Nonsource:Dizionario della malavita pesante: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Riga 115: Riga 115:
* '''Vitto'''. In prigione, il cibo passato dall’amministrazione, detto anche “casanza”. “Cosa c’è di vitto stasera?” “Scaloppine di [[Bosnia|bambino bosniaco]] con le scarpe da ginnastica” “Oggi il vitto fa schifo” “Perché, ieri no?”
* '''Vitto'''. In prigione, il cibo passato dall’amministrazione, detto anche “casanza”. “Cosa c’è di vitto stasera?” “Scaloppine di [[Bosnia|bambino bosniaco]] con le scarpe da ginnastica” “Oggi il vitto fa schifo” “Perché, ieri no?”
* '''Zanza'''. Truffatore, può essere anche un nome proprio. “Ma chi è stato a truffare i Lloyd’s, Zanza?”
* '''Zanza'''. Truffatore, può essere anche un nome proprio. “Ma chi è stato a truffare i Lloyd’s, Zanza?”

== Dialogo tra malavitosi leggeri al cinema della prigione ==

Nel mondo della malavita non tutti sono a questi livelli, per cui i “leggeri” cercano in qualche modo di comprendere e farsi chiarezza l’un l’altro sul linguaggio in codice dei “pesanti”.

{{Cit2|Le hai portate le cosce di pollo?}}
{{Cit2|No.}}
{{Cit2|Al cinema senza cosce di pollo?}}
{{Cit2|Cioè, tu al cinema invece di portarti i pop corn ti porti le cosce di pollo?}}
{{Cit2|Certo, te le metti in tasca e durante l’intervallo le tiri fuori.}}
{{Cit2|Ma tu sei fulminato.}}
{{Cit2|Cià, tira fuori la coscia di pollo.}}
{{Cit2|Ti ho detto che non le ho portate, cristu!}}
{{Cit2|Allora, ti sei iscritto a scuola?}}
{{Cit2|Yes.}}
{{Cit2|Cosa fai, due anni in uno?}}
{{Cit2|Credo di sì.}}
{{Cit2|Ma ce la fai?}}
{{Cit2|Mah, se ce l’ha fatta uno che dice “ti ho mai rimasto senza mangiare” non dovrei farcela io?}}
{{Cit2|Ti ho mai rimasto senza mangiare?}}
{{Cit2|Sì, oppure “scendimi l’accendimo”, “escimi la sigaretta”.}}
{{Cit2|Accupa, accupa!}}
{{Cit2|Ma cosa vuol dire “accupa”?}}
{{Cit2|A Ccuba, vai a [[Cuba]].}}
{{Cit2|Ma che cazzo dici, vuol dire accupa, diventa cupo.}}
{{Cit2|Ti alzo le mani. Ti spezzo le braccine.}}
{{Cit2|Mi hai alzato le mani… Come ti sei permesso?}}
{{Cit2|Cristo di dio, ti alzo le mani, bastarda la carta.}}
{{Cit2|Bastarda la carta… ma quale carta?}}
{{Cit2|Non lo so, bastarda la carta. Bastarda la carta e basta.}}
{{Cit2|Senti questa: ma come te la porti?}}
{{Cit2|E questa: ma come te la raggioni?}}
{{Cit2|Te la porti bene.}}
{{Cit2|Come me la porto? Me la porto bene.}}
{{Cit2|Sì sì, te la porti bene.}}
{{Cit2|Senti ma… come te la porti?}}
{{Cit2|Non so, me la porto bene.}}
{{Cit2|Comunque te le potevi portare le cosce di pollo della casanza.}}
{{Cit2|E come me le portavo?}}
{{Cit2|Non so, come te le portavi?}}
{{Cit2|Dovevi scenderci le cosce di pollo.}}
{{Cit2|Noi ti abbiamo mai rimasto senza cosce di pollo?}}
{{Cit2|Sì, sì, ve la portate bene.}}
{{Cit2|Oh, noi ce la raggioniamo così, ah ah ah! Ce la siamo insegnata così.}}
{{Cit2|Ma dio can…}}