Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

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   La stessa cosa ma di più: Ministero della pubblica distruzione.
« Chi sa, fa; chi non sa, insegna! Chi non sa fare nemmeno quello insegna educazione fisica »
(Jack Black su docenti)
« La citazione è in realtà di Woody Allen ... »
(Uno come te sugli effetti che una scarsa istruzione può dare)
« E dopo la 3+2 arriverà la 1+2+2 »
(Ministra imbecille che ha scambiato l'organizzazione dell'anno accademico con un corso di prima elementare sulle addizioni)
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NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nato come un normale organo di governo in un paese fintamente democratico, è attualmente il dicastero del Governo italiano preposto allo smantellamento del sistema scolastico nazionale, dell'Università e della ricerca.

Il ministro era l'on. avv. Mariastella Gelmini del Popolo della Libertà, già - nell'ordine - baby-sitter dei figli di Silvio Berlusconi, segretaria di Silvio Berlusconi, portaborse di Silvio Berlusconi. Successivamente è stata la volta di Francesco Profumo, un tecnico sfigato che in precedenza guidava il CERN, una istituzione inutile che non serve a niente. Adesso, nella provvisorietà definitiva del Governo Letta, la palla tocca a Maria Chiara Carrozza (per gli amici Marie Claire, per i sodali MCC, per gli amanti delle cifre arabe Signorina Milleduecento), già Magnifico Rettore (un inchino) di Hogwarts.

Cenni Storici

Esistente già dal 1861, sotto il governo di Don Camillo Benson conte di Cavour, e con la denominazione Ministero della Pubblica Istruzione, fu soppresso il 12 settembre 1929 dal "governo" Mussolini - in quanto ente troppo libero e troppo intelligente, qual era all'epoca cosiderato - e sostituito con il Ministero della Maleducazione Nazionale, vero modello del moderno ministero della (d)istruzione pubblica attuale. Nel nuovo dicastero venivano forgiate le brillanti menti delle cosiddette "squadracce", dei "Vigilanti della Morte" e altri mentecatti del genere.

L'attuale configurazione del Ministero è il risultato della fusione del Ministero della Pubblica Istruzione con il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, quest'ultimo nato nel 1987, in pieno regime DC-PSI, al fine di appagare la sempre crescente sete di potere di politici da quattro soldi.

L'accorpamento fu deciso verso la fine degli anni '90 in seguito all'osservazione del fatto che tanto le scuole quanto le università italiane versavano ormai in condizioni tanto pietose che, per infliggere loro il colpo di grazia, un unico dicastero potesse bastare. Tale decisione fu inserita nella Riforma Bassanini del D. Lgs. n. 300/1999, e attuata dal Governo Berlusconi II, nel 2001.

Nel Governo Prodi II (2006), la necessità di dare a tutti i partiti il giusto numero di poltrone, comportò un ritorno ai due ministeri separati: il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero dell'Università e della Ricerca. Il Ministero della Pubblica Istruzione venne affidato a Giuseppe Fioroni, ministro talmente inutile da risultare a tutt'oggi sconosciuto persino agli uscieri del Ministero stesso; il Ministro dell'Università e della Ricerca, durante il Governo Prodi II, era invece Fabio Mussi, passato alla storia per il record delle promesse fatte e non mantenute, promesse per le quali si è guadagnato l'appellativo di Ministro Spacco-qua-spacco-là.

Infine, in seguito alla Finanziaria 2008, legge n. 244/2007, si è deciso di ritornare alla Riforma Bassanini reistituendo l'attuale denominazione del Ministero.

Il peggior ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nella storia della Repubblica Italiana è stato, senza dubbio, Letizia Moratti, un personaggio mitologico con il corpo metà pterodattilo e metà iena ridens, e il cervello ottenuto da un incrocio tra Silvio Berlusconi (di cui possiede l'intelligenza, la cultura e le capacità politiche!) e Hannibal Lecter (da cui ha ereditato esclusivamente il feroce cannibalismo).

Si prevede (e già siamo sulla buona strada) che lo smantellamento del sistema scolastico e universitario italiano sarà completato entro il 2021; da quel momento il Ministero, non avendo più ragion d'essere, sarà eliminato e saranno istituite nuove cariche indispensabili per l'assorbimento, nel mondo del lavoro, delle persone più incolte e incompetenti d'Europa. È per questo motivo che, del riciclaggio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, si sta già occupando attivamente il Ministero delle Pari Opportunità in collaborazione con il Commissario Straordinario per l'Emergenza Rifiuti.

Struttura

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (in sigla MIUR), si articola in una serie pressoché infinita di sottostrutture, tutte rigorosamente inutili e piene di fannulloni privi di qualunque competenza.