Nikita Sergeevič Chruščëv: differenze tra le versioni

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Morì nel [[1971]] dopo aver soppresso una rivolta delle cellule del suo [[cuore]] che chiedevano più diritti.
Morì nel [[1971]] dopo aver soppresso una rivolta delle cellule del suo [[cuore]] che chiedevano più diritti.

===Seconda guerra mondiale===
Chruš servirà il suo paese come ufficiale politico, pertanto è alla stessa stregua degli incitatori durante le crociate, ma essendo grado di generale, con più caviale e meno facienzie da soldato. Onerevolmente è ricordato per avere incitato la difesa di Stalingrado fino alla fine, da parte di truppe senza munizioni; l’ufficiale politico consiglierà di urlare forte il rumore dello sparo e sperare che il nemico venga distratto, colpendolo con una marmitta per polenta, una volta vicini abbastanza. Fece da subito sentire la sua a Stalin, denigrando la sua strategia pianificata per l’Ucraina, viene promosso a commissario più alto del partito, appeso ad un pennone in cima agli urali, guiderà la compagnia contro le forze aeree nemiche come sirena.




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Versione delle 16:26, 14 lug 2021

Chruščëv sulla copertina del Times nel 1953. Alle sue spalle raffigurato l'intero raccolto di grano in Russia dopo la sua riforma agraria.

Nikita Sergeevič Chruščëv, per gli amici Сталин мэрда, per gli italiani "Crusciov" (15 aprile 1894, 11 settembre 1971) è stato un politico e atleta olimpico russo specializzato nel lancio di missili nucleari a lunga gittata.

Fu il primo Segretario del Comitato Centrale del PCUS a denunciare pubblicamente i crimini di Stalin, o almeno il primo ad avere l'idea di aspettare che morisse prima di denunciarlo.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Nikita Sergeevič Chruščëv

Biografia

Nikita Chruščëv nasce dall’incrocio fra uno sformato di carne e una dentiera caduta dal settimo piano nel 1894. Nella sua infanzia studiò molto: oltre ai due anni di elementari passò 5 anni a perfezionare quella sua seducente espressione da vecchio alcolizzato piemontese.

Era così tanto un estimatore di Stalin che alla sua morte, per usare una metafora, letteralmente scatarrò in un occhio in tutto quello che aveva fatto nel suo governo in un processo noto come “destalinizzazione”.

Morì nel 1971 dopo aver soppresso una rivolta delle cellule del suo cuore che chiedevano più diritti.

Seconda guerra mondiale

Chruš servirà il suo paese come ufficiale politico, pertanto è alla stessa stregua degli incitatori durante le crociate, ma essendo grado di generale, con più caviale e meno facienzie da soldato. Onerevolmente è ricordato per avere incitato la difesa di Stalingrado fino alla fine, da parte di truppe senza munizioni; l’ufficiale politico consiglierà di urlare forte il rumore dello sparo e sperare che il nemico venga distratto, colpendolo con una marmitta per polenta, una volta vicini abbastanza. Fece da subito sentire la sua a Stalin, denigrando la sua strategia pianificata per l’Ucraina, viene promosso a commissario più alto del partito, appeso ad un pennone in cima agli urali, guiderà la compagnia contro le forze aeree nemiche come sirena.