Nonnotizie:Caccia alle streghe nella scuola: differenze tra le versioni
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[[Roma]], [[Emilia Romagna]] - "''Da questo [[momento]] in avanti [[tutti]] coloro che parleranno male della [[scuola]] pubblica, del [[ministero dell'istruzione]], del [[governo]] e della [[piadina]] saranno considerati traditori della [[patria]] e come tali puniti.''"<br /> |
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Con queste parole si apre la [[lettera]] aperta del direttore ministeriale dell'Emilia Romagna Marcello Limina (le cui chiappe sono sedute comodamente su una [[poltrona]] vellutata a [[Roma]], vista [[Colosseo]]) indirizzata a tutti i presidi della [[regione]], quali suo [[braccio]] armato per farla rispettare. |
Con queste parole si apre la [[lettera]] aperta del direttore ministeriale dell'Emilia Romagna Marcello Limina (le cui chiappe sono sedute comodamente su una [[poltrona]] vellutata a [[Roma]], vista [[Colosseo]]) indirizzata a tutti i presidi della [[regione]], quali suo [[braccio]] armato per farla rispettare. |
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Dure le reazioni dei sindacati e dell'[[opposizione]]. Per il [[PD]] si tratta di un fatto gravissimo, per dirla con le parole dell'ex- ministro all'istruzione [[Fioroni]]: "...". Critiche anche da [[Di Pietro]] che lamenta la fine della porchetta e l'impossibilità di convocare una riunione di [[partito]] per discutere la faccenda. Quanto ai sindacati, la [[CGIL]] afferma: "''Colpa di Angeletti!''" e la [[UIL]]: "''Colpa di [[Epifani]]!''" |
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Versione attuale delle 18:12, 22 giu 2017
22 maggio 2010
Roma, Emilia Romagna - "Da questo momento in avanti tutti coloro che parleranno male della scuola pubblica, del ministero dell'istruzione, del governo e della piadina saranno considerati traditori della patria e come tali puniti."
Con queste parole si apre la lettera aperta del direttore ministeriale dell'Emilia Romagna Marcello Limina (le cui chiappe sono sedute comodamente su una poltrona vellutata a Roma, vista Colosseo) indirizzata a tutti i presidi della regione, quali suo braccio armato per farla rispettare.
"Troppo spesso" Prosegue "Assistiamo ad episodi quali insegnanti che si lamentano per quisquilie e fanno di una pulce un elefante, come quel tizio che si lagnava dell'intonaco pericolante; ora è caduto, quindi il problema è risolto ma lui si lamenta ancora. Noi del ministero vogliamo dire basta a questo clima di disfattismo continuo, perché, come tutti sanno, se non si parla di una cosa questa non esiste. È il continuo crogiolarsi nei problemi che genera il karma negativo da cui nascono i problemi; se quel lagnone fosse andato a scuola ogni giorno con il sorriso e non avesse parlato dell'intonaco questo non sarebbe mai diventato pericolante.
Dure le reazioni dei sindacati e dell'opposizione. Per il PD si tratta di un fatto gravissimo, per dirla con le parole dell'ex- ministro all'istruzione Fioroni: "...". Critiche anche da Di Pietro che lamenta la fine della porchetta e l'impossibilità di convocare una riunione di partito per discutere la faccenda. Quanto ai sindacati, la CGIL afferma: "Colpa di Angeletti!" e la UIL: "Colpa di Epifani!"
Approvazione viene invece dal ministro per l'istruzione[citazione necessaria] Mariastella Gelmini, la cui molla è stata caricata per l'occasione, dopo mesi di stand-by: "È stata un'ottima idea, chi vuole fare politica si candidi alle elezioni, tanto qui arrivano cani e porci, basti vedere chi è ministro dell'istruzione."