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== Veleno per l'immaginazione ==
== Veleno per l'immaginazione ==


L'immaginazione è il completamento della realtà soggettiva e soccombe solo tramite una poderosa mazzata sul cranio. Essa però può essere contaminata e risvegliare ataviche paure. Uno scricchiolio notturno, un'ombra indistinta, una presunta cospirazione alle vostre spalle, un lamento lontano, una [[sega mentale]], un formicolio al braccio sinistro, una testa mozzata che rotola sul tuo letto, elementi come questi inducono l'immaginazione ad alimentare la paura stessa e il conto in banca di fattucchiere e psicologi. Ovunque ci sia un buco di conoscenza ecco che l'immaginazione corre a colmarlo di stornzate campate per aria.
L'immaginazione è il completamento della realtà soggettiva e soccombe solo tramite una poderosa mazzata sul cranio. Essa però può essere contaminata e risvegliare ataviche paure. Uno scricchiolio notturno, un'ombra indistinta, una presunta cospirazione alle vostre spalle, un lamento lontano, una [[sega mentale]], un formicolio al braccio sinistro, una testa mozzata che rotola sul tuo letto, elementi come questi inducono l'immaginazione ad alimentare la paura stessa e il conto in banca di fattucchiere e psicologi. Ovunque ci sia un buco di conoscenza ecco che l'immaginazione corre a colmarlo di stornzate campate per aria, che però fanno paura uguale.





Versione delle 21:33, 30 apr 2013


Manovella 2000

Immaginazione

« Mai sentita nominare! »
(Fratelli Vanzina)
« Basta con l'immaginazione! »
(Il tuo pene su di te.)
« Sono un genio! »
(Renzo bossi dà prova di una spiccata immaginazione.)
« Abbiamo vinto! »
(Ci prova anche Bersani.)
« Ti aspetto al casello, merdaccia! »
(La realtà mentre supera l'immaginazione sulla A4.)

L'immaginazione è l'unica delle doti umane che permette alla stragrande maggioranza delle persone di sopportare la realtà e il palinsesto di Rete 4. In antitesi l'immaginazione della fascia meno nutrita dei benestanti fa pensare loro di stare male. A una striminzita minoranza priva di questa meravigliosa facoltà non resta altro che spartirsi il mondo reale. L'immaginazione é la capacità del cervello di generare allucinazioni senza uso di stupefacenti. Il suo carburante è l'esperienza, con un numero sufficiente di dati e una dose notevole di immaginazione è possibile sbagliare di poco qualsiasi previsione. L'immaginazione è forza creativa, è potere! Ogni cosa è possibile quando non è reale! Beh, non proprio "ogni", ad esempio, è impossibile immaginare di trombarsi Rosi Bindi. Anche l'immaginazione, come ogni cosa ha il suo rovescio della

medaglia: può generare terrore, angoscia, malinconia e sonnolenza. La sua manifestazione più pericolosa è l'immaginazione collettiva che crea divinità, dittature mentali, minacce immaginarie, spauracchi mediatici e agghiaccianti soap opera.

Storia dell'immaginazione umana

All'inizio dei tempi l'immaginazione era ad esclusivo appannaggio di Dio che la usò per scopi creativi, sapete com'è, a volte è una vera rottura di coglioni essere l'unica cosa che esiste. I Maya, vissuti molto prima di Dio, usavano l'immaginazione per preparare scherzi da preti per le genti del futuro. Gli egizi riuscivano ad immaginare a sole due dimensioni e per giunta in bianco e nero. Per il 3D si dovette attendere Platone che con un grandissimo sforzo riuscì a immaginare un solido. Verso l'anno 1500 l'immaginismo raggiunse vette impressionanti con Leonardo e Michelangelo, i quali riuscivano ad immaginare persino cose che non erano mai esistite e in alta definizione. Da allora l'uomo cercò di immaginare cose sempre più inimmaginabili, come il teletrasporto, l'invisibilità e la mosca nel prepuzio. Kant fu il primo ad unificare l'immaginazione alla percezione reale, con tutta la fatica che si era fatto per dividerla! Dopo quattro birre e due wisky doppi, Heidegger rimise tutto in discussione dichiarando che dopo di lui sarebbero rimaste solo due cose da immaginare e andando per esclusione erano pure cose brutte. Quindi ogni volta che immaginiamo qualcosa possiamo essere praticamente certi che l'ha già immaginata qualcun'altro, magari anche più di una volta, e avere un idea geniale che si rivela di terza o quarta mano è frustrante.

