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{{Quote|{{Dimensione|130%|C'è stata l'età della pietra, quella del bronzo e l'età ferro, gli anni di piombo sono stati così chiamati per sottolineare una palese involuzione della razza umana. Col senno del poi possiamo considerarla "una leggera flessione" se la poniamo al confronto con la New economy, ma "torniamo a bomba" <br />(è il caso di dirlo).}}}}

Gli '''anni di piombo''' furono quel periodo, comprendente gli [[anni '70]] e la prima metà degli [[anni '80]], in cui si verificò un lieve accenno di estremizzazione della dialettica politica. Secondo i giudizi della storiografia di parte, ciò si tradusse in violenze di piazza, in lotta armata e [[terrorismo]]. L'[[Italia]] rivendicava per sé il primato temporale di tali accadimenti, ignorando o facendo finta di ignorare che, come tutti i fenomeni modaioli e di tendenza di massa, anche questo proveniva dall'[[Inghilterra]] e dal Nord Europa, dove si era verificato con qualche [[anno]] d'anticipo: la solita prosopopea vanagloriosa dei buzzurri che abitano lo Stivale.

L'origine dell'espressione viene fatta risalire alla [[regista]] [[Tedeschia|teutonica]] [[Margarethe von Trotta]], che nel [[1981]] intitolò un suo [[film]] "anni di piombo". Ma gli anni di piombo preesistevano di gran lunga alla pellicola della Von Trotta, dunque costei non ha inventato un bel niente.

Secondo gli autorevoli pareri di alcuni [[Calciatore|calciatori]], [[Velina|veline]] e venditori di [[Sigaretta elettronica|sigarette elettroniche]], gli anni di piombo vanno considerati come gli anni del ''terrorismo di sinistra'', oppure dell'''eversione di destra'', oppure ancora di ''stragismo di stato''. I [[Complesso emergente pugliese|complessi emergenti pugliesi]] ritengono invece che al riguardo ''"esista solo una [[verità]] giudiziaria parziale, confusa e spesso contraddittoria"''. Gli [[Elettricista|elettricisti]] dell'[[Enel]] hanno definito questo periodo della storia italiana come una ''"[[guerra civile]] a bassa intensità"''.

Insomma, il quadro è sufficientemente chiaro.

== Confini temporali ==

[[File:Cagliari calcio 1970.jpg|right|thumb|300px|Sono davvero loro i responsabili degli anni di piombo?]]

Una questione molto dibattuta è quella circa l'esatta collocazione temporale di questo periodo storico. Grossolanamente si suole comprendere il quindicennio che va dalla fine degli [[anni '60]] ai primi ottanta, ma le cose si complicano cercando di entrare nel particolare: ogni storico che ha analizzato il periodo suole designare l'anno di inizio a seconda delle proprie convinzioni politiche, ideologiche o semplicemente ''"perché così gli girava in quel momento"''. Quindi c'è chi fa iniziare gli anni di piombo con la [[contestazione]] del [[sessantotto]]; chi con [[strage di piazza Fontana]]; chi con la congiunzione astrale [[Saturno]] - [[Nibiru]] - [[Giuliano Ferrara]]; chi con lo [[scudetto]] del [[Cagliari Calcio|Cagliari]]. {{Quote|Vabbè... più o meno siamo lì!}} Ad ogni modo, che per le strade ci fosse un po' di ''maretta'', era sotto gli occhi di tutti. Se il [[movimento]] sessantottino aveva aperto le danze, o meglio, il [[pogo]] con la [[polizia]] il [[1 marzo]] [[1968]] nella cosiddetta [[Battaglia di Valle Giulia]], il primo morto ammazzato della stagione fu il giovane agente Antonio Annarumma, ucciso da una sprangata sul cranio durante una manifestazione a [[Milano]]. Tuttavia lo sfortunato agente non può essere considerato il primo morto degli anni di piombo, in quanto il [[tubo Innocenti]] col quale fu colpito, oltre a dichiararsi (per l'appunto) innocente, era costituito di [[acciaio]], non piombo.

== Fatti essenziali ==

Per anni ci siamo bevuti la storia del [[boom economico]] che aveva investito l'Italia negli anni sessanta, con l'aumentato benessere sociale, la scolarizzazione di massa, l'emancipazione della donna. Secondo questa bislacca [[teoria]] la [[cultura]], saldamente in mano ai [[Comunista|comunisti]], instillava nelle menti dei giovani d'allora pericolose idee sovversivamente libertarie. Il [[Governo italiano]] con sede a [[Washington]] doveva porre un freno alle ambizioni rivoluzionarie quella generazione degenerata. Così sarebbero venuti fuori gli opposti estremismi di destra e di sinistra, che in un crescendo rossiniano avrebbero esacerbato a tal punto gli animi da sfociare in attentati via via sempre più efferati e sanguinari, con una vera e propria guerra civile a far da contorno.<br />
Ebbene, non è affatto andata così.<br />
In realtà i giovani di quegli anni, lungi dal farsi politicizzare, preferivano di gran lunga farsi i cazzi propri, travolti da un improvviso quanto inaspettato benessere. Con la pappa già pronta che senso aveva coltivare un qualsivoglia ideale? Una cosa in effetti mancava loro: i loro genitori avevano maneggiato vere armi da fuoco durante la [[Seconda Guerra Mondiale]], a loro toccava giocare agli indiani o a guardie e ladri con ridicole armi-giocattolo nel migliore dei casi, altrimenti dovevano mimare una pistola con la mano e fare ''"bang"'' con la bocca. Ecco, fu questa la vera causa scatenante del fenomeno "anni di piombo": la ferma volontà di giocare con armi vere, come era fortunatamente toccato ai loro genitori. La suddivisione in gruppi rossi e neri è solo un adattamento giornalistico creato con lo scopo di semplificare i concetti, per un'informazione che andasse incontro alle capacità mentali davvero di tutti.

