Nonsource:Dimostrazioni dell'esistenza di Dio
Template:Incostruzione Molte argomentazioni circa l'esistenza di Dio sono state proposte da filosofi, teologi, baristi, veline e altri pensatori. Questa voce elenca alcune delle argomentazioni più comuni (pro e contro), in particolare quelle che rientrano nell'alveo della filosofia della religione, e usando una terminologia accessibile financo all'uomo della strada, introduce le scuole di pensiero sull'epistemologia della fenomenologia dell'ontologia di Dio.
Argomentazioni a favore dell'esistenza di Dio
Presentiamo gli argomenti proposti nel corso della storia per giustificare razionalmente l'esistenza di Dio seguendo, quando possibile, l'ordine cronologico.
Argumentum Ornithologicum
Questa classica dimostrazione è dovuta all'estro dell'illustre teologo bonariense Jorge Luis Borges, di cui riportiamo integralmente il testo:
Argumentum Ontologicum
Questa classica argomentazione bassomedievale è opera della fantasia di Sant'Anselmo d'Aosta e si basa direttamente sulla definizione di Dio.
"Dio è l'essere perfettissimo, cioé il compendio di tutte le quantità positive possibili. Poiché l'esistenza è una qualità positiva, allora Dio esiste".
Il contemporaneo Gaunilone obiettò allora che anche la donna perfetta per lui doveva esistere, e invece si era fatto monaco. E allora?
Sviluppi moderni
La dimostrazione è stata resa matematicamente rigorosa dal logico mitteleuropeo Curzio Gödel, e quindi va considerata matematicamente vera.
Tuttavia i corollari che matematicamente ne seguono sono perlomeno sorprendenti. Dato che le sigarette con il filtro sono migliori di quelle senza il filtro, ne segue logicamente che Dio è un ultrafiltro.
L'idea, eloquentemente innovativa, non è stata accettata dalla Chiesa cattolica contemporanea. Per il 2100, si vedrà.
Le cinque vie di Tommaso d'Aquino
- Ex Motu: Dio come Motore Immobile. L'applicazione al Piano Energetico Nazionale è segnalata nella prossima Finanziaria.
- Ex Causa: ogni cosa ha una causa, quindi Dio è la causa di tutto. Cfr. Principio del Maggiordomo[1]. Ovvero: tutto ha una causa, quindi c'è qualcuno/qualcosa che non ha una causa. Cioé Dio.
- Ex Contingenza: niente esiste veramente, quindi qualcosa deve esistere veramente. Cioé Dio.
- Ex Gradu Perfectionis: nulla è perfetto quindi qualcosa deve essere perfetto, eccetera.
- Ex Fine: The End. Ho finito.
Altre argomentazioni
- Argomentazioni Deduttive
- Argomentazioni Induttive
- Argomentazioni Abduttive
- Argomentazioni Pragmatiche
- Argomentazioni Sintattiche
- Argomentazioni basate sull'esperienza personale: tipo "Io l'ho visto ed è mio zio"
- Argomentazioni matematiche
- Argomentazioni numerologiche
- Argomentazioni chimiche
- Argomentazioni storiche
Argomentazioni matematiche
- Un'interessante dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio, eseguita con i metodi classici di riga e compasso, viene svolta nel 1911 dal teologo lavalese Alfred Jarry, che dimostra che Dio è il punto di intersezione tra due rette all'infinito.
- La dimostrazione, sebbene valida, viene ripresa e per così dire capovolta di senso, dal matematico sovietico Andrej N. Kolmogorov, noto esperto di teoria della misura, che dimostra che la misura di Dio, così ricavato, è zero, e che quindi Dio è trascurabile. Il concetto di "insieme trascurabile" (ovvero di misura zero benché non vuoto) è tipico della teoria della misura: lo sono anche i singoli punti ma lo sono anche alcuni oggetti singolari detti frattali, come per esempio l'insieme ternario di Cantor. [2] Inutile dire che lo scopo di Kolmogorov, evidentemente ateo, era quello di rivoltare la frittata.
- Di conseguenza la dimostrazione viene ritenuta di nullo interesse pratico dalla Chiesa Cattolica, malgrado la questione se Dio sia un frattale magro sia ancora aperta e stimolante, e abbia prodotto la nascita di una nuova scienza, la Teometria, che si occupa della misurazione di Dio. Detta neoscienza è praticata oggidì da un insieme trascurabile di persone.
- Un'altra dimostrazione matematica è quella di Vincenzo Flauti (1782-1863) che assume come punto di partenza l'ipotesi che Dio sia un fibrato (figura geometrica ottenibile da mazzi di spaghetti[3]) e utilizza elementi della teoria delle stringhe quantistiche. Questa teoria è stata accusata ingiustamente di portare al "mostro di spaghetti volante" di Bobby Henderson, e Vincenzo Flauti è stato temporaneamente sospeso a divinis. Attualmente la teoria resta sotto esame del [Sant'Uffizio|[Sant'Ufizio]].
Argomentazioni contro l'esistenza di dio[4]
- Paradosso dell'onnipotenza: può dio creare una pietra tanto pesante da non poterla sollevare? Se sì, allora non può sollevare una pietra e non è onnipotente. Se no, non può crare una pietra e allora non è onnipotente. (Critica alla critica: perché deve essere così onnipotente? Ma questo solleva il prossimo paradosso...)
- Argomentazione dell'Implosione Ontologica: tutto ciò che c'è, esiste. Allora deve esserci qualcosa che non esiste. Quindi dio non esiste.
- Questo argomento riprende l'"E Contingentia" dell'aquinate -- peraltro capovolgendolo di segno, e utilizzando financo una logica ancora più sfuggente. I due argomenti condividono tuttavia la stessa struttura grammaticale.
- Argomento di Lovecraft: "AAAAAAAAH! AAAAAAAAAH! AAAAAAAAAAAH!" L'idea del divino di Lovecraft era un po' particolare... Non è chiaro se va nella sezione esistenza, o in quella inesistenza. In ogni caso, non è assolutamente piacevole.
La teologia negativa
La teologia negativa sostiene che, semplicemente, a Dio non si può applicare nessun discorso o di logica umana. Di esistenza. Di non-esistenza. Di nessun tipo.
- "Dio esiste?" "No".
- "Allora Dio non esiste!" "Neppure".
- "Ma... Dio esiste oppure non esiste!" "Nemmeno".
- "Aaaaaargh!" "Non puoi dire neanche «Aaaaaargh», parlando di Dio".
- "No, parlo di me!" "Allora si può dire".
Note
- ^ C'è sempre un colpevole, e il colpevole è il maggiordomo.
- ^ I frattali sono oggetti interdimensionali di occorrenza domestica, come le crepe dell'asfalto o le passeggiate degli ubriachi. L'insieme di Cantor, per esempio, ha dimensione circa uguale a 0,631, ma misura 0,631-dimensionale pari a zero, e dunque è un frattale magro.
- ^ ovvviamente questa è una semplificazione e la vera teoria è molto più complicata. Vedi Dubrovin, Novikov, Fomenko: "Geometria Contemporanea", vol. II, cap. VI.
- ^ In questa sezione, ha la minuscola, tanto per cominciare...