Funzionamento

Cibo per immaginazione

« Il segreto della creatività è il saper nascondere le proprie fonti. »
(Albert Einstein, uno che la sapeva lunga.)

Come ci insegna tra le righe il vecchio Albert l'immaginazione non esiste. Essa è solo una rielaborazione di immagini, nozioni e ricordi rimaneggiati dal cervello, un puzzle con miliardi di pezzi attaccabili piû o meno come ci pare. Bastano pochi dati di base: memorizzazione delle linee principali, suoni, odori e sensazioni tattili anche appartenenti a esperienze diverse e siamo già pronti a tombarci mentalmente il nostro idolo sessuale di turno. Il pericolo e di incappare in una fantasia collettiva, ormai indissolubile meme della cultura mondiale, ovvero l'amore.

Ciò che scatena l'immaginazione è fondamentalmente l'assenza di azione. La condizione necessaria affinchè si inneschi il processo è la noia. Lo dimostra il fatto che mentre ci rompiamo il culo al lavoro, l'unica cosa che riusciamo ad immaginare è di andare a casa a non fare un cazzo. Appena riusciamo a soddisfare questa condizione il cervello parte in automatico. A volte anche la mano. Ci avevate mai pensato? Heinstein, Leonardo, Dante, Dio, tutta gente che non aveva un cazzo da fare.

La curiosità è un altro fattore determinante nel processo creativo: Perchè siamo qui? Come avrà i capezzoli quella tipa? Chi vive dentro al mio frigorifero? Quanti trattori è grande l'universo? Cos'è stato quel rumore? Dove sono le mie mutande? Come sarà il pisello di un megalodonte? Sono alcune delle migliaia di domande che stimolano l'immaginazione e animano

la fantasia. A proposito, sapete cos'è la fantasia?

Veleno per l'immaginazione

L'immaginazione è il completamento della realtà soggettiva e soccombe solo tramite una poderosa mazzata sul cranio. Essa però può essere contaminata e risvegliare ataviche paure. Uno scricchiolio notturno, un'ombra indistinta, una presunta cospirazione alle vostre spalle, un lamento lontano, una sega mentale, un formicolio al braccio sinistro, una testa mozzata che rotola sul tuo letto, elementi come questi inducono l'immaginazione ad alimentare la paura stessa e il conto in banca di fattucchiere e psicologi. Ovunque ci sia un buco di conoscenza ecco che l'immaginazione corre a colmarlo di stornzate campate per aria, che però fanno paura uguale.


Gallery sfogliabili

Immagini legate ad un contesto reale

Immagini fantastiche

Aforismi sull'immaginazione

« Il codardo è uno che prevede il futuro. Il coraggioso è privo d'ogni immaginazione. L'ubriaco se ne fotte di queste stronzate. »
(Charles Bukowski, "Storie di ordinaria follia")

 

« Quando non si ha immaginazione, morire è poca cosa, quando se ne ha troppa morire è troppo, quando se ne ha così-così morire è così-così. »
(Louis-Ferdinand Céline, "Viaggio al termine della notte")

 

« L'uomo è in grado di fare ciò che non è in grado d'immaginare e non è in grado di fare ciò che immagina, ma sopratutto non immagina di essere in grado di fare ciò. »
(René Char, "Fogli di Iphnos")

 

« L'ordine è il piacere della ragione: ma il disordine è la delizia dell'immaginazione. Però i calzini usati mettili in lavatrice. »
(Paul Claudel, "La scarpina di raso")

 

« Quando l'uomo tenta di immaginare il Paradiso in terra, il risultato immediato è un molto rispettabile inferno a Milano 2. »
(Paul Claudel, "Conversazioni nel Loir-et-Cher")

 

« Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna sopra tutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni. Provate, che sò, a farvi un pompino mentre vi gettate da un'aereo. »
(Gabriele D'Annunzio, "Il piacere")