Nonnotizie:Cenone da chef, tra brodo di condor vegano e croccante alla salicornia

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24 dicembre 2019


Il Natale evoca ogni sorta di sentimento umano: spiritualità, amore in famiglia, solidarietà, ed altre scemenze. Ma andiamo al sodo: che si mangia?

Mentre le neo-mamme assidue lettrici di cucinarandom.it e gli studenti orgogliosi della loro "Omelette conquistata dalla dolcezza dello scorfano della mia terra" scopiazzata da Masterchef impazziscono alla ricerca del piatto per il cenone natalizio che stupisca i commensali, preferibilmente non per la durata del lavaggio gastrico che gli toccherà subire dopo, gli chef famosi chinano il capo ai comandamenti di Greta con ricette anti-spreco, anti-sfruttamento animale e anti-sazietà, a partire da Antonino Cannavacciuolo che in questi giorni si aggira minaccioso per le librerie brandendo il suo ultimo libro, I piatti che ti fanno la festa, e mo' pigliat' 'sto pacchero 'ncoppa u cuppino.

Quattro le ricette vegane proposte da varie associazioni nel Merry Insipid Xmas 2019, che punta a unire l'odio verso i vegetali all'amore per le cose che meritano solo la pattumiera: crema di bucce di patata verde (più ecosostenibile di quella che si può mangiare); sbobba di trucioli in umido (rigorosamente paint-free); lasagne tristi; porchetta di cinghiale vivo perché dai cazzo basta con 'sta merdaaa.

Ma vediamo cosa ci propinano gli chef della TV. Alessandro Borghese, non pago dall'apparire già in ogni dove manco fosse la Madonna, presenta i suoi "Saltimbocca alla Rumena", la cui ricetta rivoluzionaria vegan-friendly consiste nel fare a meno di vitello e prosciutto, come la fanno in Romania: in sostanza una foglia di salvia fritta.

Heinz Beck propone invece il suo celebre "Brodo di condor vegano", in cui l'obiettivo della sostenibilità è pienamente raggiunto non essendo quel volatile in via d'estizione (anzi), ma pure orrido alla vista al punto da non attirare nemmeno le simpatie della LIPU. Unica accortezza per la realizzazione di questo brodo dal gusto di scarpa vecchia: nutrire il condor con una dieta a base di bacche di Goji e kale, cosa che tra l'altro ne frolla le carni e ne accellera il trapasso.

Dall'alto della sua prosopopea, Iginio Massari espone la sua ultima creazione con una sacralità che non meriterebbe neanche un'opera del Botticelli: il croccante alla salicornia. Vista l'impossibilità tecnica di rendere commestibile la misteriosa pianta, Massari consiglia di lasciare la salicornia solo nel titolo del croccante, e poi realizzarlo come cazzo pare.

Fonti