Messina

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File:Stemmame.JPG
L'antico stemma della citta'

Messina, terza città siciliana, e tredicesima in Italia (dicasi 13 nota bene), prima del terremoto del 1908 era chiamata Messana, per la sua vastità, dopo l'evento sismico si decise per Messina.

Stele votiva con Madonna e bambino, a "protezione" dei messinesi, voluta da PioX detto "l'aciddazzu" (l'uccellaccio).

Città particolarmente sfigata telluricamente e non solo.

Immagine inquietante del clero messinese, molto dark,il male vive nella città, insomma e' una città dark-camurriusa

Le arancine mietono vittime quotidianamente tra gli esseri viventi del posto, attraverso reazioni chimiche endogene che producono reazioni gassose venefiche. La popolazione tra migrazione ed intossicazioni alimentari risulta decimata, anche per la tipica apatia della donna messinese all'atto sessuale. Perciò per evitare l'estinzione o la mutazione genetica(diventare "arancini coi piedi" è una realtà possibile sullo stretto), il messinese, capace di prendere un qualsiasi treno a Villa S.Giovanni, preferisce migrare. Per i superstiti il tempo passa in una noia insopportabile, per carenza di lavoro e di Mcdonalds. Di fatto un manager brianzolo dovendo scegliere tra lo Stato dello Zerbinigian e Messina, su dove aprire un locale scelse dopo breve riflessione lo Zerbinigian.

L'effetto apparentemente benefico degli arancini sulle messinesi
File:Ciccia.jpg
Un altro tipico esempio della fauna e flora della provincia messinese, Francesca detta Ciccia Miss Italia 2003

Uno dei passatempi dei messinesi,ad esempio, è il fai da te, erigere antenne (a cu l'avi chiu longa),dimostrare onnipotenza attraverso amplificatori in auto, potentissimi che con i loro diffusori evocano lo spettro di eventi sismici in bassissima frequenza, nelle case dei tranquilli messinesi, masturbarsi , andare al cinema Capitol.

La potente ATM messinese, la nuova linea del tram

Di recente la città ha perso anche la possibilità di lavoro e sviluppo dovuto alla costruzione del Ponte sullo stretto di Messina (ente benefico per pochi eletti), di fatto su ordine di Prodi Romano si ordino' lo scioglimento della società, logicamente a spese del noto contribuente italico.

Ma il messinese non si perde d'animo e un comitato di commercianti locali ha pensato di realizzare un cannolo antisismico vuoto sotto lo stretto, rinforzato di Nutella incastagnata, verrà chiamato con ogni probabilità il Cannolo sotto lo stretto di Messina.Il progetto, se approvato, darà incremento alle attività pasticcere della zona.

Aereo di linea che cerca l'aereporto di Messina.
Agitazione contro i dentisti messinesi troppo cari per le risorse dei cittadini

Motto

  • Mazzatu, uno essere privo di vita, esanime.
  • I motticeddi, tipici dolci messinesi per la festa dei morti, con allegate istruzioni di come levarseli dai denti una volta masticati.

Moneta

Scarsa...qualche volta l'Euro. È valido il baratto della moglie o ragazza, sorella, dare in prestito la madre, in cambio di qualche Euro.

Lingua

Dialetto messinese con rare tracce di italiano, conviene portarsi l'interprete se si bazzica nella zona sud.

  • Tipico esempio di dialetto messinese mi dassi na picca i vinnici giallurussa c'a tinciri u casciuni da munnizza o bar delle rose.(Mi dia un po' di vernice giallorossa che devo verniciare i cassonetti al bar delle rose).

Da notare la fonia di "casciuni" per i turisti americani =ku'shoo'nyy, tratto dalle guide inglesi "come comunicare a Messina quartiere per quartiere".

Donne e società

A parte le figure femminili sul campanile del Duomo Dina e Clarenza, statue bronzee, esempi di virtù e grazie femminili, per le quali si sono visti uomini giudicati integri moralmente, avventurarsi sul campanile per molestarle, la messinese in genere, è una donna frustrata e piena di complessi. Ma al rompersi dei freni inibitori, riversa tutta la sessualità sul suo compagno, in forma ossessiva e senza regole (detto messinese -futti comu na paccia-).

Divertimenti

  • Andare con la vespa 50 sui colli messinesi, e questo spiega la maggioranza di infortuni per colpi di frusta.
  • Pescare pesci incatramati nella cortina del porto, fino a notte.
  • Andare a puttane nella cortina del porto fino a tarda notte dicendo alla moglie che si è pescato tutto il tempo( tanto il mercato ittico è a pochi metri dalla scena, a Messina tutto è a portata di mano!)
  • Anche a Messina è approdato internet di recente, molte compagnie fanno a gara per aggiudicarsi il ricco mercato della provincia, tra le quali ricordiamo la Wind, che nonostante il vento che soffia nella zona, per mettere una linea ADSL impiega mediamente 3 mesi. I cittadini colti da malumore preferiscono una sana briscola tra amici.

