Veneziano: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:21, 22 set 2008

Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche Veneziano (lingua), vedi Veneziano (lingua).
« Eo, eo, magnime l’oseo! »
(Veneziani)
« Ti vol piantar rogne co mi?! »
(Veneziani)
« Ghe sboro! »
(Veneziani)
« Alta marea, copei tuti! »
(Padovani)
Quest'uomo sa bene quali canzoni insegnare alle turiste giapponesi...

Etimologia

Dicasi veneziano, o venexiano, oppure venessiano, o anche magnamerda, un indigeno nativo della grande cloaca maxima, Venexia, città mitica sprofondata nelle inesorabili maree del tempo, causa una pessima gestione del condotto fognario cittadino. L’etimologia esatta di veneziano si suddivide in tre parole, vene-zia-ano, il cui significato probabilmente va a collegarsi alle emorroidi delle zie degli abitanti della Grande Laguna, dovute all’acqua salmastra, alle lunghe camminate per fare la spesa, e al consumo eccessivo di vin novello.

Origine

Si dice che i veneziani siano diretti discendenti di popolazioni irlandesi stabilitesi nel litorale veneto per sfuggire ad un’epidemia devastante di colera (Co’ler’ah, divinità maligna celtica ), teoria che spiegherebbe la comune predisposizione per l’ubriacarsi, il provocare risse che si concludono con un morto e/o ferito da arma bianca, la gelosia nei confronti delle proprie donne, il bigottismo con bestemmia annessa…….. hey, aspettate! Forse i veneziani discendono dai napoletani! Da sicura fonte (Quark) Venezia fù per un lungo periodo dominata dagli austriaci e dai teteski, i quali si divertivano ad ingravidare le native donzelle della Serenissima per poi abbandonare i figlioletti sui barchini o sulle gondole, cosicché un bel prete li trovasse e li adottasse.

Tipico veneziano che domanda: "Che casso ti vol?"

Caratteristiche

Oltre che per le sopraccitate qualità, i veneziani si distinguono anche per l’enorme varietà di nomi coi quali chiamano i propri figli (Japoco, Alvise, Alvise, Jacopo, Alvise e ogni tanto anche Marco, Matteo, Mattia, Mattoni, Marteo) e la fantasia nelle professioni esercitate (gondoliere, oste, gondoliere, oste, gondoliere, oste). Come già citato nell’articolo sul Truzzo veneziano il venexiano giovine si diverte a girare col barchino, ad esercitarsi in maestose impennate con esso lungo i canali di Venexia, ad importunare, truffare o spennare i turisti, a cacciare pantegane, a schifare i veneti di terraferma e i chioggiotti (detti cìosoti, abitanti di Cìosa) per poi scendere nelle discoteche di terraferma e scatenare risse per motivi molto validi (Ghe sboro! No me voe dare na cicca - non mi vuole dare una sigaretta; El ga vardà a me tosa - ha guardato la mia ragazza; el xè un padoan de merda, no un venexian! - è un padovano di cioccolata non un veneziano) oppure perché le ignare vittime non acconsentono al essere derubate o molestate. Tuttavia queste informazioni sono solo frutto delle testimonianze testamentarie dell’ultimo venexiano sopravvissuto alla malaugurata distruzione della città e dei suoi abitanti nativi (cinque, contando il testimone), tale Japoco Alvisi, morto recentemente per una rissa su di una gondola.

Frasi tipiche

  • Che casso ti vol?
  • Ghe sboro!
  • Ghe sbiro!
  • Varemengo ti ta morti!
  • Varemengo, ti te mordi!
  • Dio bueo!
  • Bio Dueo!
  • Ti xè in serca de rogne?
  • Ti xè fora!
  • No, so dentro el barchin!!

Voci correlate