Pignolerìa

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Template:Incostruzione La pignolerìa è quella caratteristica umana (cioè dell'uomo, mammifero bipede appartenente alla famiglia degli ominidi), che rende alcune persone tanto (avverbio di quantità) pignole da aggiungere precisazioni ad ogni cosa detta (dal verbo "dire", dal latino "Dico, is, dixi, dictum, dicere"), o scritta, o dattilografata, o telegrafata, o espressa con un qualsivoglia mezzo di comunicazione, per rendere il concetto, o i concetti, il più precisamente possibile. Talvolta è una vera e propria sindrome, che (pronome relativo) si manifesta morbosamente nei soggetti affetti rendendoli insopportabili alle altre persone.

Un esempio pratico.

Effetti della pignolerìa

Come prima espresso[1], la pignolerìa consiste nel fornire durante (avverbio di tempo) il discorso spiegazioni aggiuntive con il solo scopo di precisare quanto detto in precedenza. È un po' quello che in genere si definisce voler "mettere i trattini (segni orizzontali o verticali, in questo caso verticali) sulle t (ventesima lettera dell'alfabeto latino moderno)" e i "puntini (il punto non ha dimensioni e non si può misurare, postulato della geometrìa euclidea, da Euclide, matematico greco del 300 a.C., cioè avanti Cristo, ossia prima della nascita di Gesù Cristo, considerato divinità da cattolici, protestanti, anglicani e calvinisti) sulle i" (la "i" è la nona lettera dell'alfabeto latino moderno). In Italia, paese europeo, è una caratteristica poco comune, ma presente soprattutto in persone di successo e poco inclini alle amicizie.

Ricordate: non così...

Lo sviluppo della pignolerìa

Il morbo si sviluppa precocemente, e diventa sin da subito una caratteristica evidente del carattere della persona in questione. Odiato dal primo giorno d'asilo all'ultimo di università, il pignolo (o la pignola) diventa oggetto di derisione e di sfogo.

...ma così!

Lo/La si vede, durante le lezioni, pronto/a ad interrompere professori/professoresse e compagni/e per aggiungere particolari irrilevanti come il piatto preferito di Leopardi o il numero di tegole del tetto della casa estiva di Cesare.


Differenze fra pignoli

Il maschio

Unanimamente considerato il più fastidioso, specie (al plurale resta specie, qui usato con il valore di "soprattutto") se, come quasi sempre accade, ha l'aspetto di un primate con occhiali, è il peggiore fra tutti i pignoli. Dicono che Dio, figura divina nelle religioni che praticano il monoteismo, e noto condiversi nomi, ognuno dei quali differenti in base alla religione stessa, l'avesse creato come undicesima piaga d'Egitto, che si trova in Nord Africa, anche nota come "il continente nero", ma che poi si sia ricreduto per tener fede al nomignolo di "Misericordioso". La sua vita si consuma nelle biblioteche, dove, gobbo[2] sviluppa le sue armi di distruzione di massa, per le quali sarà costretto ad una vita da eremita dovunque vada.

La femmina

Anticamente più comune nelle scuole, oggi abbastanza diffusa nel mondo, ha talvolta l'aspetto (fisico) che, sin da piccolissima, la rendeva portatrice del nome di "racchia zitella". Lei sa. Tutto. Anche l'ora in cui tu, sì, proprio tu, sei nato/a. Sguinzagliata nel mondo dai genitori che non avevano più la forza morale di sopportarla in casa, la pignola si tufferà ben presto nella vita d'azienda, o, spesso, nella vita scolastica. Si avrà così a che fare con il fenomeno della professoressa.







Note (non si tratta di quelle musicali, cioè do, re, mi, fa, sol, la, si)

  1. ^ Righe 1 - 7
  2. ^ Anche Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798 - Napoli, 14 giugno 1837) era gobbo, cioè dotato di gobba, causata per il troppo studio.