Tra l'altro non è di uso comune la lingua italiana così anche nella comunicazione web il messinese è isolato, fine a se stesso.

  • Il Teatro Vittorio Emanuele meta di pescivendoli arricchiti e rampolli/e messinesi.
  • Girare in città con una automobile (anche per spastici), provvista di due enormi subwafer alla nocciola piazzati nel cofano.
  • Farsi fermare dalla polizia e dichiarare "sono figlio di un impiegato comunale quindi godo d'immunità".

Posti da visitare

  • La deliziosa Piazza Preservativo, romantico luogo panoramico sullo stretto, molto popolato da visitatori generalmente in coppia all'imbrunire, che in genere amano ignorare il paesaggio e pensare ad altro.

Per le visite, rifornirsi di quotidiani tipo "Gazzetta del Sud", fazzolettini per ogni evenienza.

  • La Passeggiata a Mare con la fontana che do cinquemila euro a chi mi spiega che cazzo rappresenti, tutto 'sto casino per un rivolo d'acqua, a testimoniare la stiticità della città, nata dalla mente furiosa di un artista in cassa integrazione.
  • Antistante la prestigiosa fiera di Messina, meta di pescatori con vista sul porticciolo, potreste incontrarvi con qualche copertone anteriore di una vespa 50 impennata, gatti randagi, bande di cani rognosi e quant'altro.
  • Ci sono anche i catenacci che chiudono amori di giovani emo (emo sta per emorroidi a Messina) su un lampione lato sud, molto romantico, i catenacci più usati sono i "Corni" o Yale Corni che in dialetto significa "hai i conna", senza alcun riferimento a fatti paralleli che possono verificarsi alla chiusura del catenazzo.
  • I Laghi Di Ganzirri a Messina ci sono le "cozze" oltre che le gnocche, e potrete trovarle da Don Rocco sul circuito del lago, più in li baracchini con cd catanesi dove si trovano le hit più svariate di musica napo-catanese, molto in voga a "giustra", noto quartiere ai piedi dei monti peloritani. Di recente Giustra è stata circondata con un noto muretto di contenimento sul viale giostra appunto, per non essere da meno di Israele con i palestinesi...però i messinesi scavalcano, i cavalli corrono etc...
  • Il Tour degli snobbini pseudoemo Non si tratta di un vero e proprio luogo bensì di un tour inaugurato nel 2005 circa (anno di riapertura della galleria Vittorio Emanuele che si trova in prossimità dei maggiori salotti snob come Seguenza,Maurolico etc..,) ogni "stagione" non si fa altro che seguire la massa di gente vestita con capi firmati, fattona e molto fashion-house. Fino ad ora i luoghi del tour sono stati: galleria Vittorio Emanuele, angolo del Quick vicino piazza municipio e "al cavallino". Nelle tappe del tour non si fa praticamente nulla, si sta in piedi aspettando qualcuno o qualcosa che puntualmente non arriva, il tutto nella noia più totale.
  • Piazza Municipio (o Ghost Tour) Il Tour in questione consiste nella malinconica visita a un luogo assai vasto dimenticato da Dio, nonché dagli spazzini, dove le migliori menti cittadine sono andate a bruciare i loro anni migliori. La visita comprende una esibizione di skater tristi (non più di quattro in tutta la piazza), la visione di metallari tristi e una triste serata in loro compagnia seduti su scomodi e tristi gradini. Si ricorda che è vietato dare da mangiare agli emo che da un po' di tempo infestano la piazza, apportando gravi squilibri al già fragile ecosistema dei nerd pacifici.

Manifestazioni storiche

  • La Vara (conosciuta come l'unica festa pagana mascherata da religiosa), carro allegorico che rievoca l'assunzione della Madonna al cielo il 15 Agosto di ogni anno.

Il messinese è geloso di questa tradizione, in quanto si dice che la Madonna fosse raccomandata da Dio in persona. Si narra che la nobildonna messinese Placida Pallomeni regalò la veste di quando era vergine per le vestigia della madonna, a rappresentare la purezza delle donne; la madonna in persona evidentemente adirata ordinò il terremoto del 1908. La madonna stessa, dall'alto, incita i tiratori vestiti di bianco con frasi tipo: " tiràti cunnuti!", "fozza figghibuttana", "tirati chiu fotti chi sentu cauddu", e " mi staiu vomitannu" quando subisce le oscillazioni in frenata o in accelerata. In accelerata, la vara è molto selettiva in quanto ogni anno muoiono i tiratori più anziani. Anche i vigili partecipano alla manifestazione tenendosi per mano per non perdersi, al grido di viva Maria. La vara, dopo varie evoluzioni viene portata al duomo dove l'arciverscovo non si degna manco di offrire ai tiratori acqua fresca. Ma solo parole, parole, parole...in questo contesto l'ultima parola spetta alla birra Messina, seguita da rutti che squarciano la notte e mangiate di calia scaduta a 20 euro/kg. Si dice che il canto del gallo del campanile del duomo in realtà sia un rutto da birra