Utente:Maxped/Sandbox2: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Riga 4: Riga 4:
Durante la sua vita rischiò seriamente di diventare uno dei più grandi scienziati della storia, raggiunse traguardi che sarebbero stati eguagliati cent'anni dopo ma non se ne rese mai conto, l'unica cosa che gli diede davvero soddisfazione fu sputtanare i colleghi cialtroni.
Durante la sua vita rischiò seriamente di diventare uno dei più grandi scienziati della storia, raggiunse traguardi che sarebbero stati eguagliati cent'anni dopo ma non se ne rese mai conto, l'unica cosa che gli diede davvero soddisfazione fu sputtanare i colleghi cialtroni.
Spallanzani è altrimenti considerato lo zio della vivisezione, cognato del radar e padre della fecondazione artificiale, ragion per cui il [[Papa|Santo Padre]] ancora non lo vede di buon occhio. Tantomeno gli animalisti per via dei suoi esperimenti sui pipistrelli, le rane e pioppi.
Spallanzani è altrimenti considerato lo zio della vivisezione, cognato del radar e padre della fecondazione artificiale, ragion per cui il [[Papa|Santo Padre]] ancora non lo vede di buon occhio. Tantomeno gli animalisti per via dei suoi esperimenti sui pipistrelli, le rane e pioppi.
{{Wikipediamenu}}
{{Wikipedia}}
Lo Spallanzani intraprese lunghi viaggi per il mondo, Asia, Africa, Europa, ovunque, ma non andò mai a Chioggia. I suoi viaggi lo arricchirono interiormente e stimolarono la sua passione verso la natura e le cinesi con la testa a pera.
Lo Spallanzani intraprese lunghi viaggi per il mondo, Asia, Africa, Europa, ovunque, ma non andò mai a Chioggia. I suoi viaggi lo arricchirono interiormente e stimolarono la sua passione verso la natura e le cinesi con la testa a pera.



Versione delle 21:18, 26 ott 2012

Lazzaro Spallanzani

Lazzaro Spallanzani nasce a Scandiano in provincia di Reggio Emilia il 12 Gennaio1729, muore il 4 Agosto 1758, risorge il giorno dopo e muore definitivamente l'11 Febbraio del 1799. Spallanzani fu un importante naturalista e Gesuita a tempo perso. Se oggi sappiamo che le mosche non nascono dalla merda per intervento di Belzebù è solo grazie a lui.

Durante la sua vita rischiò seriamente di diventare uno dei più grandi scienziati della storia, raggiunse traguardi che sarebbero stati eguagliati cent'anni dopo ma non se ne rese mai conto, l'unica cosa che gli diede davvero soddisfazione fu sputtanare i colleghi cialtroni. Spallanzani è altrimenti considerato lo zio della vivisezione, cognato del radar e padre della fecondazione artificiale, ragion per cui il Santo Padre ancora non lo vede di buon occhio. Tantomeno gli animalisti per via dei suoi esperimenti sui pipistrelli, le rane e pioppi.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Maxped/Sandbox2

Lo Spallanzani intraprese lunghi viaggi per il mondo, Asia, Africa, Europa, ovunque, ma non andò mai a Chioggia. I suoi viaggi lo arricchirono interiormente e stimolarono la sua passione verso la natura e le cinesi con la testa a pera.

La giovinezza

Lazzaro nacque primo di dieci figli e fu cacciato in convento all'istante. Qualcuno immanicato con la chiesa in famiglia faceva sempre comodo. Lazzaro, ospitato dai gesuiti di Reggio, se non era chino su qualche testo polveroso di una polverosa biblioteca, era a carponi nei campi a caccia di insetti piante e monetine smarrite. I confratelli lo canzonavano spesso per le sue stranezze ma lo Spallanzani faceva finta di niente, poi di nascosto spiaccicava vermi, cavallette e altre schifezze nell'astuccio o nel calamaio dei compagni che lo avevano schernito, infine fotteva loro i panini dalla cartella. In questo periodo si delinearono i tratti salienti del suo carattere: amante della natura morta, piuttosto tirchio, vendicativo, magari anche un po' mariuolo. L'acume e la curiosità che lo contraddistinsero d'altro canto gli permisero di elevarsi per alcuni istanti sull'oceano di ignoranza del suo tempo.

Dopo trent'anni da chierico Lazzaro si decise a prendere i voti poiché la suora tettona che alimentava le sue fantasie era stata trasferìta in Santa Sede.

La vecchiezza

Il gesuita già insegnante di filosofia e budellogia (l'odierna medicina forense) passava il suo tempo libero a smerdare i colleghi confutando con prove incontrovertibili le loro ridicole teorie. Esordì con: Saggio sulle osservazioni su due di due giullari che si passan per dotti, i signori Buffon e Needham (Bisognoso di prosciutto) che bene son gia descritti dai loro ridicoli cognomi e sulla loro ancor più stupida teoria. La teoria a cui si riferiva era quella della generazione spontanea all'interno della quale i due

scienziati dimostravano inoppugnabilmente che la materia organica inanimata o morta genera spontaneamente forme di vita a caso compreso l'uomo e il capodoglio. Poichè il gesuita intendeva solo sputtanare i due figuri che gli avevano rigato lo scooter (che aveva inventato per umiliare il fabbro che lo aveva deriso in pubblico), il merito se lo prese Pasteur parecchi anni dopo ripetendo paro-paro l'esperimento dello Spalla.

