Papa Celestino V

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« Ego Caelestinus Papa Quintus, motus ex legittimis cazzis mieis, et melioris vitae aspirandus, cum coscientiae illesae, nunzio vobis et malignae romanae plebis merdosae, sponte cedo Papatus. Clamare orae paestis, abstene perditempos »
(Celestino V, Bolla Pontificia, Napoli 1294)
« In verita vi dico, andatevene affanculo! »
(Celestino V commiata il Concistoro dei Vescovi)

Celestino V, Pietro Angelerio per sua madre e "colui che fece per viltade il gran rifiuto" per Dante in vena di usare elaborate perifrasi per dire "cagasotto", (Molise, primi quindici anni del 1200 - Ciociaria, ultimi cinque anni del 1200) fu il 192° vicario di Cristo sulla terra, almeno fino a quando non si rese conto che si stava meglio quando si stava peggio e decise che era meglio tornarsene in Abruzzo a guardare Don Matteo in tv.

Preceduto da:
Niccolò IV

Papa
1294 - 1294
Succeduto da:
Bonifacio VIII