Nonnotizie:Intervista a Mara Carfagna

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9 ottobre 2008


Italia - Ecco l'intervista-monologo di ieri sera a Mara Carfagna, in onda a Matrix:

Cosa avrà voluto dire?
« Sono stufa, se devo essere sincera, di questa gente che si diverte alle mie spalle. Ogni volta che sono intenta a fare il mio lavoro c'è sempre qualcuno che bussa alla mia porta interrompendomi. Altri invece mi prendono in giro, perché parlo sempre con la bocca piena. Io sono una persona aperta, so stare agli scherzi, ma non mi piace essere presa a pesci in faccia. Quindi basta approfittare della mia disponibilità, assumetevi le vostre responsabilità e uscite allo scoperto se proprio volete rapportarvi con me! Sono stanca di ingoiare il rospo! »
(Sui detrattori)
« Sono grata al premier, perché in un momento di difficoltà mi ha offerto un grosso appiglio, per questo io mi inginocchio davanti alla sua grande, grande, grandissima clemenza. Ha oltrepassato le barriere dell'ipocrisia di chi mi vuole relegata al ruolo di velina per cogliere la mia interiorità. La nostra intesa è stata subito perfetta, lui è uno che va dritto al sodo, senza tanti discorsi preliminari, e centra sempre il suo obiettivo. È uno che va a fondo nelle cose, e sono sicura che metterà l'opposizione a tacere, perché lo stesso ha fatto con me con il suo carisma. Li metterà tutti con le spalle al muro, ne sono certa, ormai lo conosco. »
« L'invidia spinge a dire cose insensate. Lei vorrebbe essere nella mia posizione, questo è evidente, ma Berlusconi non è un dilettante e sa prendersi le sue precauzioni. Non permetterebbe mai a donne come lei di avere un ruolo centrale come il mio, perché non riuscirebbe mai a gestire la situazione. Io riesco a tenere testa anche a tre ministri contemporaneamente, e nessuno è mai stato deluso dal mio operato. Svolgo tutte le mansioni con la massima efficienza, assicurandomi che tutto vada al proprio posto, e se le cose non vanno per il verso giusto trovo sempre un modo per raddrizzare la situazione. Lei invece si lascerebbe prendere dal panico e trasformerebbe il parlamento in un casino. Io sono l'unica che può mettere a disposizione la propria esperienza per risolvere il problema della prostituzione, perché è un problema che mi tocca nel profondo. Provo orrore per tutte quelle donne che vendono il loro corpo, soprattutto se penso a quanto poco ricevono in cambio. »
« Io sono una schietta, non dico le cose con ambiguità come si può credere. Chiunque colga nelle mie affermazioni anche il minimo accenno a cose di cattivo gusto si ricreda, parlo col candore di un bambino, perché dentro di me, anche se piccolo piccolo, rimane pur sempre un bambino che si nasconde. »
(Gran Finale)