Pena di morte
« Poteva essere una buona alternativa all'indulto. Poi ho letto la Costituzione. »
« NON MI PUOI UCCIDEREEEEE!!!!!!! PERCHèèèè, SE MI UCCIDI IO USO I MIEI SUPERPOTERI FORTISSIMI E TI SPAROE SCAPPO E TU MUORI!!!!11 GNè GNE GNEEEEEEEEEEEEEE! GNè GNèèèèèèèèè »
La pena di morte è un divertentissimo gioco all'aperto ideato da Ponzio Pilato, al terzo posto nella lista "50 giochi per una festa di 11 anni!" dopo la tortura e la caccia al Nusbari.
Origini del gioco
Un giorno dell'afosa estate ebraica, in Ebralandia, un gruppo di giocherelloni stava giocando a palla. Poi la palla lanciata un pò più su andò proprio sulla testa di quei vichinghi laggiù, esattamente sulla testa di un bulletto presuntuoso. Il sedicente Messia insultò il povero Barabbino che aveva lanciato la palla con brute parole. La lite divenne furibonda e venne chiamato in causa un tale Ponzio che stava giocando a campana. Dovendo decidere a chi dare ragione esaminò la situazione con un'efficace valutazione