle sale.



Versione attuale delle 18:39, 30 giu 2014

La razza del biddaio (bronzetto in gergo biddaio, biddinculu in nordico e sudicio o gabillo per i cretini miscredenti) è, per definizione, quella che abita le bidde dell'entroterra sardo. Sconosciuta ai più, questa curiosa, pericolosa e piuttosto primitiva specie di subumani è l'etnia principale locale.
Avventurarsi nell'entroterra sardo è il metodo più sicuro per incrociare un qualche biddaio, e quindi anche il più pericoloso. Una squadra di ricercatori isolani, guidata da un certo Marcello Fois, ha tentato una spedizione per sapere di più sugli insoliti mammiferi. Qui di seguito sono esposti i risultati dei lunghi osservamenti.
I biddai si raggruppano in isolate comunità montane, chiamate appunto bidde, preferibilmente situate nel centro-Sardegna e comunque prevalentemente attorno a Nuoro, e cioè nella Barbagia: la Vera Sardegna, secondo essi. Esse sono costituite perlopiù da nuraghe. Questo per opporre una resistenza più agguerrita nel caso eventuali continentali dovessero attaccarli. La popolazione di tali bidde non superano mai i 2.000 abitanti anche se, per correttezza, va detto che le pecore non sono mai meno di 34.000. È di gran moda costruirsi la casa abusivamente per poi lasciarla coi mattoncini scoperti, senza passarci nemmeno una mano di intonaco, perché fa molto agros.

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