Il suo genio non fu mai compreso appieno dai contemporanei e nemmeno da lui stesso. Durante un viaggio verso Costantinopoli, i marinai sentendolo parlare delle sue scoperte lo gettarono a mare credendolo uno stregone. Spallanzani si salvò solo grazie alla suo tappeto volante. Si vendicò in seguito di tutti i marinai servendosi di alcuni simulacri di cera infine rubò loro una cassa di dobloni. Mentre era in viaggio alcuni colleghi, tra i quali Alessandro Volta lo accusarono di aver rubato dal museo di Pavia un'intera collezione di succhi gastrici in vasetto. Spallanzani fu completamente assolto dal giudice e si vendicò di tutti, uno alla volta, tranne Volta.

Spallanzani non trascurò, durante i suoi studi, nemmeno un aspetto della natura. Purtroppo la sua visione cattolica del mondo gli impedì di comprendere la portata delle sue stesse scoperte. Durante le osservazioni di sperma al microscopio fu il primo a individuare alcune strane palline con la coda contenute al suo interno ma dato per scontato che i bambini nascono sotto i cavoli li classificò come parassiti.

Il gesuita fu il primo a compiere un'inseminazione artificiale su di una rana ma si spaventò moltissimo quando riconobbe alcuni dei suoi tratti somatici nel volto dei girini. Ci provò poi con un cane usando quella volta saggiamente sperma canino. L'esperamento fallì ma Sallanzani ne trasse un grande insegnamento

« Forse era meglio usare una cagna! »

I pipistrelli

L'anziano abate si intanò nella torre del convento concentrandosi sulle sue ricerche avido di sapere e di Girelle passò gli ultimi anni della sua vita cercando di svelare un antico enigma della natura: "Come cazzo fanno i pipistrelli a pisciarti in testa al buio?".

Spallanzani durante i suoi più celebri esperimenti si rinchiudeva in un'ala dell'abbazia e osservava a lume di candela svolazzare i pipistrelli. Ripercorriamo il suo cammino attraverso le geniali intuizioni contenute nelle annotazioni del suo diario.


« ... ho toppato entrambi gli occhi ad un esemplare con cera fusa et ho notato che seguitava a volare normalemente, che In tal guisa possano essi vedere attraverso la cera? »


« ... et li ho strappato i bulbi oculari tritandoli poi finemente et immergendoli in acido solforico et ho eiettabili il tutto nello pitale. Infine li ho turato le orbite con sferette di piombo fuso di modo che non conservasse nessun residuo di veggenza... et ancor svolazza! Ora son certo abbastanza, codeste bestie non necessitano di oculi per vedere... »


« ... ne ho immerso uno in una vasca ricolma d'acqua... li dentro i creaturi perdono tutta la loro vitalitate et non si ode nemmeno più quel ripugnate "sflip sflap" delle loro viscide ali. »


« ... l'ho immerso per intero in la Nutella et l'ho liberato per determinar se compiva li stessi movimenti et escludere ho dovuto parimenti lo senso del tatto, ora però son curioso di saggiarne le carni... »


« ... che asportandone la calotta cranica et succhiando la materia grigiastra con una cannula lo pipistrello perde l'orientamento... buffo alquanto... »


« ... quel villan fottuto m'ha orinato in sulla testa! Li ho spezzettato le alucce col batticarne dello macellaro Alfonso... con le ali sbriciolate in quella guisa ha gran difficoltà nello decollaggio... »


« ... ho notato che non ho perso i capelli a dispetto dello piscio di mammifero alato, questa si che est grande scoperta!... »


« ... l'ho allegato forte, forte con la carta collosa et l'ho menato dal finestrone della torre fin giù nello cortile. Spappolossi »


« ... li ho occluso li orifizi orecchiali con gomma da masticare delle Americhe et pure lo sfintere per eliminar lo riverbero, lo stronzo animale ancora vola »


« ... e poiché era io terribilmente irritato dai continui fallimenti n'ho presi quattr'ore l'ho gonfiati con lo elio e 'si gonfi ancor volavano... orcoddio! »


« ... et per vendetta obliqua ne ho appeso i famigliari a testa in su »


« ... lo animale immondo mi ha azzannato lo minolo, codesto lo sistemi io... così gli ho incollato le fauci con l'Attak, he he he!... Toh! Codesta poi est davvero bella! Colle fauci ben sigillata l'animale non s'orienta et va tosto a sbattere, che sfrutti dunque lo senso del gusto? »


« ... con la lingua mozza e le nari rabboccate di pepe di Cajenna ho escluso altresì lo senso del gusto. Lo ammetto, me la sono fatta sotto dalle risa ma ancor non ci capisco un cazzo! »


Nonostante ci fosse andato così vicino Lazzaro ipotizzo l'esistenza di un sesto senso. La scoperta stimolò la ricerca di molti scienziati e in poco tempo sbucò la verità sui pipistrelli che tutti oggi conosciamo, il TomTom. Spallanzani dovette ammettere a malincuore di aver sb... sba.. s... SBAGLIATO! E mori! I suoi celebri esperimenti portarono però nelle campagne Reggiane miliardi e miliardi di zanzare.

Articoli Correlati

Categorie