I primi sparuti gruppuscoli di adolescenti che volevano giocare con armi vere si fanno notare durante la [[contestazione]] del [[1968|'68]], mescolati con gli studenti che in tutta [[Europa]] scendevano in piazza. Nel [[1969]] si mescolarono agli [[operai]] protagonisti dell'[[autunno caldo]], che nelle località costiere consentì di fare il bagno fino a [[novembre]] inoltrato. Le sparatorie aumentano vertiginosamente, gli scontri a fuoco lasciano sul terreno sempre più persone. I giovani favorevoli all'uso ricreativo delle armi da fuoco compiono un salto di qualità, iniziando a maneggiare esplosivi di vario tipo, fino a giungere al [[12 dicembre]]. In quel giorno vengono effettuati tra [[Roma]] e [[Milano]] cinque attentati dinamitardi in meno di un'ora, il più grave dei quali è la [[strage di piazza Fontana]]. In breve si assiste al passaggio dalla politica attiva all'eversione; dalle piccole sparatorie agli attentati terroristici; dalla lotta armata alla [[clandestinità]]. Già, la ''clandestinità''. Da qualche tempo quest'ultima occupazione è entrata nel novero dei ''mestieri che gli italiani non vogliono più fare'', tanto che, a tutt'oggi, gli unici clandestini reperibili sulla piazza sono esclusivamente stranieri.

Ecco allora l'escalation di morti ammazzati, spesso senza un reale perché. Gli impresari di pompe funebri attraversano un periodo fiorente, ma [[nessuno]] di questi cade vittima di attentati. Pura fortuna. Invece ci sono vittime illustri:
{{Quote|Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato [[Junio Valerio Borghese|"golpe"]] (e che in realtà è una serie di "[[golpe]]" istituitasi a sistema di protezione del potere)!|[[Pier Paolo Pasolini]] dopo il terzo [[Caffè Borghetti]]}}
{{Quote|Io so i nomi dei responsabili della [[Strage di piazza Fontana|strage di Milano del 12 dicembre 1969]]!|Pier Paolo Pasolini dopo aver gettato la bottiglia, vuota, di Caffè Borghetti}}
{{Quote|Io so i nomi dei responsabili delle stragi di [[Strage di piazza della Loggia|Brescia]] e di [[Strage dell'Italicus|Bologna]] dei primi mesi del 1974!|Pier Paolo Pasolini, pieno di [[alcol]] e caffeina, si scava inconsapevolmente la fossa con le proprie mani}}
Non è vero niente, ma [[qualcuno]] se la fa sotto e prende provvedimenti. Il [[2 novembre]] [[1975]], sulla spiaggia dell'idroscalo di Ostia, viene trovato un mucchietto di carne e ossa spezzettate che inizialmente viene scambiato per un [[delfino]] spiaggiato. Che si tratti del cadavere di Pasolini lo si capisce solo quando in mezzo alle frattaglie viene ritrovato lo scontrino di una bottiglia di Caffè Borghetti.

== Il risultato finale ==

== Morale ==


La '''medicina difensiva''' è una particolare disposizione tattica con la quale si schierano al lavoro sempre più equipe sanitarie. Lo scopo non è tanto offrire prestazioni di elevato standard qualitativo al paziente, quanto evitare il più possibile di [[Ce l'hai nel culo|prenderlo dietro]] a seguito di denunce per supposta [[malasanità]]. L'idea viene fatta risalire a [[Giovanni Trapattoni]]: catenaccio a oltranza per poi colpire spietatamente in contropiede.
La '''medicina difensiva''' è una particolare disposizione tattica con la quale si schierano al lavoro sempre più equipe sanitarie. Lo scopo non è tanto offrire prestazioni di elevato standard qualitativo al paziente, quanto evitare il più possibile di [[Ce l'hai nel culo|prenderlo dietro]] a seguito di denunce per supposta [[malasanità]]. L'idea viene fatta risalire a [[Giovanni Trapattoni]]: catenaccio a oltranza per poi colpire spietatamente in contropiede.



Versione delle 18:03, 14 set 2013

La medicina difensiva è una particolare disposizione tattica con la quale si schierano al lavoro sempre più equipe sanitarie. Lo scopo non è tanto offrire prestazioni di elevato standard qualitativo al paziente, quanto evitare il più possibile di prenderlo dietro a seguito di denunce per supposta malasanità. L'idea viene fatta risalire a Giovanni Trapattoni: catenaccio a oltranza per poi colpire spietatamente in contropiede.

Un po' di storia

Ci fu un tempo in cui l'operato del medico e il medico stesso erano insindacabili ed intoccabili: in casa propria o all'ospedale tutti si alzavano in piedi e chinavano il capo al passaggio dell'arcigno camice bianco di turno, ascoltandone in religioso silenzio il verbo infallibile. Le diagnosi erano inconfutabili e le prescrizioni erano sacre, da rispettare come i dieci comandamenti. In caso contrario si rischiava di essere zittiti con somma vergogna e di ricevere un clistere punitivo.

Strategie di pianificazione

Strategie di attuazione

E se va male comunque?

Conclusioni